«Ah.»
Lily alzò gli occhi al cielo, cercando di non esternare tutta la sua frustrazione.
«Allora?» domandò in un sussurro stridulo, quando non riuscì più a trattenersi.
Christina le scoccò uno sguardo indecifrabile, le labbra così strette da sembrare sigillate con la magia.
«Sono due.» la informò infine, riportando quasi immediatamente lo sguardo vero il basso.
«Due cosa? Neuroni che ti sono rimasti? Calci nel sedere che ti devo dare?»
Christina ignorò il sarcasmo; in effetti sembrava non aver nemmeno sentito le domande dell'amica. Quando però Lily iniziò a battere nervosamente un piede a terra, si riscosse dai suoi pensieri.
«Linee. – chiarì. – Porco Salazar, sei sicuramente più babbana di me e persino una veggente empatica. Dovresti aver capito!»
Contrariamente alle sue aspettative Lily le riservò la sua miglior espressione smarrita, scuotendo la testa in senso di diniego.
«Due linee, Lily. – ringhiò Christina, sventolandole davanti agli occhi il bastoncino che teneva in mano. – Significa che la mia vita è finita.»
Per tutta risposta Lily indicò il sacchetto abbandonato sul tavolo. «Te ne ho presi quattro. Mi hanno detto che possono dare falsi risultati. Riprova, magari è difettoso. Io non so se questi cosi funzionano davvero.»
Christina esplose in una lugubre risata. «Questo era l'ultimo. Credo che quattro rappresentino una risposta piuttosto definitiva.»
Lily sentì il cuore sprofondarle nel petto: era passato quasi un mese dal matrimonio, ma fino a quel momento la sua amica non aveva voluto indagare sulla sua presunta gravidanza.
Si era offerta più volte di accompagnarla al San Mungo, ma Christina era troppo preoccupata che James o qualche giornalista del Profeta lo venisse a sapere.
Il primo nipote del salvatore del mondo magico non sarebbe certo passato inosservato, soprattutto se era coinvolta la stella del Quidditch e testa calda James Potter, e non l'assennato e regolarmente spostato secondogenito Albus.
Così Lily, incapace di vedere qualsiasi cosa a causa del groviglio di emozioni negative che emanava la sua migliore amica, aveva ripiegato sui metodi babbani tanto decantati dalle loro coetanee ai tempi di Hogwarts.
«Devi andare a farti visitare. – esclamò decisa, tentando per l'ennesima volta di convincerla a reagire a quella sorta di torpore. - Scusa, mi correggo, mi devi promettere di dirlo a James!»
***
Lily osservava pigramente la strada dalla porta del Giglio Rosso, in attesa dell'emissario del San Mungo. Ormai qualsiasi ansia legata al rivedere Thomas era scomparsa, dato che da quella sera all'Olandese non lo aveva più incontrato, nemmeno per sbaglio.
Anche se non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, aveva aspettato impaziente la prima consegna all'ospedale magico, preparandosi con cura le frasi e l'atteggiamento da riservagli, ma il ragazzo non si era nemmeno dato la pena di farsi vedere.
Questo comportamento aveva frustrato le sue aspettative, visto che intimamente desiderava chiarire la vicenda, anche a distanza di mesi. Se ormai si poteva dire che si stava frequentando con Scorpius, mai l'idea di quel riavvicinamento le aveva sfiorato la mente nel breve periodo in cui era uscita con Thomas, e ci teneva a farglielo sapere.
Lo scampanellio della porta l'avvisò di un nuovo arrivo.
«Oh, sempre tu?»
Justin le sorrise di sbieco, quasi amareggiato. Lily non lo vedeva dal matrimonio, dove aveva intuito che la forzata allegria riservata ad Albus nascondesse dell'altro, ma non aveva avuto modo di indagare ulteriormente. Scorpius le era stato stranamente appiccicato per tutto il ricevimento e non aveva avuto occasione di scambiare più di qualche parola con i suoi amici.
STAI LEGGENDO
Oltre la Vista
Fanfiction"Nessuno è così forte da non rimanere turbato da una circostanza imprevista." (Giulio Cesare) Lily Potter è finalmente in equilibrio: ha il controllo dei suoi poteri, un lavoro che ama e una famiglia costantemente preoccupata per lei. Abbandonati i...