Drarry

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Londra, Ministero della magia. Sono passati 10 anni dalla battaglia finale ad Hogwarts. Astoria Greengrass dopo 9 mesi di malattia è morta lasciando da solo un Draco Malfoy molto sconvolto. Nello stesso periodo Harry Potter e Ginny Weasley si sono lasciati dopo altrettanti mesi insieme. La causa è la più banale: la scarsa comunicazione.

«Harry mi stai ascoltando?»« come dici, Hermione? Scusa in questo periodo sono un po distratto».Era un caldo pomeriggio primaverile e Harry e Hermione erano seduti fuori dalla gelateria di Florian Fortebraccio.«Lo vedo Harry, ma mi spieghi perché? Sarà la terza volta questa settimana che fingi di ascoltarmi quando usciamo. Non starai lavorando troppo spero. Lo sai che non ti fa bene.»Harry sospirò. Non lo avrebbe mai ammesso ma era seriamente preoccupato per il suo partner di lavoro, Draco Malfoy, che solo tre settimane prima aveva perso la moglie per una malattia rara quanto sconosciuta e mortale.«Non è niente Hermione non ti preoccupare», ma Hermione Granger conosceva fin troppo Harry per sapere che non era tutto a posto. Guardò il suo migliore amico mentre rimescolava distrattamente il gelato ormai sciolto e finalmente capì cosa preoccupava Harry. «Non è che sei preoccupato per Malfoy?»«che dici Hermione?! Non sono preoccupato per Draco» ribadì, più per convincere sé stesso che Hermione. «A me sembra invece che sei preoccupato, e molto. E poi da quando lo chiami Draco e non Malfoy?». In quel momento Harry divenne talmente rosso che avrebbe fatto invidia a un pomodoro. «Senti Harry se sei così preoccupato perché non lo vai a trovare?». Detto questo si salutarono e Harry si materializzò a casa sua. Dopo essersi sistemato si smaterializzò e apparve davanti all'uscio di Casa Malfoy, una villetta con un grande giardino a pochi chilometri da Diagon Alley. Appena arrivò si fece coraggio e suonò. Dopo un paio di minuti che sembrarono secoli Draco Malfoy aprì la porta. Era trasandato e aveva gli occhi rossi, come se avesse appena smesso di piangere. «Che ci fai qui, Potter?» «visto che non ti avevo visto al lavoro da settimane stavo cominciando a preoccuparmi. Stai bene? Hai una faccia». «Si sto bene Potter. Non cè bisogno che corri a soccorrermi non appena mi gira la testa». Naturalmente Harry sapeva benissimo che non era affatto vero e che Draco stava mentendo ma decise di non farlo notare. « Guarda che tra partner ci si aiuta e a me fa piacere aiutarti.» «grazie ma sto bene, davvero» «a me non sembra, anche perché dubito che tu di solito abbia gli occhi rossi. Qual è il problema? Posso aiutarti». Draco prese in considerazione per un attimo le parole del suo partner per poi decise che era meglio sfogarsi, almeno con lui. «Secondo te, Potter? Il problema è che Astoria se nè andata e io sono solo, lo rimarrò per sempre». Detto questo si voltò dando le spalle a Harry mentre le lacrime gli pungevano gli occhi. Naturalmente laltro aveva capito quello che stava succedendo e gli andò vicino e senza dire una parola lo strinse in un abbraccio sussurrando:«sfogati pure, puoi stare tranquillo che non lo dirò a nessuno». E in quel preciso istante tra Harry Potter e Draco Malfoy scattò qualcosa, qualcosa che nessuno dei due aveva percepito neanche lontanamente. Il giorno dopo quando Draco arrivò in ufficio trovò una tazza fumante di caffè sulla sua scrivania e il suo partner sepolto dai fogli e dai documenti. «Potter? Ci sei?» «si sono qui, Draco. Avevi bisogno?» «no, io..eccovolevo solo dirtiriguardo a ieri»«non dirò niente, tranquillo»«non era quello che volevo dire, idiota. Iovolevoecco ringraziarti.»«davvero? Beh in tal caso, di niente». Il resto della giornata proseguì senza le solite frecciatine sprezzanti di Draco.

