Suona la sveglia e mi auto-costringo ad alzarmi anche se, come ogni mattina d'altronde, l'unica cosa che voglio è stare sotto le coperte a dormire, ma non si può.
Ecco comparire uno starnuto e un mal di pancia così forte da uccidere qualcuno.
Bene, proprio meglio di così non poteva andare no? Notate la mia ironia, thanky.
Il ciclo che compare all'improvviso la mattina non lo posso proprio tollerare, comunqueee...
Dopo aver fatto la mia solita routine mi vesto, vediamo un po'... Indosso una maglia nera con la scritta 'Black is my happy colour', dei pantaloncini bianchi, anche se ho il ciclo ma va be', una camicetta a quadri e le mie converse bianche.Esco di casa e mi faccio tutto il tragitto casa-scuola con le cuffiette nelle orecchie ad ascoltare musica e canticchiare.
Arrivo a scuola e mi si piazza davanti un ragazzo: Andreas.
"Devo parlarti"
"Ook, quando e dove"
"Fine scuola, nel giardino sul retro" e se ne va.
Sembra che ci dovessimo scambiare droga, e così, nel bel mezzo del cortile scolastico scoppio a ridere immaginandomi una scena del genere:
"L'hai portata?" dico io
"Ovviamente" dice Andreas passandomi una sacchetto con una polvere bianca
Me ne vado infilando la busta nello zaino e fischiettando vado a casa.
Ok, ho la fantasia troppo larga, ma va bene lo stesso...
Nei corridoi incontro Clara e Jacob e ci mettiamo a parlare.*fine scuola*
Vado nel giardino sul retro e trovo Andreas seduto sull'erba.
"Allora cosa volevi dirmi?"
"Che sono stato un coglione"
"Almeno te ne sei reso conto, Cameron è in ospedale in coma per colpa tua e tu mi vieni a dire questo?! Tra l'altro dopo essere andato a letto con Roxy?! E no gioia mia, ma vattene pure a fanculo" dico urlando l'ultima frase.
"E così sei preoccupato per lui?" mi fa paura
"È ovvio"
Mi molla un ceffone, poi un pugno e poi un altro ancora, fino a quando non mi accascio a terra mentre lui continua a prendermi a calci in pancia, vicino al viso e nelle gambe. Dopo un tempo interminabile, smette e mi dice: "Lo sapevo, sei solo una puttana che voleva farsi tutta la scuola mentre stavi con me, troia, zoccola" mi sputa in faccia e se ne va.
A stento riesco a rialzarmi e vado in bagno, sono coperta di lividi, in viso, sulla pancia, sulle gambe... C'è un vetro rotto in bagno.NON FARLO
Non importa, devo cercare di soffocare il dolore che sento dentro, facendomi altro dolore fisico. Così prendo un pezzo di vetro rotto e lo passo sul polso abbastanza forte in modo da procurarmi tagli quanto più profondi possibile. Mi alzo, sciacquo il polso e mi corico sul pavimento del bagno.
Entra in bagno Clara, cazzo, c'è sangue a terra e sui vetri, mi guarda e mi dà un ceffone: "Questo è per quello che hai fatto e se ti azzardi a rifarli ti taglio io a pezzettini minuscoli" poi mi abbraccia: "E questo perché so che sei l'hai fatto c'è un motivo e ti aiuterò"
La abbraccio forte e le racconto in breve cosa succede.
Prende il cellulare e apre la rubrica.
"Chi chiami?"
"Jacob"
"NO"
"Sì"
"NO, TI HO DETTO DI NO"
"E IO TI HO DETTO DI SÌ"
"Ti prego Clara, quando me la sentirò glielo dico io stessa"
"E va bene, ti accompagno a casa"***
Finalmente è sera e posso dormire.
Non so come spiegare i lividi a mia madre e a mio padre, per fortuna oggi non erano in casa, mi fa male troppo l'addome, penso sia il ciclo. Ma poi dico io, proprio oggi mi doveva venire?!
E mentre penso al perché Madre Natura abbia deciso di affibbiare a sole noi donne una cosa del genere mi addormento facendomi cullare dalle braccia di Morfeo.#spazio autrice
So che questo capitolo non è dei migliori ma spero che vi piaccia lo stesso.
Nel sesto capitolo succederà di tutto e di più.~Francesca
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La tua principessa
FanficJennifer, 17 anni. Una ragazza con una vita perfetta, o almeno prima di incontrare lui. Cameron, 18 anni. Un ragazzo che se ne va con una diversa ogni giorno, il solito ragazzo desiderato da tutte, non per il carattere ovviamente. La loro vita cambi...