Fratelli

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Tornati a casa, Sebastian le annunciò che si sarebbe ritirato in camera sua, senza specificare che cosa avrebbe fatto. Così anche Clary decise di fare lo stesso. Fra la notte in discoteca a Praga, lo scontro con i demoni di prima mattina a Parigi, e l'essere quasi morta, era completamente esausta, ora che l'adrenalina non la reggeva più in piedi. 

Andò in camera sua, fece una doccia, indossò abiti puliti e si sdraiò sul letto per raccogliere i pensieri e fare luce. Iniziò a pensare a tutte le informazioni che aveva ottenuto da quando viveva con Sebastian. L'adamas che avevano rubato a Praga, gli accordi con i demoni che prendeva, l'incarico di sorella Magdalena di lavorare l'adamas. Erano tutti tasselli del suo piano, eppure Clary non riusciva a metterli nel giusto ordine. Scervellandosi per venirne a capo, scivolò quasi inconsapevolmente in un sonno profondo. 

Quando aprì di nuovo gli occhi, fuori dalle finestre era già buio. Si scrollò di dosso la stanchezza e uscì sul corridoio deserto. Non c'era neanche una luce ad illuminarlo, la casa sembrò disabitata. Quindi bussò alla porta di Sebastian, ma non ricevette alcuna risposta. Origliò in attesa di qualche rumore, ma non ci fu niente, eccetto il più totale silenzio. Allora ne approfittò, afferrò la maniglia ed entrò in camera di suo fratello. 

Era una stanza elegante e prettamente maschile, con pareti nere, mobili in vetro e acciaio, molto moderni, che le conferivano un tocco aggressivo, e un letto importante, anch'esso con lenzuola e coperte nere, e un elaborata testata in raso. Si guardò intorno, sentendosi come un intrusa in quell'ambiente, e inconsapevolmente si diresse verso all'armadio. Lo aprì e fece scorrere le dita sui differenti tessuti dei vari capi, rendendosi conto di un importante differenza fra Jace e Sebastian. Mente l'uno era abituato al più assoluto e rigoroso ordine, l'altro era disordinato oltre ogni dire. Dai calzetti spaiati ai maglioni avviluppati su se stessi, la sorprese però che le camicie fossero impilate e le giacche ordinate cromaticamente. Si sporse verso la prima giacca appesa, il giaccone militare vintage, che aveva indossato e Praga, e immerse il naso nel tessuto pregno del dopobarba di Sebastian. Era un profumo provocante e seducente, che ricordava alla ragazza un desiderio pericoloso e proibito.

Si riscosse dai ricordi della notte di Praga e si diresse verso la scrivania in acciaio e vetro. Aprì vari cassetti, con dentro fogli pieni di scritte, simboli, lingue differenti. Demoniache e angeliche, moderne e antiche. Intuì soltanto il significato di alcune di quelle rune, ma capì che parlavano di potere, forza illimitata e violenza. Lasciò cadere i fogli, inorridita. Ma raccogliendoli notò qualcosa che prima non aveva notato, un foglio più piccolo nascosto in mezzo agli altri con su scritte soltanto due parole Mia bellissima.

Che Sebastian avesse una ragazza? Eppure non riusciva ad immaginarselo. Era una ragazzo più da una notte e via, che da relazione fissa, pensò Clary. Ma d'altronde aveva pensato la stessa cosa di Jace quando lo aveva visto per la prima volta.

Venne interrotta nel suo ragionamento da un rumore proveniente dal piano di sotto. E rendendosi conto di dove si trovava a Clary si raggelò il sangue nelle vene. Rimise tutti i fogli nel cassetto non badando all'ordine esatto e uscì in fretta e furia dalla stanza di suo fratello, facendo meno rumore possibile. Sbucò in corridoio e si addentrò nel silenzio e nell'oscurità giù per le scale. Ma subito dopo vide un ombra proiettata contro il muro e suo fratello sul primo gradino e corse di nuovo verso camera sua. Non sapeva esattamente il perché, ma preferiva far credere a Sebastian di stare ancora dormendo.

Raggiunse la sua stanza e chiuse la porta giusta in tempo, prima che suo fratello arrivasse al primo piano. Clary si fermò ad origliare dietro alla sua porta, il cuore le batteva forte e per un attimo temette che lui l'avrebbe sentito. Riusciva a percepire la sua presenza dietro alla porta, il suo respiro pesante e irregolare e uno sforzo trattenuto. 

Le Stelle del Mattino  (Clabastian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora