Capitolo quarantatre.
Nobody's Point Of View.
Fuoco, luce, scintille, rumore, esplosione. La bomba era esplosa, i pezzi del vecchio capannone volarono ovunque.
...
Selena's Point Of View.
Dopo pochi minuti dall'esplosione aprì gli occhi, il mio corpo era pesante, sopra di me c'era Justin, ci eravamo buttati a terra insieme sicuramente lui per proteggermi si era messo sopra di me, tossì un paio di volte, subito dopo sentì Justin muoversi, speravo non si fosse fatto nulla, il mio corpo divenne improvvisamente leggero, si era alzato, stavo per farlo quando mi porse la mano la afferrai e mi aiutò ad alzarmi, un giramento improvviso di testa mi fece barcollare, Justin lo notò subito e mi aiutò ad appoggiarmi a lui, vidi che era soltanto sporco di fuliggine ma non aveva alcun segno di ferita oltre qualche graffio in faccia, improvvisamente mi venne in mente la sua spalla.
''Justin ti fa male la spalla?'' chiesi subito.
''No'' disse tranquillamente, mi fece appoggiare alla macchina ''ragazzi state bene?'' urlò sperando che tutti lo sentissero.
''Si'' sentì subito la voce di Ashley e quella di Ryan dopo poco eravamo tutti l'uno davanti all'altro accertandoci che ci fossimo tutti.
''Bene andiamo prima che la polizia venga'' disse subito Justin.
''Fermi, fermi'' una voce si fece spazio tra di noi, lo sguardo di tutti si posò su di lui, Jason.
''Jason'' sussurrai.
''Che ci fai qui?'' chiese subito Chaz visibilmente arrabbiato.
''Adesso fate anche squadra? Ridicolo'' rise sonoramente Jason, vidi Justin serrare la mascella e stringere i pugni lungo i fianchi.
''Jason vattene!'' sibilò Justin.
''Non ci penso neanche per sogno, ho un lavoretto da concludere qui, devo ammetterlo Gomez, sei intelligente non tutti ci sarebbero arrivati e se non fosse stato per te loro sarebbero morti'' sputò Jason infastidito capì che i The Snake contavano sulla bomba per far fuori Justin e la sua gang e che adesso toccasse a Jason finire il lavoro ma era ovvio che non ci sarebbe riuscito noi eravamo in tanti e lui era solo.
''Jason non ti conviene, sai che siamo in maggioranza e più forti, vai via amico'' rispose subito Ryan.
''Sarete anche di più ma di certo non più forti'' fece un piccolo fischio e due ragazzi lo raggiunsero, fu in quel momento che capì c'erano altre persone lì.
''La polizia!'' urlai in preda al panico tutti mi guardarono.
''Cazzo'' sibilò Jason, iniziando a far segno a quei ragazzi di andare via, presi velocemente la pistola e sparai due colpi era passato tempo dall'ultima volta ma la mira era sempre perfetta perchè li colpì nella gamba proprio come previsto.
''Forza prendine uno'' incitai Jake che annuì confuso, Jason si voltò verso di me con uno sguardo quasi riconoscente, sapeva che se avessi sparato a lui, Justin ed i ragazzi lo avrebbero torturato fino alla morte, ma lui aveva provato a salvare me, adesso eravamo pari.
''Perchè lo hai fatto?'' chiese Ashley confusa e guardandomi attentamente.
''Loro hanno Jason e noi useremo questo ragazzo come vogliamo'' risposi sicura di quello che dicevo, in pochi secondi entrammo in macchina, quel ragazzo a cui avevo sparato era con Chaz, Dylan, Cole, David e Jake.
Nessuno fiatò per tutto il viaggio di ritorno ed in mezz'ora eravamo finalmente a casa, ormai era mezzanotte passata e tutti eravamo estremamente stanchi, i ragazzi decisero di mettere quel ragazzo in cantina, io ed Ashley salimmo nelle rispettive camere, si lei si era trasferita a casa di Justin e stava nella camera con Ryan, una volta arrivata in camera di Justin entrai, andai svelta in bagno, avevo bisogno di una doccia e di togliermi tutti i vestiti oramai neri a causa della bomba, li tolsi immediatamente ed aprì il getto d'acqua e mi infilai sotto quest'ultimo.
Justin's Point Of View.
Avevamo appena lasciato quel ragazzo in cantina, ci eravamo assicurati che non potesse scappare, Selena aveva avuto una buona idea, lui ci avrebbe fornito tutte le informazioni di cui avevamo bisogno.
Salutai i ragazzi e salì nella mia stanza, oramai stanco, avevo solo voglia di riposare, entrai e davanti a me c'era Selena con solo un asciugamano a coprirla, passai la lingua sulle mie labbra, era davvero perfetta, le sue gambe erano scoperte perchè l'asciugamano le copriva fin sotto il sedere, ovvero non molto, cercai di frenare il mio pervertitismo ma era alquanto impossibile, era troppo bella.
