9.perfecT

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«Bastille? Ti piacciono i Bastille? Pensavo che fossero stati dimenticati, dopo il grande boom di Pompeii...» dice Michael ordinando un caffè.

Come osa? Loro sono gli unici che riescono a mettere in musica ciò che provo. E non parlano solamente d'amore, come la maggior parte dei cantanti di oggi fa. Loro riescono a starmi vicino, malgrado non li abbia mai visti dal vivo.

«Io non li ho dimenticati. Sono bravissimi.»
«Lettera?»
«A.» dico sorseggiando il mio tè al limone.
«Mi sento molto in Pretty Little Liars in questo momento...» scherza Michael.
«Hai guardato quella serie?»
«Mia sorella mi obbligava a guardarla con lei, perché le veniva l'ansia e doveva tenermi la mano...» risponde bevendo un altro sorso del suo caffè.
«Non sapevo avessi una sorella...»
«Non la vedo da un bel po'.»
«Come si chiama? Pensavo vivesse con te...»
«No. Si chiama Phoebe, ha due anni in meno rispetto a me.» risponde scocciato.
«Okay, ho capito, non ti faccio più domande. Messaggio ricevuto.»
«Grazie...» dice finendo la bevanda.

«Però a me piacerebbe conoscerla...»
«Violet...» mi ammonisce guardandomi male.
«Okay, la smetto...» mi rassegno e finisco il mio tè.
«Brava... che lezione abbiamo adesso?» mi chiede mentre andiamo al suo armadietto
«Letteratura.»
«Che palle...» io lo guardo stranita.
«Intendo, si, okay, è la mia materia preferita, ma oggi non ho voglia di fare niente...» chiarisce.
«Siamo sulla stessa barca...»

Raggiungiamo l'aula di letteratura e ci sediamo vicini.

«Buongiorno, ragazzi... oggi vorrei proporvi un progetto.»

La Johnson è fatta così. Può rovinarti la giornata in due secondi e senza il minimo preavviso.

Qualcuno grugnisce e la profe li guarda male.

«Allora... dovrete creare qualcosa di artistico, che sia un cortometraggio, un cartellone su un argomento fatto. Siamo già a quasi alla fine del primo quadrimestre, quindi avete abbastanza materiale. Vi conosco, siete dei bravi alunni, so che potete farcela e avete tutte le carte in regola.»
«Quanto tempo abbiamo?» chiede Jenna.
«Un mese. Mi aspetto un bel lavoro. Dividetevi in coppie e potete iniziare anche dopo la mia spiegazione.»

Io e Michael ci guardiamo nello stesso momento.

«Soci?» mi chiede.
«Soci.» rispondo, mentre battiamo il cinque.

La lezione inizia, e la profe spiega la poetica e lo stile di Chaucer.
Negli ultimi dieci minuti, la Johnson ci lascia lavorare al progetto.

«Qualche idea, Lele?»
«Di solito, l'ispirazione arriva di notte... però, prima di tutto, dobbiamo decidere l'argomento...»
«Hai ragione...» dice distratto mentre disegna sul suo quaderno degli appunti
«The Canterbury Tales?»
«Si, è okay...»
«Che stai disegnando? Fa vedere..»
«È Pikachu...» dice mostrandomi il disegno, è molto bello
«Diciotto anni persi, ahaha.»
«Cattiva...»
«Comunque, mi è venuta un'idea.»
«Dimmi!»
«Lo scoprirai domani pomeriggio a casa mia. Porta dei fogli bianchi, matite e colori.»
«Ma non puoi lasciarmi con l'ansia!» dice, correndomi dietro mentre esco dalla classe.
«Domani iniziamo a lavorare al progetto, lo scoprirai presto.»
«Non sei cattiva, sei proprio crudele.»
«Ciao, Mike!» dico ridacchiando


***

Arrivo a casa presto oggi, perché devo sistemare tutto prima che arrivi Mike.

Dopo aver finito, mi siedo sul divano e guardo la TV, prima di fare una doccia.

Cinque minuti dopo, sento il suono del campanello. Cazzo. Non mi aspettavo che venisse così presto. Dire che sono inguardabile è un eufemismo, ho soltanto un'asciugamano intorno al mio corpo, e devo ancora fare la doccia.

Pictures of You . || Michael Clifford ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora