La bella e lo stronzo

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Era una torrida giornata di luglio e stavo portando fuori la spazzatura, quando vidi un ragazzo molto carino. Il suo nome era Alberto, aveva 17 anni ed era il mio vicino di casa. I miei genitori conoscevano i suoi: mio papà era medico chirurgo anestesista all'ospedale di Rovigo e sua mamma invece era medico di base e lavorava a Tribano e Conselve.

Mi ero proprio innamorata e non vedevo l'ora che cominciasse la scuola per vederlo. Durante le prime settimane di scuola iniziai a prendere tutti i giorni la corriera perché volevo vederlo. Dopo due mesi riuscii a capire quali orari dell'autobus coincidevano con la nostra uscita da scuola.

I giorni in cui ci incontravamo erano due: giovedì e sabato. Iniziò così a venirmi un'improvvisa voglia di farmi avanti e di voler diventare sua amica. Quindi un giovedì decisi di tenergli il posto, ma sapevo che sarebbe stata una dura impresa.

Mi ero messa in testa che doveva sedersi vicino a me per forza e non avrei ceduto alla richiesta di quel posto da parte di nessuno. Subito dieci persone, una dopo l'altra mi chiesero:- Scusa, posso?- ma io repplicai:- No, mi dispiace, lo sto tenendo per un'altra persona-.

Arrivati a Cavallotti, ultima fermata di Padova, salì Alberto e si sedette vicino a me e parlammo di come ci era andata la settimana. Le volte seguenti si sedette sempre al mio fianco.

La mia amica Sofia che frequentava il liceo scientifico "Ippolito Nievo", stessa scuola di Alberto, mi disse che lui prendeva l'autobus delle 6:48 "riviere". Allora io iniziai a prenderla anche io e lui si mise sempre con me e parlammo tanto, quasi fino allo sfinimento!

Una settimana dopo, non lo vidi più e successivamente mi rispose che non c'era perché l'autobus delle 6:48 "ospedale".

Poi, però iniziai proprio a non vederlo; gli chiesi il perché e lui mi rispose:- Io prendo sempre la solita corriera, quella che non è riviere, così vedo i miei amici-.

Io ci rimasi così male che non trovai neanche il coraggio per guardarlo negli occhi. Era chiaro ormai che teneva di più ai suoi amici che a me: anzi di me non gliene fregava proprio niente. Io ingenua, credevo che fosse venuto prima alla fermata per salutarmi e invece...

Un sabato di aprile, persi il 6 per via Cave all'uscita da scuola, perché passò troppo presto e quindi presi il 12 con le mie amiche Arianna e Monica. Arrivai all'Istituto "Marconi" e aspettai. Quando arrivò l'autobus io salii e vidi che Alberto aveva le cuffiette e che accanto a lui c'era il suo zaino. Mi guardò negli occhi ma non mi salutò e neanche spostò lo zaino per farmi sedere. Mi sentivo a pezzi, ma la vera domanda era:- Ma che cosa ti ho fatto di male perché tu mi debba trattare così? -. Sapevo che non c'era risposta a quella domanda o per lo meno io non la potevo sapere.

Arianna cercò di consolarmi in tutti i modi. Mi venne quindi l'idea di scrivere un messaggio alla mia amica Giada per sapere che cosa ne pensava. Lei mi disse:- Mia cara Anna, ho soltanto una parola:FREGATENE! Fregatene di tutte le persone che ti fanno stare male...- Il suo era una ragionamento giusto e vero, ma era difficile da applicare. Quindi mi misi anche io le cuffiette ed iniziai ad ascoltare "Boulevard of Broken Dreams" dei Green Day, che Giada mi aveva appena inviato e mi ero resa conto in quel preciso istante che il mio cuore era debole e che avevo voglia di camminare da sola e di andarmene al più presto da quell'autobus. Quando scesi dalla corriera, camminai a passo svelto, perché volevo vedere se Alberto mi sarebbe venuto dietro. Ma no, niente, eravamo a chilometri di distanza.

Però ad un certo punto sentii che la filosofia di Giada mi era utile: ormai non avevo più bisogno di lui e cosa contava nella mia vita?

Beh, cercai di darmi una risposta e pensai che nessuno poteva cancellare il fatto che per me restava un grandissimo stronzo, cafone ed insulso.

Non so se avete capito....non sempre le cose vanno come vorremmo che andassero...quindi non facciamoci troppe illusioni e non roviniamoci la vita pensando sempre alle stesse cose... parlo proprio io! Non sempre ci riesco ma almeno ci provo!

Come al solito, spero che questa mia avventura vi sia piaciuta e....alla prossima!:)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2014 ⏰

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