Far, far away from Earth.

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Era una giornata soleggiata, il vento soffiava pigro e la vita scorreva lentamente nella piccola cittadina sul mare.
Connie correva lungo la bellissima spiaggia di Beach City. Le scarpe affondavano leggermente nella sabbia compatta e la gonna svolazzava allegramente intorno alle gambe magre. Svoltò l'angolo e si ritrovò davanti alla vista della gigantesta donna incastonata nella pietra.

Rallentando il passo, con il bracco che non stava tenendo il borsone, avvicinò il cellulare all'orecchio, non sentendo altro che un ritmico bip-bip dall'altra parte del ricevitore, segno che Steven non era nelle vicinanze del suo cellulare o che era troppo occupato per rispondere. Tuttavia, lasciò che il telefono squillasse mentre saliva le scale che portavano alla casa sul mare del migliore amico.

Avrebbe voluto avvisarlo che sarebbe passata da lui per un allenamento speciale con Perla -era una semplice questione di cortesia per lei, avvisarlo ogni qualvolta stava arrivando- ma suppose che gli avrebbe semplicemente fatto una sorpresa.
Rallentando per riprendere il fiato prima di fare gli ultimi gradini, Connie sporse la testa oltre l'angolo della veranda che dava sul mare.

Lì, con le braccia incrociate sul parapetto, c'era Steven. Indossava la camicia rosa che gli aveva regalato al suo ultimo compleanno, ed era appoggiato al parapetto di legno, la schiena leggermente piegata, e guardava lontano, più lontano di quanto Connie potesse immaginare. Aveva lo sguardo vuoto, completamente perso.

A cosa stava pensando? Che cosa stava cercando di vedere?

Gli occhi erano circondati da occhiaie leggermente violette, come se non avesse, o non fosse riuscito a dormire abbastanza, e c'era qualcosa di incredibilmente triste in quello sguardo.

Connie sentì il cuore nel suo petto battere un po' più forte. Forse perché in quel momento, guardandolo, la sua mente aveva lasciato il posto al bianco più totale, ed era sileziosa, talmente tanto che poteva sentire ogni battuto rimbombarle dentro.

Steven era talmente immobile che non sembrava nemmeno respirare, e la sola prova che fosse davvero lì, che fosse reale, erano i capelli ricci scossi leggermente dal vento. Connie ora stava cominciando ad essere davvero preoccupata: erano passati più di tre minuti e Steven non aveva mosso le pupille di un centimetro. Sembrava scomparso, forse per sempre, lontano in un posto che lei non avrebbe mai potuto raggiungere.

Non sapendo che altro fare, Connie prese nuovamente il cellulare e digitò il numero di Steven. La ragazza, nel suo orecchio, sentì immediatamente il bip familiare, mentre il telefono di Steven risuonava con una simpatica musichetta. Il suono proveniva dalla sua tasca.

Come ha fatto a non sentirmi prima? Che io abbia sbagliato numero?

Ma non era così, e Connie se ne rese conto subito dopo. Il telefono di Steven continuava a trillate e vibrare nella sua tasca, eppure lui sembrava non accorgersene. Era rimasto intrappolato ovunque stesse guardando, in qualunque cosa stesse pensando. Non aveva nemmeno battuto le palpepre, e Connie poteva vedere il cielo riflesso nella sua iride scura anche da quella distanza.

Gli occhi spalancati dall'apprensione, Connie cominciò a muoversi lentamente verso di lui, la mano con chi teneva il cellulare cominciò a tremare.

Steven...?

Fece un altro passo verso di lui, un altro e un altro ancora, e il legno chiaro scricchiolò leggermente sotto il suo peso. A quel punto, e solo a quel punto, Steven sussultò e subito i suoi occhi sbarrati corsero alla figura che aveva notato da fianco a lui. Lo sguardo ancora assente si posò su di lei, e Connie si spaventò quando sembrò non riconoscerla.
L'espressione di lui era puro e crudo terrore.

Ma durò solo un attimo.

Steven battè le palpebre e in un momento sembrò essere tornato il solito Steven dallo sguardo luminoso e l'espressione vivace. Le sorrise, salutandola con calore.
"Oh, Connie! Non ti avevo vi- uh, Connie?! Tutto bene?"
Terminò la frase frettolosamente e a voce molto più alta del normale precipitandosi verso di lei.

It's okay.|| Steven UniverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora