Capitolo quarantasette.
Justin's Point Of View.
Ero pronto per andare al centro commerciale anche se l'idea non mi piaceva molto, presi il cellulare che iniziò a squillare e consapevole di chi fosse accettai la chiamata.
''Ehi bro'' la voce di Chaz eccheggiò.
''Chaz come va lì?'' chiesi subito.
''Va tutto bene, la nuova casa è a buon punto, abbiamo già inserito tutti gli impanti di sicurezza per le evenienze e funzionano alla perfezione, mancano poche cosa da fare, per quanto riguarda i The Snake non sappiamo niente di loro sembrano maledettamente scomparsi, noi non ci avviciniamo alla loro zona e loro non vengono da noi, Jake pensa che stiano pianificando qualcosa di grosso'' disse lui sinceramente.
''Lo credo anche io state attenti ragazzi'' dissi semplicemente.
''Voi?'' chiese subito interessato.
''Stiamo uscendo, dobbiamo andare in un fottuto centro commerciale per comprare quei fottuti regali di Natale'' odiavo i centri commerciali e ciò che essi implicavano.
''Ah buona fortuna amico'' disse ridendo.
''Si come no, ci sentiamo dopo Chaz, fammi sapere se hai altre notizie'' dissi prima di chiudere la chiamata.Una volta al piano di sotto salutai la mia famiglia e Selena, dopo la colazione subito io e Selena uscimmo per andare al centro commerciale, riluttante la seguì, guidai fino a quel grande edificio dove all'interno si trovavano altri negozi. Parcheggiai e mi diressi verso l'entrata mentre la mia mano era intrecciata a quella di Selena.
''Guarda quella collana, è assolutamente bellissima, tua madre la amerebbe'' disse subito lei fermandosi davanti la vetrina di una gioielleria.
''Tu pensi di si?'' le chiesi fissando la collana.
''Assolutamente'' disse convinta.
''Va bene allora prenderemo questa per lei'' dissi seccato.
''Dai Justin un pò di entusiasmo'' disse avvicinandosi a me, le mie mani si posizionarono sui suoi fianci e le sue braccia arrivarono dietro il mio collo, mi sorrise dolcemente facendo il labbruccio, era davvero irresistibile, la prima volta che faceva questa faccetta da cucciolo.
''Non puoi farmi questo, sei irresistibile'' dissi avvicinando il suo viso al mio.
''Ah si?'' chiese dolcemente accentuando il suo labbruccio, le sorrisi ma il mio sguardo si posò su un ragazzo che ci guardava a distanza, capì che non era nulla di buono ''Justin che stai guardando?'' chiese lei provando a girarsi, ma la fermai, non volevo farla preoccupare.
''Nulla, mi era sembrato di vedere qualcosa che possiamo comprare a Jaxon, però ci pensiamo dopo'' forzai un sorriso e lei annuì contenta, le baciai le labbra delicatamente, sperando che mi credesse, una volta che mi staccai, entrammo nel negozio e dopo poco avevamo comprato la collana per mia madre.Avevamo preso tutti i regali per i miei parenti, io ero stato tutto il tempo a guardare quel ragazzo che ci seguiva ovunque, ero sicuro che fosse dei The Snake e che ci spiava, Selena si era fermata davanti una vetrina di un negozio, stava fissando un vestito ma non disse nulla a riguardo.
''Che ne dici di tornare a casa?'' chiesi subito, non volevo stare lì, volevo tornare a casa, non mi piaceva l'idea che qualcuno ci seguisse.
''Uhm.. Si va bene'' disse sorridendomi ed iniziando a camminare verso la macchina, io continuavo a guardarmi intorno per vedere se riuscivo a trovare ed individuare quel bastardo che ci stava seguendo ''Justin?'' Selena richiamò la mia attenzione.
''Uh si?'' chiesi subito sorridendole.
''Cosa succede? Sei così strano oggi, va tutto bene?'' chiese preoccupata fermandosi all'uscita del centro commerciale e posando una mano sulla mia guancia ed accarezzando quest'ultima.
''Nulla sono solo molto stanco'' sorrisi e mi si spezzò il cuore sapendo che le stavo mentendo, ma lo stavo facendo per il suo bene ''ho dimenticato di chiamare Chaz'' finsi sorridendo.
