'Cause I've done some things that I can't speak
And I've tried to wash you away but you just won't leave
So won't you take a breath and dive in deep
'Cause I came here so you'd come for me
I'm begging you to keep on haunting me
I know you're gonna keep on haunting meL'aria era terribilmente fredda quella mattina di inizio Novembre. Harry si strinse nella sua giacca scamosciata, alzando il collo di essa fino alle sue guance rosee. Sulla sua spalla era posata la cinta del pesante borsone contenente le cose di cui avrebbe avuto bisogno per quel viaggio e un'espressione pensierosa gli dipingeva il volto.
Per tutta la notte non aveva smesso di pensare a lei. Non riusciva davvero a togliersi dalla mente l'immagine di lei che si abbandonava tra le sue braccia e ad essa si aggiungevano miriadi di pensieri diversi. E se ci fosse stato qualcos'altro dietro?
Harry non poteva neanche minimamente pensare che fosse stata tutta una farsa, ma di certo non aveva il potere di evitare che pensieri del genere gli si insinuassero nella mente e lo logorassero.
Arrivò davanti alla carrozza segnata sul biglietto cercando di confondersi il più possibile tra la massa di persone che occupavano il grande spazio tra un binario e l'altro, per poi guardarsi intorno alla ricerca della sua compagna di viaggio. Di Heaven non c'era la minima traccia.
Salì sul treno, lanciando un ultimo sguardo alle sue spalle, per poi iniziare a cercare il posto a lui riservato. Chiese più volte permesso mentre si faceva spazio tra le persone che affollavano il passaggio, fino a quando, contando i diversi posti, non trovò il suo. Era in uno spazio condiviso con altre quattro persone e in mezzo c'era un tavolo sul quale erano state posate delle cose. Harry si avvicinò alla poltroncina libera che dava sul corridoio sotto gli occhi delle due ragazze che occupavano il posto davanti al suo ''Salve.'' disse semplicemente prima di sedersi e posare il suo borsone tra le sue gambe.
Le due ragazze ricambiarono il saluto, sorridendo ampiamente, mentre l'uomo al suo fianco era già caduto in un sonno profondo, la sua testa posata sul vetro del grande finestrino. Si sedette, affondando nel comodo sedile e tirando fuori dalla tasca il suo cellulare aprì la rubrica, selezionando il numero di Heaven. L'apparecchio emise un paio di bip prima che la segreteria subentrasse e risuonasse nelle orecchie del ragazzo, alquanto confuso.
Al momento non posso rispondere, riprovate più tardi o lasciate un messaggio.
Harry attaccò, prendendo il telefono tra le sue dita e iniziando a digitare velocemente sulla tastiera.
A: HEAVEN
Cc: Dove sei? Il treno partirà a momenti.
Bloccò lo schermo, alzando lo sguardo da esso e spostandolo verso l'uomo alla sua destra. Questo aveva il cappuccio alzato sul suo capo e un paio di occhiali da sole a coprigli gli occhi, le sue braccia incrociate all'altezza del petto. Harry guardò fuori dal finestrino, notando il treno iniziare a muoversi e piantando improvvisamente le lunghe dita nelle sue cosce ''Cazzo'' imprecò, alzandosi di scatto dal suo sedile per andare a parlare con il capotreno. Non guardò, non diede importanza a chi stava attraversando il corridoio in quel momento, tanto da scontrarsi frontalmente con qualcuno. Harry osservò la ragazza fare qualche passo indietro per la botta, facendo cadere a terra il suo biglietto di viaggio ed il suo cellulare. Harry si mosse velocemente a raccogliere le sue cose, prendendo il telefono di lei tra le sue dita e notando lo schermo illuminarsi mentre si tirava su per restituirlo alla sua proprietaria. Un'espressione confusa gli dipinse il viso quando la ragazza allungò una mano verso di lui per ricevere indietro le sue cose. Harry la osservò imbarazzato, notando i suoi lunghi capelli biondi e i suoi occhi color cioccolato, prima di lasciare le cose tra le mani di lei.
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The two faces of danger
FanficLondra - XXI secolo. Un'organizzazione segreta opera contro i crimini lasciati irrisolti da Scotland Yard, guidata da uno degli uomini più potenti della Gran Bretagna. Sotto il suo comando migliaia di agenti lavorano per mettere sempre davanti a tut...