Un giorno di metà ottobre Draco era fuori con il suo migliore amico, Blaise Zabini, che dovette sopirsi per due ore un monologo su quanto fosse stato gentile Potter ad andare da lui per consolarlo. Dopo lennesimo discorso su Potter Blaise decisa di interrompere la cosa. «Draco, ma non è che ti piace? Potter intendo? Ne stai parlando da tre ore e mezzo e continuano a brillarti gli occhi.»«cosa? Sei impazzito? Non mi piace Harry!!!!»«stai mentendo. Ti sei tradito da solo quando lhai chiamato Harry invece che Potter come fai di solito». Dopo di che Draco divenne rosso fuoco. Il resto del pomeriggio volò tra chiacchiere su Potter e Draco pian piano ammise che forse provava qualcosa. Blaise allora gli consigliò varie strategie, una più assurda dellaltra. Su una cosa erano daccordo: Draco doveva provarci. La sera quando si lasciarono Draco passò di fianco al paiolo magico e si imbatté nellunica persona che non si sarebbe mai immaginato di incontrare: Harry Potter. Ubriaco.«Potter? Ma sei ubriaco» per tutta risposta laltro fece un sorriso e inciampò rischiando di cadere. Draco sospirò, poi prese per un braccio il partner facendoselo passare sopra le spalle in modo da sostenerlo nel caso fosse caduto. «Andiamo. Ti porto a casa mia, è più vicina» disse Draco con un sospiro di rassegnazione. Arrivati a Casa Malfoy Draco fece sdraiare Harry sul comodo sofà di velluto verde( il colore che dominava lintera villa) davanti al camino del grande salotto, prese un catino nel caso gli venissero conati di vomito e andò a farsi un caffè. Trentacinque minuti dopo Draco tornò nel salotto dove trovò Harry che fissava con sguardo vuoto lalto soffitto. «come ti senti?» «tutto sommato benino..hic» Draco scosse la testa e gli chiese«ma che diammine hai bevuto? Ma soprattutto, quanto hai bevuto?»«non so dirti quanto ma so per certo di aver superato i cinque bicchieri di Whisky Incendiario» finì a malapena la frase prima che laltro scoppiasse in una fragorosa risata. «Sei sicuro di non aver bevuto anche dellaltro?»«che intendi dire, scusa?»«intendo dire che il tuo basilisco si è svegliato. Sto dicendo che ti stai eccitando» si affrettò a dire vedendo la faccia di Harry, tipica di quando non ha capito niente. «Che io sappia non ho bevuto nientaltro, anche se lultimo bicchiere che ho bevuto aveva un gusto strano, quasi amaro. Dici che potrebbe centrare qualcosa?»«con chi eri? Potrebbe tornarci utile saperlo.»« ero con Dean e Seamus.Dici che è stato uno di loro?»«credo sia opera di Finnegan. Non è uno dei tipici tiri che gioca?»«beh una cosa è certa: qualunque cosa fosse era potente. Non mi sono mai sentito così strano in vita mia, credimi. Cosa proponi di fare?»«intanto direi di analizzare i sintomi, per così dire. Cosa ti senti?»«ho il forte impulso di scoparti.»«okay. Altro?» in risposta laltro lo tirò a sé fino a far combaciare le loro bocche. Draco tentò in tutti i modi di liberarsi ma, nonostante il fatto che Harry era ubriaco, non ci riuscì. In qualche modo Harry riuscì a girarsi facendo in modo che Draco fosse sotto di lui, il tutto senza staccare la bocca dalla sua. Dopo un bel po Draco si arrese e smise di fare resistenza e, anzi, ricambiò. Harry prese quel gesto come se l'altro gli avesse dato il permesso e sbottonò la camicia di Draco fino a che non rimase praticamente a torso nudo. Dopo di che Draco fece lo stesso. Dopo che passarono una buona mezzora a baciarsi Harry slacciò i pantaloni di Draco e lui fece lo stesso. «Aspetta...un momento...Potter» disse in quel momento Draco, ansimando. « sono sicuro che domani te ne pentirai se andiamo fino in fondo». Per tutto risposta Harry gli sfilò i boxer. «Potter..? Ma hai sentito quello ce ho detto?»«si ho sentito, ma non me ne frega niente. Sono anni che ti volevo». Detto questo si sfilò i boxer ed entrò in lui. La mattina seguente Harry si svegliò con qualcosa di caldo sotto di lui e, dopo un momento di confusione, capì che era Draco, che dormiva beatamente. Gli accarezzò una guancia e nel fare ciò lo svegliò. Dapprima Harry era un po' imbarazzato, ma poi, quando vide il sorriso del biondino, non poté fare a meno di pensare che fosse adorabile. Si, Draco Malfoy adorabile. Davvero inusuale e inaspettato. Inaspettato come l'amore che li lega. Amore che hanno notato tutti, tranne i diretti interessati.

~Angolo autrice

Salve a tutti pandacorni di cioccolato *R. I. P. qui giace la mia sanità mentale * vi è piaciuta la storia? La volevate più lunga? Più corta? Lasciatemi un commento e magari suggeritemi qualche idea per una possibile nuova storia( sempre che io riesca a trovare il tempo). Detto ciò mando un saluto unicornoso a tutti, anche perché è l'una di notte e io domani devo studiare.

P. S. Scusate per gli eventuali errori

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