Levi
Tanto non mi darò pace. Ho bisogno di vederlo e fargli capire che io lo amo e che non lo sostituirei con nessun altro. Scommetto che quella bastarda di Hanji sapeva in quale pub lavora Eren adesso. Ma non me lo avrà voluto dire. Fanculo. Questo è il terzo pub che visito.
Vado verso il bancone per chiedere se c'era un ragazzo di nome Eren Jaeger. Un giovane mi si avvicina con un completino con un simbolo particolare...mi sembra di averlo già visto.Â
Cazzo! Ma lo aveva anche il completino da maid ,di Eren, di qualche giorno fa. Lui non mi ha detto nu-lla.
Mentre pensavo mi guardavo attorno e ad un certo punto noto quei due inconfondibili smeraldi...ed era lui. Quel ragazzo che stavo disperatamente cercando da tutta la sera. Che adesso vedo strusciarsi come un gatto in calore su donne e uomini che nemmeno conosce. Ma quello che più mi fa rabbia è sapere che stia regalando agli altri la sua dolcezza e i suoi stupidi modi di fare a letto,per l'imbarazzo. Che forse, ora mai ha perso. Quelle sue guance rosse e il suo sguardo perso al mio tocco ,mi faceva impazzire. Quelle poche volte che lo facevamo, mi sentivo amato per quello che sono stato ,giusto o sbagliato che fosse e per quello che ero prima di perderlo.Â
Probabilmente non mi ha visto. Qui la maggior parte delle persone porta delle maschere. Potrei prendere una di queste in vendita.Â
-Quanto costa ragazzo?
-20 euro
-La compro
Vado verso Eren e mi aggiungo al gruppo. Cerco di stare al gioco. Non pensavo di potermi far ribollire il sangue dalla gelosia. Continua a ballare e a strusciare il suo sedere a quel piccolo numero di spettatori compreso me. Ma io non sono come gli altri. Quello è mio e basta. Lui fa per sedersi su di me, così gli faccio un succhiotto e poi gli tiro le mutande. Lui alzandosi si gira con gli occhi leggermente sgranati. E in me sento un barlume di speranza. Lo vedo scrutare la mia maschera.Â
Finito lo spettacolo gli vado in contro e gli faccio cenno di andare nella stanza del posto. Lui accetta con un lieve sorriso ma sembra preoccupato.
Mi viene istintivo prenderlo per mano e accarezzargli il viso. Ma lui sembra ancora più confuso,fino a quando riusciamo ad arrivare alla stanza e ci chiudiamo dentro. Mentre io lo bacio il suo viso prende una smorfia e fa per allontanarmi.Â
-Io lo so chi sei
-...(non rispondo)
-Levi! Devi smetterla di inseguirmi.Lasciami in pace.Â
(mi levo la maschera)
-Vedo che lo riconosci il mio tocco. (diventa rosso)
-Sta zitto idiota. (inizia a piangere)
-No. Anche tu mi devi spiegare perchè non mi hai mai detto nulla.
-I-io te lo avrei detto. Volevo solo divertirmi con te quella sera. Cercavo di essere abbastanza per te.
-Ma ti senti quando parli? E quindi per essere bravo a scopare con me,decidi di fare pratica con quei maniaci del cazzo che non provano niente per te,se non il desiderio di sbatterti al muro e farti sanguinare quel culo co-così...sexy che hai,Eren?(inconsciamente faccio un passo verso di lui con il busto in avanti per urlargli contro) Eh Rispondimi! (mi avvicino ancora)Cosa credevi di fare. Sei solo un cazzo di moccioso...un cazzo di moccioso che amo. (la mie grida diventano sussurrate)E che non posso fare a meno di continuare ad amare. (sono a duce centimetri dal suo volto e non resisto)
Lo bacio con tutta la foga che avevo represso fino a quel momento, con il desiderio di sentire sulla mia pelle ogni centimetro del suo corpo. Avevo bisogno di avere il suo respiro così vicino al mio, in modo da non poter dimenticare mai il suo profumo.Â
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il mio strappo alla regola
Любовные романыEren è un ragazzo di 18 anni che ha appena iniziato a lavorare in un hotel di un piccolo paesino di collina occupato per lo più da prati e boschi che da appartamenti. Un giorno però, tra i via vai di varie persone, una in particolare, risaltò agli...