''Ehi'' disse lei girandosi verso di me e sorridendomi debolmente, era stanca lo capì immediatamente, la vidi arrossire non appena si accorse che la stavo guardando.
''Ehi'' risposi semplicemente continuando a fissarla.
''J-Justin..'' attirò la mia attenzione e spostai il mio sguardo sul suo viso.
''Uhm?'' chiesi mugugnando.
''P-pot-resti prestarmi qualcosa per la notte?'' chiese un pò esitante, io annuì, mi avviai verso un cassetto dove tenevo tutte le maglie e ne presi una, era rossa gliela porsi, lei la prese sorridendomi.
''Dovrebbe coprirti è abbastanza grande'' sorrisi dolcemente e lei annuì ''vado a farmi la doccia'' lei annuì ed io mi diressi in bagno, aprì l'acqua della doccia subito dopo essermi tolto i vestiti mi infilai sotto quest'ultimo e lasciai che l'acqua scorresse su tutto il mio corpo.
Dopo quindici minuti uscì dalla doccia con solo un asciugamano in vita, asciugai i miei capelli, indossai solo i boxer come era mio solito fare per dormire ed uscì dal bagno, trovai Selena sul letto che dormiva beatamente, indossava la maglia che le avevo dato, era senza trucco ed io suoi capelli le ricadevano sulle spalle, era così bella e maledettamente sexy con quell'abbigliamento se così può essere chiamato, mi avvicinai e mi distesi nel letto accanto a lei, posando poi la coperta sui nostri corpi, le lasciai un bacio sulla testa.
''Grazie per averci salvati'' sussurrai più a me stesso che a lei.
''Di nulla'' rispose poi ancora con gli occhi chiusi, rimasi impassibile, era sveglia, i miei pensieri vennero interrotti quando lei si mosse e posò la sua testa sul mio petto, le accarezzai i capelli, le lasciai un bacio sul capo e mi addormentai con lei tra le mie braccia.
Selena's Point Of View.
Un rumore mi svegliò, guardai l'orologio e notai fossero le cinque di mattina, cautamente mi alzai senza fare rumore per evitare di svegliare Justin, presi la pistola che avevo posato sul comodino in caso di emergenza, mi voltai un'ultima volta verso Justin per assicurarmi che dormisse, era bellissimo, un angelo, scossi la testa, dovevo concentrarmi, aprì la porta lentamente per evitare rumore, scesi le scale con cautela cercando di individuare qualcosa di strano, ma niente, arrivata al piano terra notai che in salotto ed in cucina non c'era nessuno, di nuovo quel rumore, veniva dalla porta della cantina, lentamente mi avvicinai a quest'utlima e lo vidi, lo riconobbi immediatamente, lo stesso ragazzo che aveva provato a stuprarmi qualche giorno prima era nella stessa casa dove io avevo pensato di essere al sicuro, velocemente gli puntai la pistola e fu in quel momento che lui si accorse di me.
''Bambolina'' sorrise maliziosamente.
''Stai zitto e vai subito via da qui prima che ti ficchi una pallottola in testa!'' sputai nervosa ed impaziente, non avevo mai provato ad immaginare il momento in cui lo avrei incontrato di nuovo.
''Vedo che non hai perso il tuo caratterino'' sorrise spavaldo.
''Ti ho detto di andartene'' scandì bene le parole.
''Non posso andarmene, devo aiutare il mio amico che è qui dentro, comunque se posso farti un complimento, sei davvero sexy quando dormi e quella maglia beh non ti copre molto'' fui sicura che il mio viso impallidì, lui era entrato nella stanza dove io e Justin avevamo dormito, solo Dio sa cosa avrebbe potuto fare o cosa aveva realmente fatto, un conato di vomito mi salì in gola, questo ragazzo mi disgustava letteralmente e sapere che lui mi aveva guardata per non so quanto mi fece stare male.
''Chiudi quella cazzo di bocca'' urlai in preda al panico e la disperazione.
''Bambolina sta zitta o sveglierai qualcuno e non voglio farti del male chiaro? Sono sicuro che ti manco perciò potrei anche portarti con me'' iniziai a scuotere la testa in segno di disapprovazione, non volevo tornare con lui in quel lurido luogo nelle sue mani e lasciare che mi usasse a suo piacimento, non questa volta, non sarebbe stato tanto facile per lui, puntai la pistola verso lui che non sembrò preoccuparsi più di tanto del mio gesto.
''Non mi porterai con te di nuovo, non mi toccherai ancora'' sputai scuotendo ripetutamente la testa, improvvisamente il ragazzo davanti a me impallidì, sentì una presa sul fianco mi voltai spaventata per poi vedere Justin che guardava il tutto ma anche lui aveva una pistola con se.
''Che cazzo ci fai qui?'' chiese immediatamente Justin in tono nervoso, poco dopo altri rumori provenienti dalle scale, i ragazzi si erano svegliati.
''I-io..'' non lo fecero finire di parlare.
