Capitolo 16

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Mancano 2 giorni al ritorno a casa, è stata stancante questa vacanza. Ho passato gli ultimi giorni con Nico, sono andata tutti i pomeriggi, abbiamo riguardato le nostre vecchie foto, i disegni che ci facevamo ai compleanni, che bei ricordi.
Sinceramente mi manca molto la mia famiglia, non sono mai stata lontana da casa per cosí tanto tempo, al massimo 3 giorni per le gite scolastiche. Mi manca mia sorella Arianna, è un anno e mezzo piú grande di me, ed è completamente diversa di carattere, non sembriamo neanche sorelle. Lei è fidanzata, esce ogni fine settimana e non è una studiosa come me.
Riccardo ha dormito con me per 2 notti, ma poi ha smesso, senza motivo e sinceramente mi manca tanto, voglio sentire il suo profumo per ore, le nostre mani intrecciate. Non so, mi partono questi pensieri, ma solo con lui. Domani ritorna Valentina, e questa ultima sera la voglio passare con lui. Vado nella camera matrimoniale di fianco, pur di non vedere Tom, si é messo a dormire quí. Busso alla porta, e sento una voce provenire dall'interno, ma non riesco a decifrare le parole, apro lo stesso la porta e faccio entrare prima la mia testa. É sdraiato sul letto, con tutti i capelli scompigliati, sembra un bambino, come quando dorme.

«Oh Fede, hai bisogno?» si siede sul letto e si sistema i capelli, é un gesto che fa quando é nervoso, anche al festival prima di cantare e prima che annunciassero i vincitori, lo faceva.
«Emh... Ti va di dormire di là?» mi sento un peperoncino. Chissà cosa penserà di me, forse penserà che sono insicura, prima lo trattavo male e adesso anche se si allontana per un minuto, mi manca. Beh non avrebbe tutti i torti, io sono sempre insicura nelle mie scelte.
«Va bene.» sorride e vado in camera ad aspettarlo.
Entra con il suo fare goffo e poco attento, infatti per poco non inciampava sulla mia valigia.

«Grazie per aver accettato.»
«Ma di cosa Fede!»
Sorrido perchè significa che non sono un peso per lui.
«Parliamo di qualcosa?» mi domanda.
Annuisco.
«Tipo di come si comportano le persone a scuola? Anche tu hai da dirmi delle cose, vero?»
Annuisco nuovamente e abbasso lo sguardo. Mi intimorisce parlargli della mia situazione, lo sa solo Nico, ma dopo tutto questo aiuto deve saperlo anche lui.

«Dai inizio io - si prende questa responsabilitá, in fondo mi ha sempre incuriosito la sua persona, secondo me dietro si nascondono molte cose - prima che iniziassero le superiori non ero cosí, sia di carattere che di aspetto, avevo qualche chilo in piú, capelli stranissimi però non ci facevo caso, sai da piccoli non ci mettiamo allo specchio per ore. Però una cosa che è rimasta sono gli occhi azzurri, le bambine ne andavano matte, mi mandavano letterine con su scritto “i tuoi occhi sono bellissimi” io i primi tempi, fino all'inizio delle medie, ci andavo fiero, mi sentivo al centro dell'attenzione con tutte quelle bambine e gli altri maschi mi invidiavano. Tutto ciò è continuato fino in seconda media, nella nuova scuola mi venivano tutte dietro anche perchè iniziai a cambiare, iniziai ad andare in palestra, fare sport, cambiare vestiti, cambiare me stesso. Ero stufo di quella situazione, io volevo una ragazza che mi stesse vicino come amica, che le piacesse la mia persona e non gli occhi azzurri o il fisico. Ero anche un ragazzo chiuso, riservato e mi sentivo solo, tutti mi dicevano di prendere una delle ragazze e mettermi con lei, ma sapevo che piacevo solo per qualcosa di estetico, mentre io non voglio questo. Quindi alle superiori mi sono liberato, ho iniziato a socializzare di piú, a mostrare la mia persona ed ha funzionato. Avevo conosciuto una ragazza, mi dimostrava tutto l'amore che aveva verso di me, ma io non mi sentivo ancora pronto, non la vedevo come la donna della mia vita. Perchè odio quelle relazioni di alcuni mesi, io mi affeziono alle persone, e se devo lasciare una persona che mi è stata vicino per mesi e mesi mi fa soffrire, per quello voglio la donna della mia vita, penso di averla trovata a 17 anni, ma ancora ho dei dubbi, io so esattamente quello che provo, lei non so se ricambierá.»
Mi fa piacere che si sia confidato con me. Però ha ragione, essere i piú belli della scuola non è proprio il massimo, e anch'io la prima volta che l'ho visto in foto ho notato gli occhi azzurri, ma non me ne sono innamorata. Vorrei tanto sapere chi é la donna della sua vita, ma non voglio essere invadente. Peró se là fuori ha una persona da conquistare perché perde tempo a starmi vicino?

«Io invece sono il contrario di te, a scuola non vengo amata da nessuno, anzi odiata... É iniziato tutto alle superiori, prima di iniziare il primo anno scolastico, mi feci un sacco di domande, avevo paura di sbagliare, di far soffrire la gente, di non essere all'altezza. Perció non parlai con nessuno i primi giorni, e tutti già mi presero di mira. Tra i corridoi sono la ragazza che non parla mai, la ragazza riservata. E le altre ragazze mi prendono in giro, diciamo che sono vittima di bullismo. Avevo solo Nico. E quando si trasferí, finí tutto. Da quel giorno non sono uscita piú, solo con i miei genitori a fare compere. Io ho una vita cosí ingiusta, non riesco a cambiare. Non imparo mai niente. E quanto vorrei cambiare, prima non mi interessava avere vicino qualcuno, ora si, sento il bisogno di qualcuno, forse anche di un fidanzato. Ho bisogno di affetto, ho bisogno di qualcuno che mi faccia sorridere. Ho bisogno di rendere felice qualcuno con la mia musica al di fuori della mia famiglia. Vorrei tanto avere quella persona da amare, da dargli tutto il mio affetto e che lui ricambi. Vorrei che Nico guarisse. Vorrei tutto ma non ho niente. Vorrei una persona che mi stesse vicino sempre, in ogni situazione, come stai facendo tu.»
Dico tutto ad un fiato, con gli occhi lucidi. Volevo solo parlargli della scuola, e invece mi sono sfogata, mi sento libera. E poi l'ultima frase é uscita spontanea. Mi vergogno troppo ad averlo detto. Adesso mi interessano cose diverse, come l'amore.
Mi abbraccia, e sento di nuovo il suo profumo. I suoi abbracci sono i migliori, mi sento protetta, mi sento a casa.
«Ti voglio tanto bene piccola.»
«Anch'io. Sei importante per me.»
Mi stringe piú forte, come se ha paura di perdermi.
«Non mi perderai, promesso.»
«Cucciola.»
Intrecciamo i mignoli, come feci con Nico in spiaggia 10 anni fa.
Lui é la mia nuova promessa.

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