Ciao tesori, volevo solo comunicarvi che questo capitolo sarà dedicato al punto di vista di Claudio perché arrivati a questo punto della storia, ci sta sapere cosa pensa anche lui. Ci si vede a fine capitolo con i ringraziamenti, che non saranno mai abbastanza, lo sapete.😘💜
CLAUDIO
Il mattino seguente.Stanotte non ho chiuso occhio.
Mi giravo e rigiravo tra le lenzuola.Ho scopato con Mario.
Con Mario Serpa.
Ed io l'ho sentito, ovunque. Anche se non mi ha toccato minimamente, anche se ho avuto il controllo su tutto.
Ho sentito i suoi gemiti.
Ho sentito la sua voce che sussurrava il mio nome.
Ho sentito le sue unghie che con prepotenza si aggrappavano alla mia schiena.
Ho sentito la sua anima fondersi con la mia per diventare una sola cosa.
Ho sentito il battito del suo cuore quando le mie mani gli accarezzavano e gli baciavano il petto.
Ho sentito il sapore delle sue labbra.
Ho sentito la morbidezza dei suoi capelli.
Ho sentito tutto.
È stato tutto come musica.Solo che a differenza della canzone che dice "...che non potrà finire mai", a noi due è finito tutto quello che c'è stato e che devo promettermi non ci sarà mai più.
È stato talmente perfetto il momento in sè, che se ci penso mi sento male e sono in guerra con me stesso.
Perché ci sono dentro io.
Perché c'è dentro anche Mario.
Perché c'è di mezzo Francesco.
Perché quello che c'è stato ieri con Mario è stato intenso. È stato bello.
Perché mi è piaciuto da morire.
Perché mi è piaciuto sentirlo così debole sotto alle mie mani, lui che vuole sempre mostrarsi così forte.Ma la mia reazione forse è stata più che giusta: abbiamo litigato, ci siamo insultati pesantemente perché non dovevamo permettere che succedesse una cosa del genere.
Tornassi indietro, reagirei allo stesso modo.
Magari esasperando di meno la situazione e cercando di fargli meno male con le parole usate.Perdonami Mario se ti sto facendo del male, ma credimi, lo faccio per il nostro bene. Forse un giorno capirai.
Dopo aver fatto colazione, mi preparo per andare a prendere Francesco in stazione.
E per quanto mi sforzi di autoconvincermi che mi manca e che non vedo l'ora di abbracciarlo, la mia mente non fa che tornare ancora a ventiquattro ore fa, a sentire ancora la voce di Mario. Un Mario che forse ieri ho visto solo io.*
Il prossimo treno in partenza da Milano sarà a Verona tra mezz'ora.
Nell'attesa decido di inviare un messaggio a Mario su whatsapp.
Un banalissimo "scusa", tanto per cominciare.
So di non cavarmela in questo modo, ma spero che come inizio possa andare.Passata la mezz'ora e con dieci minuti di ritardo arriva il treno.
Aspetto che tutti i passeggeri lascino libero lo spazio in modo da vedere più facilmente Francesco.
Eccolo. Sorridente, felice di vedermi. Scuotendo la mano a destra e a sinistra per salutarmi, mentre con l'altra trascina la valigia pesante.-"Ciao Claudio!"
Le braccia di Francesco attorno al mio collo.-"Ehi. Tutto bene il viaggio?"
Mi limito a sorridergli e ad aiutarlo con la valigia.
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Salvami, ti salverò •Clario•
FanficMario è un ragazzo di 30 che lavora in uno dei locali più comuni della città veronese. È uno spirito libero che cerca di riempire i suoi vuoti portando in quei bagni chiunque. Mario è terrorizzato all'idea di innamorarsi per davvero. Ma con lui ci s...