''Risposta sbagliata'' un rumore, Justin aveva sparato alla gamba di quel ragazzo, fece segno ai ragazzi e poi mi tirò via da quella scena ''piccola ascoltami'' il mio sguardo era perso nel vuoto, guardavo tutto tranne Justin ''piccola forza, guardami''.
Justin's Point Of View.
Sapevo che vedere quel bastardo l'aveva completamente turbata e sconvolta, vidi Ashley in lontananza che scendeva le scale stropicciandosi gli occhi confusa.
''Ashley'' attirai la sua attenzione e mi sorrise debolmente ''vieni qui'' in pochi secondi ci raggiunse ''devi stare con Selena e farla uscire da questo stato di trance, lì c'è il ragazzo che ha provato a stuprarla e lei è come sotto shock io devo occuparmi di lui, stai con lei per favore'' dissi il tutto velocemente, ma lei annuì, prese Selena per il braccio la portò verso le scale sorridendole e dicendole qualcosa.
''Eccomi'' dissi a tutti avvicinandomi.
''Come sta?'' chiese subito Ryan rivolgendomi uno sguardo preoccupato ed allo stesso tempo comprensivo.
''Starà meglio quando l'avrò sotto di me mentre urla il mio nome'' rise spavaldamente quel fottuto bastardo, mi ribollì il sangue nelle vene, mi avvicinai pericolosamente calciandolo più e più volte fino, gli altri iniziarono a tirarmi lontano da lui.
''Justin! Basta ci serve! Justin'' urlarono e mi calmai leggermente, il coglione iniziò a tossire e sputare sangue.
''Chiudetelo in cantina con l'altro, fate tutto ciò che volete'' dissi semplicemente ''ma non uccidetelo!'' ordinai e gli altri annuirono.
Salì velocemente le scale dirigendomi verso la mia stanza sperando che Selena stesse meglio, appena entrai trovai Ashley seduta sul letto, mi sorrise appena mi vide.
''Sta facendo una doccia, ma sta meglio'' mi sorrise nuovamente cercando di tranquillizzarmi.
''Okay, grazie'' dissi semplicemente.
''Cosa avete fatto a quel ragazzo?'' chiese Ashley guardandomi attentamente.
''Lo stanno portando in cantina, cercheremo di avere delle informazioni da lui e dall'altro'' dissi io spiegandole meglio, lei annuì.
''Ma cosa è successo io ho sentito del rumore'' disse lei curiosa di sapere il tutto.
''Non so esattamente cosa sia successo, ma stavo dormendo quando qualcuno ha urlato, mi sono svegliato subito ed ho visto che Selena non c'era così ho riconosciuto la sua voce, ho preso la pistola non appena ho visto che la sua non c'era nemmeno, sono sceso ed ho trovato Selena che parlavo con quel ragazzo, l'ho riconosciuto subito, lui appena mi ha visto si è spaventato, lei mi ha visto e poi io gli ho sparato alla gamba, non so cosa sia successo prima, ma erano vicino la cantina perciò probabilmente era venuto per portare via il suo amico, ma non so cosa sia successo prima'' dissi io facendo spallucce, lei annuì semplicemente.
''Okay..'' disse solamente Ashley.
Dopo poco dal bagno uscì Selena, era un pò più tranquilla, indossava una mia tuta, le sorrisi e lei ricambiò anche se era un debole sorriso.
''Allora tesoro ti senti meglio?'' chiese Ashley accarezzandole i capelli, Selena annuì.
''Ti va di raccontarci cosa è successo?'' chiesi io mentre lei annuì poco convinta.
''Beh stavo dormendo ma c'era un rumore che mi ha svegliata, ho visto l'ora e non pensavo fossero i ragazzi così ho preso la pistola e sono scesa, una volta arrivata vicino la cantina l'ho visto e l'ho riconosciuto, poi lui mi ha vista, mi ha detto che era qui per il suo amico, mi ha detto che mi aveva visto mentre dormivo, che ero sexy con quella maglia, allora gli ho urlato di stare zitto, ma lui ha continuato dicendomi che mi avrebbe portata con lui, mi si è congelato il sangue nelle vene, io non voglio andare con lui, poi sei arrivato tu'' spiegò lei, sapevo avesse paura, sapevo quanto ciò che le era accaduto pochi giorni l'avesse totalmente sconvolta, l'abbracciai sotto lo sguardo comprensivo e triste di Ashley, che mi sorrise dolcemente.
Li avrei distrutti per lei, per levarle quel terrore che avrebbe costantemente avuto, li avrei uccisi per lei.
STAI LEGGENDO
Nothing is easy, you can risk your life every moment.
Fiksi PenggemarMi chiamo Justin Drew Bieber, ho diciotto anni e vivo a Los Angeles, sono un ragazzo diverso rispetto agli altri. Faccio parte di una gang molto famosa. Noi siamo i ''The tigers''. Mi chiamo Selena Marie Gomez, ho diciotto anni e vivo a Los Angeles...