''Chiamalo adesso io sono in macchina'' mi sorrise dandomi un leggero bacio a stampo, mi assicurai che fosse in macchina ed immediatamente presi il cellulare e chiamai Chaz.
''Chaz'' dissi subito.
''Cosa succede amico?'' chiese preoccupato.
''Quei bastardi sono qui, in Canada e ci seguono'' sputai infastidito.
''I The Snake?'' chiese e la confusione fu chiara nella sua voce.
''Penso di si, c'è un conglione che ci ha seguito per tutto il tempo'' continuai abbastanza arrabbiato.
''Stai calmo Justin, manderò qualcuno dei ragazzi da te!'' disse tranquillamente.
''Chaz non credo che sarà necessario! Ma questo coglione non deve avvicinarsi a me, Selena o la mia famiglia o ti giuro che lo ammazzo'' sputai nervosamente.
''Va bene Justin'' disse sembrando più calmo ''ci sentiamo dopo amico'' disse per poi chiudere la chiamata, mi calmai e raggiunsi Selena in macchina.
''Allora come vanno le cose a Los Angeles?'' chiese subito Selena sorridendomi.
''Procedono bene'' le sorrisi.
''Justin ti prego dimmi cosa succede, so che c'è qualcosa che non va'' disse guardandomi con quei suoi occhi da cucciolo.
''Nulla davvero piccola non c'è niente ero solo preoccupato per i ragazzi, ieri non mi avevano chiamato ed ero preoccupato'' dissi sorridendole, lei annuì poco convinta, e ricambiò il sorriso.
''Va bene Justin, su andiamo a casa'' mi sorrise accendendo la radio ed iniziando a cercare una stazione che trasmetteva delle belle canzoni, io nel frattempo guidai verso casa ma molto spesso guardavo attraverso lo specchetto retrovisore per notare qualcuno che ci seguisse, fortunatamente non notai nessuno.
''Siamo arrivati'' le sorrisi parcheggiando, lei scese e subito dopo entrammo in casa, non c'era nessuno stranamente e mi preoccupai ''chiamo mio padre per vedere dove sono'' dissi subito prendendo il telefono.
''Justin stai calmo saranno andati a fare la spesa o cose del genere, perchè sei così in ansia?'' mi chiese subito avvicinandosi e stringendo la sua mano alla mia.
Selena's Point Of View.
Justin era davvero strano e tutto ciò mi preoccupava non lo avevo mai visto così, ero consapevole che c'era qualcosa che non mi stava dicendo e nonostante avessi provato lui non mi disse niente.
''Nulla'' cercò di tranquillizzarmi.
''No Justin, voglio che tu mi dica la verità, cosa diavolo sta succedendo? Ti prego non mentirmi'' dissi abbassando lo sguardo.
''Ehi, non essere dispiaciuta, non volevo farti preoccupare tutto qui'' mi disse mentre la sua mano passava incessantemente sul mio braccio.
''Perchè non volevi?'' chiesi dubbiosa e curiosa allo stesso tempo.
''Mentre eravamo al centro commerciale ho notato che c'era un ragazzo che ci seguiva..'' disse lui cercando di essere il più calmo possibile, sgranai gli occhi visibilemente preoccupata.
''C-cosa?'' chiesi subito preoccupata.
''Ci ha seguito tutto il tempo'' disse abbassando lo sguardo.
''Pure mentre tornavamo a casa?'' chiesi subito entrando in panico.
''No, almeno non ho visto nessuna auto che ci seguiva mentre tornavamo a casa'' disse lui essendo del tutto sincero lo vidi dal suo sguardo.
''Dovevi dirmelo prima Justin, sarei stata attenta'' dissi subito.
''Non volevo farti preoccupare mi dispiace'' disse lui scusandosi.
''Va bene è tutto okay, non preoccuparti'' lo tranquillizzai anche se adesso ero veramente preoccupata, sapevano dove eravamo e qui con noi non c'era nessuno, dovevamo essere forti per noi e per proteggere la famiglia di Justin.
''Sono preoccupato'' disse sedendosi sul divano e portando le mani sul viso in segno di disperazione.
