LUNEDÌ 16 DICEMBRE
Per fortuna avevo incontrato la prof fuori da scuola e le avevo detto del fatto che avessi perso le chiavi. Mi aveva portata nel suo ufficio e me ne aveva dato un altro paio.
Ora stavo andando verso sotto l'albero dato che era intervallo. La neve era ormai scomparsa, ieri aveva nevicato solo qualche fiocco ma non era stato abbastanza per ricoprire il terreno.
Io <Chloe devo parlarti.> dissi appena arrivai da loro. Gli altri mi salutarono, tutti tranne lei. <Ti prego.> la supplicai e dopo aver sbuffato si alzò.
Ci spostammo da lì di qualche metro.
Io <Non so cosa ti ho detto, ma so solo che mi dispiace. Io non volevo affatto litigare con te.>Lei <Mi hai detto che ti faccio sentire inferiore, credevi che la mia vista fosse perfetta, dicevi che ti sentivi meglio stare senza di me.>
Io <Ma non le penso quelle cose.>
Lei <Si dice che da ubriachi si dica la verità.>
Io <Ero solo arrabbiata. Io non ti vedo in quel modo. Anzi, tutt'altro. Per mei sei davvero fantastica perchè niente sembra distruggerti. Abbiamo lottato tanto per arrivare qui, non voglio rovinare tutto per delle cazzate che ho detto per la rabbia.> la vidi sospirare.
Lei <Perchè eri a quella festa e perchè ti eri ubriacata? Eri da sola, non è da te.>Io <Non lo so nemmeno io sinceramente. Ma avevo così tanta confusione in testa e volevo solo dimenticarmi tutto. È stato un gesto stupido, lo so.>
Lei <Cosa volevi dimenticare con esattezza?>
Io <Edward.>
Lei <Senti, prima o poi ti passerà, smetterai di provare quel senso di odio e tutte quelle sensazioni per colpa sua. Ci vuole solo tempo, okay?> scossi la testa.
Io <Io non riesco ad odiarlo perchè credo di provare qualcosa per lui e non capisco il perchè dato ciò che mi aveva fatto. Dovrei star male appena lo vedo, ma l'unica cosa che mi fa star male è non vederlo.> dissi guardando verso il basso.Lei <Io non so cosa tu abbia provato o cosa tu stia provando, so solo che qualsiasi scelta farai io ti appoggerò. Non posso dirti che è sbagliato provare qualcosa per qualcuno che ti ha fatta soffrire perchè io non posso capirti dato che non mi è mai capitata una cosa del genere.>
Io <Grazie… solo che, lui mi evita. Sembra che voglia che lo odi apposta e non ce la faccio più.>
Lei <Allora fagli capire che ci tieni davvero a lui, dimostraglielo. Fai come ti senti di fare. Vai da lui e digli quello che pensi.>
Subito mi lanciai tra le sue braccia sussurrandogli un "grazie"
Lei <Così mi soffochi.> disse ridendo. <Dai, ora vai.> le sorrisi e andai a cercarlo.
Forse sapevo dove avrei potuto trovarlo e così fu. Sotto il mio albero, o quello che era una volta.
Aveva le cuffie alle orecchie e stava guardando da tutt'altra parte.
Feci qualche passo verso di lui e quando notò qualcuno davanti ai suoi piedi alzò il viso ed incontrò I miei occhi.
Si tolse le cuffie e si alzò in piedi. Cosa dovevo dire adesso?
Lui <Cosa non hai capito del fatto che dobbiamo stare lontani?>Io <Niente. Non ho capito niente. Quindi rispiegamelo, perchè non riesco a capire.>
Lui <Perchè devi sempre avere una risposta, non puoi accontentarti di questo?>
Io <Sono stufa di non avere risposte Edward, voglio che tu mi dica le cose come stanno, senza giri di parole, chiaramente.> dissi prendendo un respiro.
Lui <Va bene. Come vuoi.> disse facendo un passo in avanti. <Provavo qualcosa per te prima che finissi in ospedale e pure mentre eri in quel posto. Mi sono poi promesso che ti sarei stato lontano perchè non volevo che tu soffrissi ancora. Quando hai aperto gli occhi e hai detto che sapevi tutto mi sono sentito crollare. Ho provato un vuoto così profondo che non riesco a spiegarlo. Io ho sempre provato qualcosa per te, e davvero, non capisco come mai tu non voglia odiarmi per ciò che ti ho fatto. Sai vero cos'hai passato?>Io <Certo che lo so Edward. Lo so eccome, solo che io davvero, ci ho anche provato ma non riesco ad odiarti, o almeno, l'odio è minore di ciò che pensavo di provare. Io ti ho già detto che credo di provare qualcosa per te, quindi perchè continuiad evitarmi?>
Lui <Perchè ho paura.>
Io <Paura? Di cosa?>Lui <Che tu soffra di nuovo per causa mia. Io non voglio che tu stia di nuovo male e sapendo che ne sarò io la causa mi fa stare peggio.>
Io <Perchè dovrei proprio stare male per te?>
Lui <Perchè mi conosco e potrei commettere qualche cazzata, di nuovo.>
Io <Ma Edw-> dissi facendo un passo verso di lui.Lui <Basta Arianna, dico davvero.> disse interrompendomi e andandosene via. Non era incazzato, nemmeno furioso. Era semplicemente distrutto e sfinito. Avevo lo sguardo triste e rassegnato.
Voleva davvero finirla qui? Solo perchè aveva paura di farmi del male?
Beh, doveva sapere che io non avrei mollato, avrei fatto come mi aveva detto Chloe.
Bisogna lottare per ciò a cui tieni.POV'S EDWARD
La lasciai sola allontanandomi con passo veloce. Ormai ero stufo di continuare a dirle le solite cose, di dirle che dovevamo stare lontani, che non provavo nulla per lei… perchè sapevo benissimo che non era così e in fondo pure lei lo sapeva. Chiusi la porta violentemente mentre ciò che avevo dentro sembrava una bomba che mi avrebbe fatto esplodere. Il ricordo di lei sotto la neve che diceva di provare qualcosa per me e poi tutta la giornata. Ero rimasto a fissarla per non so quanto tempo. Quel sorriso, quella felicità che non vedevo da mesi. Per un attimo avrei voluto lasciarmi andare ma poi si era ribaltato tutto. Perchè questo cambiamento?
Perchè la causa erano gli otto mesi, avevo paura che se l'avessi fatta soffrire pensavo che l'avrei persa per sempre. Non volevo commettere errori ma conoscendomi ne avrei commessi troppi. Lei non lo sapeva ma dopo quegli otto mesi per è iniziato uno dei periodi più terribili che io abbia mai vissuto fino ad ora. Quando negli ultimi mesi di quel periodo di anni fa avevo iniziato a pentirmi mi ero lasciato avvolgere da un forte senso di colpa. Un qualcosa che non era svanito ma che avevo solo tenuto dentro. Quindi si, avevo paura.
Perchè se le avessi fatto qualcosa temevo che sarebbe ricrollata in quel baratro e non me lo sarei mai perdonato.
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~La ragazza della ferrovia~ (Wattsy2017)
RomanceArianna Prendom, una ragazza diciassettenne con un passato da lei sconosciuto e avvolto nel mistero. Un passato da cui cerca di fuggire, ma a volte vuole anche scoprire cosa si celi dietro ad esso. Un mistero che la distruggerà lentamente. Un luogo...