Compie quindici anni e sta seduta a prua.
Gli occhi blu, ridenti e malinconici, sono calamitati dall'orizzonte: una linea troppo netta per non averne paura.
Il mondo è una conchiglia. Fa eco alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre.
E la luce è l'unico comandamento dell'alba. Un comandamento rubido, perché quando si viene alla luce viene anche da piangere.
<<Sembri una polena!>> le urla il padre cercando di vincere il rumore del vento che sospinge la barca.
Gabbiani accarezzano l'acqua in cerca di prede e stanchi si posano sul mare. L'odore secco della costa è già lontano...
Asia, le gambe abbandonate al vento e al vuoto, si volta e stende sul marmo dello Jiot suoi quindici anni nuovi di zecca.
Lo fissa. Un sorriso scolpisce il volto del Principe, nonchè suo padre, giunto all'età in cui ogni riga o ruga è lì dove deve stare e il volto rivela con grazia impudica chi sei, chi sei stato e chi sarai. Ha folti capelli neri, come Asia, e occhi verdi scuri, la pelle appena rasata, profumata dal dopobarba che la regina gli regala fin da sempre.
La Principessa Zara è rimasta al Buckingham Palace con Andrea, il figlio più piccolo a preparare la festa.
Poggiando il mento sulle mani unite a forma di davanzale, Asia, fingendosi offesa, dice:
<<Una falena?>>
<<Non una falena...una polena!>>
<<Che cos'è una polena?>>
Il padre, lasciando per un attimo il timone, le risponde gesticolando, quasi dipingesse in aria le parole:
<<Gli antichi marinai scolpivano sulla prua delle navi una figura umana, che aveva il compito di proteggerle. All'inizio erano solo degli occhi enormi, che consentivano alla nave di vedere la rotta. Poi li trasformarono in divinità femminili: donne bellissime, dallo sguardo ipnotico, capaci di incantare i flutti e intimorire i nemici.>>
Asia sorride strizzando gli occhi. Si contorce e torna nella posizione di prima. I capelli la inseguono, una cascata nera scomposta dal vento e bagnata dalla luce. Bella e immobile come una polena, con i suoi occhi di mare: iridi blu umide di lacrime, che l'aria asciuga troppo rapidamente per lasciarne anche solo un vago indizio.
Le lacrime non si distinguono, e la vita talmente tenera da sciogliersi come cera al fuoco.
Asia fa ondeggiare le gambe nel vuoto e il mare schizza coriandoli di luce e acqua contro le sue piante nude, che scalciano la linea dell'orizzonte nel tentativo d'infrangerla. Ma la linea rimane intatta. La fissa: filo della vita, sospeso tra cielo e terra, sul quale immagina se stessa in equilibrio. Life is wire, dice sempre nonna Elizabeth ||,nella lingua della sua e della terra di Asia.
Anche le Principesse sono Autolesioniste
Principessa autolesionista.
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-Asia è la figlia della Principessa Zara,che le ha tramandato il titolo di Principessa.-
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SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutte,questo è il prologo della storia “Principessa Autolesionista“.
Il titolo già dice tutto.
La storia parla della figlia della principessa Zara (Nella realtà la principessa Zara non ha figli),che con i problemi dell'adolescenza incomincia a ferire le sue braccia.
Poi conoscerà gli amici di suoi cugino Zayn (Per chi non è una Directioner,Zayn è un componente degli One Direction.) e si innamorerà di uno di loro,il quale non vi dico il nome perchè sarà una sorpresa...voglio farvi un altimo avviso: da un determinato capitolo,la storia si farà perversa,quindi consiglio a quelli che non sanno cosa significa 'Amire Fisico',di non leggerla.
Grazie per aver letto il prologo,ed..niente,nel prossimo capitolo vi posterò il link del triler.
Leggete il resto della storia e votate!
Se volete potete anche aggiungermi su facebook,mi chiamo Anna Polio,e l'immagine di copertina distesa su di un prato.
Grazie ancora e buona lettura :)
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Principessa Autolesionista.
Fanfiction“Ognuno può padroneggiare un dolore tranne chi lo ha“ William Shakespeare,Molto rumore per nulla.