26. Amica mia, questo è un gran...culooo!!

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La gelosia è ancora istinto.
E sa di pelle
(Anonimo)

"Cazzo, io adoro Londra!".
Era la frase che Francesca ripeteva da almeno un quarto d'ora rivolta prima alla vista su Trafalgar Square, poi alla vasca idromassaggio ed, infine, al giovane vicino di casa che era venuto a controllare da dove provenissero quelle urla.

Nel suo girovagare da una stanza all'altra della casa, Shay la guardava confusa non capendo una parola di quello che diceva, Bea rideva per la reazione esagerata dell'amica, mentre Alessandra si limitava a scuotere la testa, ormai abituata all'esuberanza della mora.

"Sentite, io devo andare al lavoro" la interruppe Bea all'ennesimo urlo dovuto alla scoperta del terrazzo in ciascuna camera. "Torno per cena. Shay vi dirà ogni cosa" concluse ormai fuori dalla porta.

Tirò un sospiro di sollievo quando fu avvolta dal silenzio del loro condominio. Scese le scale e raggiunse la fermata del'autobus che l'avrebbe portata alla Modest!.

I ragazzi erano partiti da qualche giorno e quel mattino doveva tornare in ufficio per conoscere degli altri clienti dell'agenzia. Era un po' agitata all'idea di avere a che fare con dei nuovi artisti e avrebbe di gran lunga preferito lavorare con gli One Direction, per ovvie ragioni.

Sbloccò il telefono che teneva tra le mani, non appena sentì la suoneria personalizzata che aveva impostato per Harry.

Buongiorno, piccola. Cosa farai oggi? :)

Digitò velocemente la risposta e prese posto sull'autobus semi-vuoto a quell'ora del mattino.

Buongiorno! Oggi conoscerò degli altri clienti. Spero siano le Little Mix ;)

Spero anche io che siano loro. Sono simpatiche, vedrai!

Ti farò sapere ;) Tu cosa fai?

Al momento sono a letto visto che a Chicago sono le due del mattino ;)

Allora buona notte e pensami :p

Ci sentiamo quando mi alzo, piccola. Come devo pensarti? Nuda sotto di me, va bene? 

Harry!!

Beatrice??

Dormi! Sogni d'oro :)

Buona giornata, miss Imbarazzo ;)

Bea scosse la testa immaginando il sorriso malizioso che sicuramente era presente sulle labbra di Harry. Le mancava terribilmente, ed erano trascorsi solo 3 giorni. Come avrebbe fatto per un mese intero?

Decise di non pensarci e si mise ad osservare Londra che si stava risvegliando lentamente dopo la notte: i venditori di souvenir che sistemavano ogni genere di cianfrusaglia in bella mostra, i vari negozianti che aprivano le saracinesche, i turisti mattinieri che approfittavano della calma per visitare la città.

E in quel momento si sentì felice. Aveva una famiglia che la supportava, degli amici che le volevano bene, un ragazzo che l'amava, abitava nella città dei suoi sogni e stava facendo uno stage per cui aveva duramente studiato. Cosa poteva volere di più?

***

"Signorina Clarke, buongiorno" la accolse la segretaria appena raggiunse la hall dell'agenzia.

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