Prologo

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Una telefonata. La peggiore della mia vita. I miei genitori erano morti in un incidente. -Non ci credo, non è possibile.- sussurravo con la testa tra le mani, scossa dai singhiozzi. Lacrime calde mi solcavano il viso mentre mi accasciavo lentamente a terra. Tutto stava cadendo a pezzi, la mia vita era rovinata.
- È un incubo, qualcuno mi dica che è un incubo!- gridavo disperata, poi il silenzio. La casa non sarebbe mai più stata la stessa senza i miei genitori. Fuori pioveva: anche il tempo aveva capito che questa non era una bella giornata.
Rimasi a terra per non so quanto tempo, mi presi a schiaffi per cercare di svegliarmi da quell'orribile incubo, controllavo il cellulare per essere sicura che quella telefonata fosse avvenuta davvero. Sì. Era lì. Era successo davvero e quando mi arresi all'idea che niente sarebbe tornato come prima, mi lasciai andare in un grido pieno di tutta la mia disperazione.

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