''Andrà tutto bene Justin, devi stare tranquillo, chiama i tuoi genitori e vedrai che loro sono in qualche posto ma stanno bene'' dissi provando a trasmettergli sicurezza, ma fu del tutto inutile.
''Okay'' disse prendendo il suo telefono e componendo un numero aspettò che rispondessero e per me i minuti sembravano essere un'eternità ''non risponde nessuno'' il panico fu evidente e non sapevo cosa dire o fare per calmarlo.
''Okay non preoccuparti, ho un'idea'' presi il mio cellulare e chiamai velocemente Demi.
''Ehi tesoro'' disse con la sua solita voce squillante.
''Demi, ho un problema, raduna tutti i ragazzi e metti il vivavoce'' dissi autorevole.
''Okay lo faccio subito'' disse, mentre il mio sguardo si posava su Justin che era ancora sul divano e cercava di contattare i suoi genitori, ma ogni suo tentativo sembrava essere vano ''parla'' disse Demi.
''Ragazzi, loro sono qui, Justin non riesce a rintracciare la sua famiglia, siamo preoccupati, dovete venire!'' conclusi velocemente.
''Okay, allora direi che possono andare Ryan, Jake, Joe, Dylan ed Ashley, io, David, Cole e Demi rimaniamo qui per concludere le ultime cose nella nuova casa e cercare qualcosa che possa esserci utile, noi possiamo aiutarvi da qui'' parlò Chaz.
''Perfetto grazie ragazzi'' parlai velocemente.
''Ci vediamo presto, ci mettiamo subito in viaggio'' disse Ryan prima di chiudere la chiamata.
''Justin i ragazzi stanno arrivando'' dissi avvicinandomi a lui ed abbassandomi alla sua altezza.
''Ma come facciamo? Non hanno ancora finito a Los Angeles'' disse preoccupato.
''Oh tranquillo, verranno solo alcuni se non mi sbaglio Ryan, Jake, Joe e Dylan e se non ricordo male anche Ashley, gli altri rimarranno lì, per concludere alcune cose e per aiutarci da Los Angeles, andrà tutto bene'' disse provando a calmarlo ''non rispondono?'' chiesi subito dopo.
''No, i telefoni sono spenti, ho lasciato molti messaggi in segreteria ma non credo li ascolteranno, credo che li abbiano presi, hanno già iniziato, era questo il loro piano, vogliono distruggermi! Spencer ha scoperto della mia famigla e so per certo che loro gli faranno del male'' disse tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi ''io non posso perderli, li ho appena ritrovati!'' mi guardò con aria sconfitta e sapevo quanto questo potesse essere distruttivo.
''Justin, capisco che tu sia preoccupato ma devi rimanere calmo o il panico si impossesserà di te e non saprai come comportarti'' dissi sedendomi accanto a lui e stringendolo a me.
''Ti prego non lasciarmi'' disse stringendomi.
''Non lo farò, starò accanto a te Justin, fino alla fine'' disse baciandogli il capo.
''Grazie piccola'' sussurrò dopo poco si allontanò e raggiunse la cucina lo vidi tornare con due panini ''è meglio mangiare qualcosa'' disse porgendomi un panino, sapevo che non aveva voglia di nulla ma si stava sforzando di rimanere lucido.
''Si'' dissi addentando il mio panino, ero anche io abbastanza preoccupata, mi ero affezzionata alla famiglia di Justin e non ero realmente capace di credere che i The Snake fossero arrivati a tanto ma pensandoci bene i miei genitori erano morti per le gang e quello che volevano fare alla famiglia di Justin era la stessa situazione, ma non avrei permesso che questo accadesse ancora una volta, non a Justin, non alla sua famiglia, non di nuovo.'I ricordi tengono unito ciò che il destino ha diviso.'
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Nothing is easy, you can risk your life every moment.
Fiksi PenggemarMi chiamo Justin Drew Bieber, ho diciotto anni e vivo a Los Angeles, sono un ragazzo diverso rispetto agli altri. Faccio parte di una gang molto famosa. Noi siamo i ''The tigers''. Mi chiamo Selena Marie Gomez, ho diciotto anni e vivo a Los Angeles...