La cerimonia era stata molto più breve del previsto e, per tutta la sua esigua durata, Lily aveva avuto la costante impressione di essere in balia di una giratempo impazzita. Dall'arrivo in sala di Cassandra all'applauso commosso che aveva salutato i giovani sposi sembravano passati solo pochi minuti, facendo scivolare veloce l'antico rito così tanto immaginato.
A ben guardare il tempo aveva scandito gli avvenimenti in maniera strana sin dal suo arrivo a Pentre, la sera di due giorni prima. Tutto era sembrato scivolarle tra le dita, dall'ansia di suo padre alle domande vaghe di sua madre, passando per quelle di più pressanti e scomode di Christina, abilmente schivate come bolidi durante una partita di Quidditch.
Al contrario, i momenti passati con Scorpius sembravano tremendamente concreti nella sua mente. Aveva faticato non poco per buttarlo fuori dalla sua stanza due notti di seguito, troppo agitata da quello che stava accadendo e dalla possibilità di essere scoperta dai suoi genitori.
Così, con ritmi surreali e preparativi che a lei e all'intera famiglia Potter erano sembrati quasi infiniti, era arrivato il momento del fatidico sì. I Nott avevano osservato compiaciuti la figlia durante il giuramento, bellissima ed elegante nell'abito scelto insieme alla consuocera Weasley, di cui dovettero ammettere l'indiscutibile buon gusto.
Per la prima volta dopo molto tempo invece Lily si era sentita minacciata nella sua calma interiore: il clima gioioso l'aveva avvolta in una bolla ovattata, messa però alla prova dal nervosismo che serpeggiava tra gli ospiti, che l'aveva accerchiata fino quasi a farla sentire rinchiusa in una gabbia di sentimenti contrastanti. Se infatti tutti erano concordi nell'essere felici per i novelli sposi, non si può dire che i presenti fossero completamente a loro agio in reciproca compagnia.
Anche a un babbano sarebbe apparsa lampante la divisione delle famiglie in due netti schieramenti: dal lato dello sposo spiccavano i capelli rosso fuoco dei fratelli Ronald, George, Percy, William, Charlie e Ginevra Weasley, con coniugi e numerosi figli al seguito, mentre l'altra metà della sala ospitava le nobili famiglie purosangue imparentate con i Nott, tra cui i Malfoy, gli Zabini e persino i Goyle. Gli oltre vent'anni trascorsi dalla fine della guerra sembravano non essere riusciti a cancellare completamente le antiche rivalità, che insidiavano l'animo di Lily come scintille lasciate morire su della legna fin troppo asciutta.
A complicare le cose si aggiungeva la sua posizione di spicco nella sala, sotto gli occhi di tutti i presenti e soprattutto dei genitori di Scorpius, che secondo un suo rapido calcolo avevano passato circa due terzi del loro tempo a fissare lei invece che la sposa. Soprattutto per questo, appena Cassandra e Albus si presero per mano pronti a condurre gli ospiti al banchetto, salutò Christina con un cenno d'intesa e andò a cercare un po' di quiete nel giardino innevato, sotto gli occhi preoccupati dei suoi genitori.
***
Scorpius seguì con lo sguardo Lily finché non attraversò la porta a vetri che dava verso il parco. Cosa le stava succedendo non lo sapeva, anche se l'aveva vista stranamente assente durante tutta la funzione.
«Appariscente, la tua ragazza.»
Si riscosse di malavoglia dai suoi pensieri, portando l'attenzione sul volto impassibile di Astoria, che aveva atteso un momento di quiete per avvicinarsi al figlio.
«Se lo può permettere.» rispose alludendo al vestito rosso di Lily, che decisamente rendeva giustizia alle sue gambe.
«Beh, tesoro, devo dire che questa volta nostro figlio ha ragione.» s'intromise Draco, guadagnandosi un'occhiata gelida da parte della moglie.
«Non è buon costume presentarsi a un matrimonio con le gambe così scoperte. E quei tacchi alti! Le giovani streghe dovrebbero avere più contegno.»
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Oltre la Vista
Fiksi Penggemar"Nessuno è così forte da non rimanere turbato da una circostanza imprevista." (Giulio Cesare) Lily Potter è finalmente in equilibrio: ha il controllo dei suoi poteri, un lavoro che ama e una famiglia costantemente preoccupata per lei. Abbandonati i...