The reason why || Shiro x Mephisto

You always look mad when you're dreaming

Era arrivato lì dentro con molte domande. Domande alle quali cercava delle risposte. E sapeva benissimo che lui avrebbe potuto dargliele tutte quante, se solo tenerlo sulle spine non fosse stato il passatempo che più lo divertiva... e soprattutto se fosse stato lì.
Già, perché il suo appartamento in quel momento era decisamente vuoto.
Lui non c'era, chissà dove si era cacciato : forse a svolgere per una buona volta i suoi doveri da preside di un'accademia quale era. In tal caso avrebbe fatto meglio a preparare un ombrello... o si sarebbe preso un bel po' di pioggia uscendo da lì.

Era stanco ed ancora un po' scosso. Non che ricevere risposte avrebbe cambiato la sua attuale routine, eppure era così impaziente di sentirne...
Nel frattempo, però, puntò a qualcosa di ugualmente interessante: il divanetto che stava lì in mezzo alla stanza.
Su quello avrebbe smaltito l'attesa e anche un po' di stanchezza, cercando di staccare la spina per un po', lasciando da parte quei pensieri.
Vi si sdraiò sopra, nonostante non fosse particolarmente comodo, probabilmente era stato messo lì soltanto per estetica...
Ma lui era in grado di addormentarsi in ogni posto ed in qualsiasi momento, era una specie di talento , il suo.
Quell'ambiente puzzava. Puzzava di zucchero filato. E quell'odore zuccherino gli dava il voltastomaco.
Ah, ci sarebbe proprio voluta una sigaretta per rimediare, pensó l'uomo cadendo lentamente tra le braccia di Morfeo.

- Sembri arrabbiato anche quando dormi, lo sai? -

Nemmeno il tempo di godersi dignitosamente un po' di sonno che una voce fin troppo familiare svegliò l'uomo.
S'era addormentato con un'espressione a dir poco ridicola stampata sul volto, con le labbra appena aperte e storpiate dalla sua stessa mano, alla quale aveva appoggiato il volto. In più la sua espressione corrucciata non contribuiva certo a renderlo più attraente durante il sonno..
Anche la posizione dei suoi occhiali non era delle migliori, probabilmente si erano anche piegati malamente sotto al peso della sua testa.
Se li levó dal naso aprendo gli occhi, ancora mezzo addormentato, girandosi sulla propria schiena, posando la testa sul poggia braccio del divanetto.

- Perché non ti trovo mai qui dentro quando ho bisogno? Sembra che tu lo faccia di proposito -, mormorò di tutta risposta Shiro, soffocando uno sbadiglio.

- Non sei l'unico che ha da fare, qui dentro, per tua informazione  - ribattè in tono offeso il demone, levandosi elegantemente il cappello, facendolo finire con chirurgica precisione proprio sul suo appendi abiti.

Non era la prima volta che si ritrovava lì l'esorcista, quel concentrato di compostezza e puzza di fumo, che stonava con l'aria frivola dell'appartamento e con la presenza stessa del demone.
E se era entrato lì dentro di sua spontanea volontà, solo due potevano essere le motivazioni: o sentiva la sua mancanza o aveva bisogno di qualcosa e molto più probabilmente sarebbe stata la seconda, a discapito di ciò che Mephisto avrebbe voluto sentire da lui. Ma già lo sapeva, non avrebbe mai sentito quelle parole da quell'uomo così stoico che era Shiro.

- Ma dimmi, come mai ti ritrovo qui dentro, oggi? Sento già che la risposta sarà deprimente, ma ormai ci ho fatto l'abitudine con te - riattaccò il demone con fare teatrale, sbarazzandosi anche del proprio mantello ed infine di quegli abiti scomodi. Con uno schiocco di dita era già pronto per strarsene ad oziare tra le sue stramberie, avvolto da un semplice yukata a strisce rosa.

L'uomo rimase in silenzio per qualche attimo, impegnato ad accendersi finalmente una sigaretta, appena estratta dalla propria tasca. Fece un lungo tiro prima di sbuffare il fumo dalle labbra, poggiando comodamente entrambi i gomiti sul poggiabraccio.
Non ci avrebbe girato tanto attorno, come avrebbe fatto Mephisto, anzi, si sarebbe alterato non poco se il demone non gli avesse dato le risposte che cercava... non aveva voglia di giocare, nemmeno un po'.

- Tutti quelli che c'erano in quel posto marcio.. perché ora ci sono soltanto io. . . ? -