"scusa ma ti conosco?"

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"DAI SFIGATA FACCI UN BEL SORRISO"
Giada si mostrava divertita mentre derideva la ragazzina che poco prima per sbaglio le era andata addosso.
"v-vi prego basta!!", disse Claudia con gli occhi cosparsi di lacrime.
Quella storia andava avanti da 2 mesi, da quando Claudia si era trasferita in quella scuola Giada le rovinava ogni giorno...
le rubava la merenda, le faceva gli sgambetti, la obbligava a portarle i compiti; ma non era la sola, oltre a Giada vi erano:
Michela, una ragazza riconosciuta per le sue tante risse.
Angela, una ragazza abbastanza popolare a scuola.
Lucia, che passava i pomeriggi con gli amici a fumare, e infine
Giorgia, che da anni si portava la reputazione di:"quella che ha fatto piangere la preside davanti a tutta la scuola".
Le ragazze passavano gli intervalli a bullizzare Claudia, quel giorno in particolare la piccolina sbatté contro Giada, questa si voltò prendendo l'altra ragazza dai capelli e spingendola per terra.
"DAI SFIGATA FACCI UN BEL SORRISO", disse Giada mentre prendeva il telefono per fare l'ennesima foto.
"dai che questa fa like di sicuro"
"ma che fai piangi?, ma ripigliati cogliona".
Parole su parole che facevano solo stare peggio la piccola Claudia, fino alla fine dell'intervallo, le 5 le stettero addosso, come per non farla respirare; non appena la campanella suonò Claudia corse in classe, le 5 invece, uscirono con sottomano l'autorizzazione.
Ognuna si recò a casa propria, meno che Giada, che passò in ospedale a trovare la nonna, che giorni prima si ruppe una gamba.
L'ospedale la faceva sentire piccola, il posto in cui perse la madre, il trauma ancora non era passato, ma si fece forza ed entrò nella stanza della nonna.
"Bella mia! Vieni che ti abbraccio, mi sei mancata tanto tanto, com è andata oggi?", disse Nonna Franca con un bellissimo sorriso.
"tutto bene nonna, ho preso 8 in storia", mentì Giada, per la paura di deludere la sua mentore.
"e brava la mia piccola".
Per Giada la nonna era l'unica per cui valesse davvero lottare, stettero a parlare per un'ora, fino a quando l'orario di visita non finì.
Giada si diresse agli ascensori, entrò e sentì una voce accanto a lei.
"h-hei...".
Quando si voltò a guardare cercò di far finta di nulla, non aveva per niente voglia di parlare.
D'improvviso l'ascensore si bloccò.
Giada prese a respirare sempre più velocemente ed imprecare.
"Giada, va tutto bene, respira con me".
Si rese conto di avere davvero davanti a lei Claudia, la ragazzina che ogni giorno bullizzava, era troppo orgogliosa per ascoltarla, poi esordì, con tono alquanto scocciato:
"scusa ma ti conosco?."

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2020 ⏰

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