《Diego sei pronto?》domandò il produttore. Il moro sollevò i pollici per dire "okay" e dalla saletta, partì una base. Diego cominciò a cantare.
《Ed intanto l'ansia fai che la mischio al tuo lucidabbra》rappò, guardandomi. Arrossii e mi venne in mente il giorno che dovevamo andare in discoteca e lui aveva paura di fare qualche cazzata. Avevo appena finito di truccarmi, quando Diego entrò in bagno per prepararsi. Mi guardò per un po', poi arrossì e mi disse, balbettando:《Sei bellissima ancora di più con questo trucco》
Lo ringraziai, cominciò a farsi i capelli e dopo sospirò teso.
《Tutto bene?》chiesi preoccupata, mentre gli cingevo i fianchi con le braccia e poggiavo la testa sulla sua spalla, dandogli un bacio sul collo.
《È che ora che stiamo insieme, ho paura di andare in quel posto e di farmi ed esagerare con l'alcol e di rovinare tutto e non voglio perché ci tengo davvero tanto》disse, voltandosi verso di me.
Gli accarezzai una guancia, per poi baciarlo. Quando ci staccammo, era un po' meno teso.
《Stai meglio?》chiesi. Lui scosse la testa con un sorrisino.
《Se me ne dai un altro, starò ancora meglio》
Mi avvicinai e lo baciai di nuovo, facendolo sorridere contro le mie labbra. Era una delle cose che preferivo di più di Diego, quando mi baciava e poi sorrideva, mi faceva sentire davvero speciale, come se avesse trovato il suo posto felice nelle mie labbra, soltanto baciandomi, e non andando oltre.
Ci staccammo, poi mi prese per mano ed andammo in macchina con gli altri. Quando arrivammo, fece un sospiro profondo, poi entrammo.
Si precipitò subito su un divanetto, occupato già da una coppia che pomiciava. Un posto lo occupò Ghali, che quella sera non aveva voglia di buttarsi, ed uno Diego, che poi mi prese in braccio.
《Oh non fatemi fare la candela vi prego》mormorò Ghali facendo finta di piangere, mentre noi ridacchiammo. La serata trascorse tranquilla fino a quando una ragazza non offrì da bere a Diego.
《Hey bello, vuoi un po' di vodka?》chiese sensuale. Lui mi strinse a sé, nervoso. Si stava trattenendo dall'accettare.
《Dai amico, solo uno》lo sfidò Ghali.
Diego rifiutò il bicchiere, ma quella non demordeva. Rimase tutta la sera davanti a noi a chiacchierare, non perdendo l'occasione di mettere in mostra le sue tette.
《Allora Diego? Rimani ancora qua con tua sorella in braccio o andiamo al bagno?》chiese sensuale, avvicinandosi al suo viso.
Ghali scoppiò a ridere, mentre io lo fulminai e mi alzai da Diego.
La ragazza, che non mi ricordo se si chiamasse Anita o Alice o qualcosa con la A, sorrise soddisfatta.
Diego deglutì guardandola, poi osservò me.
《Senti guarda...》cominciò, tortutandosi le dita, mentre spostava lo sguardo da me alle sue scarpe, dalle sue scarpe ad A.
《Quella non è mia sorella, ma la mia ragazza》disse, per poi farmi cenno di avvicinarmi. Lo affiancai, mentre lui mi strinse a se, così tanto che pensai che poi mi sarei incollata a lui o sarei diventata parte di lui stesso, anche se lui ero ormai parte di me, e lo notavo anche dai miei comportamenti. Ormai, era talmente presente e vivo nella mia quotidianità che immaginarmi un futuro od un giorno senza lui, mi spaventava a morte, mi toglieva il fiato.
Mi baciò, per poi sorridermi e trascinarmi fuori dal locale e riportarmi a casa.
Sorrisi, e tornai a presentare attenzione alla sua registrazione.
《Dammi un motivo per mandarti via,
oltre il cielo, oltre il cielo e più su, oh,
e più su oh.
Per quanto mi riguarda,
tu fai male a lamentarti,
Amore tanto il pianto non lo asciugheranno gli altri》continuò, con gli occhi chiusi agitando le mani avanti.
《Lo fa per concentrarsi, non prenderlo per pazzo》mi sussurrò Mario, ridacchiando e facendomi ridacchiare a mia volta.
《Tra un po' registro con lui》annunciò, sorridendomi. Gli schioccai un bacio sulla guancia, guadagnandomi uno dei suoi sorrisoni e tornando a Diego.
《Vestiti di rosso,
bella ad ogni costo,
ma fai male come un morso addosso》
rappò, lasciandomi un'altra occhiata, questa volta più intensa.
《Cosa mi dovrei mettere? Non ho mai niente, non ci credo》urlai, sbattendo l'anta dell'armadio e controllando i vestiti sulla sedia.
Dovevamo andare a cena con un produttore, quello di Mirko se non ricordo male, ed io dovevo vestirmi decentemente. Erano già le sei, l'appuntamento era alle otto e mezza, ma avremmo impiegato quaranta minuti ad arrivare.
《Oia Eleonora che succede ora?》chiese Diego, entrando in camera mia.
《C'è che non ho nulla da mettermi per stasera. E non credo che potrei andare con una felpa di mio fratello, dei jeans strappati e le scarpe distrutte》sbuffai, sedendomi sul letto.
Diego mi scrutò qualche minuto, per poi chiedermi timido, indicando l'armadio:《Posso?》Io annuii. Rovistò due minuti, poi tolse fuori un abitino rosso chiaro, che mi arrivava fino al ginocchio, e non era neanche così tanto scollato.
《Credo che questo sarebbe perfetto》mormorò, le guance arrossate.
《Ti aspetto fuori dalla tua stanza eh, tanto son già pronto》disse, uscendo e chiudendosi la porta alle sue spalle.
Mi cambiai, abbandonando il mio amato pigiama sopra il mio amato letto, che sembrava più una cuccia di un cane talmente tanto era in disordine, per poi indossare il vestito, che non mi stava poi così male. Abbinai delle snickers nere semplici, poi cercai una borsetta dove mettere i fazzoletti ed il telefono. Mi pettinai i capelli, che lasciai, dopo tanto tempo di crocchie e code alte, sciolti, e mi misi un filo di lucidalabbra.
Uscii dalla stanza, e Diego mi aspettava in corridoio. Mi osservò, facendo vagare i suoi occhi lungo tutto il mio corpo "coperto" da quel vestito, poi sorrise.
《Wow, sei bellissima. Cioè stai bene anche con quelle felpe o emh, vabbè sei bellissima》ridacchiò imbarazzato.
Lo abbracciai, poi ci incaminammo in salotto dagli altri.
Sorrisi ancora, poi vidi il mio ragazzo uscire dalla saletta e venirmi incontro, molto gasato.
《Allora? Piaciuta?》chiese, abbracciandomi.
《Scommetto che ti sei persa nelle frasi che ti ho scritto》disse soddisfatto. Annuii imbarazzata, mentre lui rideva e mi attirava a se, baciandomi.
《Germini e Molinari, a registrare》urlarono. Il moro sbuffò, lasciandomi un altro bacio ed entrando in sala seguito da Mario, che mi mandò un bacio volante, per poi cominciare a cantare.
Ho scritto una nuova storia su Ernia, passate a leggerla e commentate eh! Comunque non abbandonerò questa storia, anche perchè sono già avanti con il lavoro. Grazie mille di tutto♡
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Deja vu/Izi
FanfictionSe si tiene davvero a qualcosa, l'ultimo tentativo è sempre il penultimo.