CAPITOLO 56

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VENERDÌ 20 DICEMBRE

Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno prima delle vacanze invernali. E per tutti questi giorni Edward mi aveva solo ignorata, come sempre.
Avevo cercato di parlargli e avevo provato pure ad inviargli dei messaggi, ma niente, non rispondeva.
Avevo sentito dire da Fred che aveva abbandonato pure la squadra.
Voleva isolarsi dal mondo? Non glielo avrei permesso.
Dopo una interminabile giornata di scuola tornai nella mia stanza. Dato che avevamo fatto ginnastica corsi a farmi una doccia.

Mi rilassai appena il getto d'acqua caldo mi inumidì la pelle e il vapore si diffuse nella stanza appannando i vetri. Rimasi lì per non so quanto tempo, sapevo solo che mi avrebbe aiutata a rilassarmi e a trovare un modo per parlare con Edward. Dovevo parlare con lui di persona… solo, come?

Passai la spugna lungo le braccia e chiusi gli occhi appoggiando la schiena al bordo vasca.
Cosa avrei dovuto dirgli? Tutto ciò che pensavo glielo avevo già detto, e sapevo com'era andata. Una merda.
Cosa avrei potuto dirgli per fargli cambiare idea? Per convincerlo che in quel momento volevo solo stare con lui?
Ma soprattutto come avrei fatto a trovarlo e a parlargli? Se mi avesse vista dietro alla porta me l'avrebbe sbattuta in faccia, in giro mi avrebbe evitata e per messaggio pure.
Forse un modo c'era e dovevo sbrigarmi.

Uscii dalla vasca e mi avvolsi in un accappatoio morbido bianco.
Mi vestii con dei leggins neri ed una felpa grigia, scarpe nere basse e capelli sciolti. Mi truccai leggermente, tanto non sarei dovuta uscire in città.
Dovevo aspettare che uscisse di casa, ma come l'avrei scoperto? Warren. Lo chiamai al telefono e per fortuna rispose poco dopo.
Io <Mi serve un favore.>
Lui <Chiedi pure.>
Io <Puoi fare in modo che Edward esca dalla sua camera anche solo per dieci minuti?>
Lui <E perchè?>
Io <Ti prego, fallo e non chiedere.>
Lui <Va bene, rimani in linea.> sentii digitare dei tasti segno che gli stava scrivendo un SMS. <Gli ho detto che aveva dimenticato una felpa negli spogliatoi oggi a ginnastica e mi ha risposto che sta per andare a prenderla. Hai dieci minuti per qualunque cosa tu voglia fare.>
Io <Grazie davvero.> dissi per poi chiudere la chiamata.
Uscii dai dormitori femminili​ ed entrai in quelli maschili. Ricordai il numero della stanza e fortunatamente trovai la porta aperta. Ora dovevo solo aspettare che tornasse. Forse questa poteva essere l'ultima possibilità che avevo per farlo ragionare a parlargli. Finito questo tentativo non sapevo davvero che avrei potuto inventarmi.

Intanto curiosai in giro. Guardai sopra la sua scrivania.
Aveva una strana calligrafia, molto disordinata ed imprecisa, come lui d'altronde. Notai anche che c'era un foglietto sulla sua scrivania. Lo presi e lessi ciò che c'era scritto.

"Take me back to the start"

Aspetta… ma questo l'avevo scritto io sulla ferrovia. Ne ero sicura, la stessa scrittura e la stessa frase.
Ripresi quel foglio che avevo guardato prima e mi vennero  in mente dei ricordi.

"I muri sono barriere che ci
separano dal mondo,
ma ogni muro può essere
abbattuto."

"Lessi quelle parole lentamente. Non avevo mai visto quella scrittura. Era semplice, ma un po' disordinata. Alcuni dicono che dalla scrittura si può capire come si sente una persona. E al primo impatto mi sembrava una persona insicura, visto il disordine, e il fatto che le lettere in penna non fossero decise e lisce, ma con imperfezioni. Poi ovviamente ciò che pensavo erano solo cavolate, dato che io non ci capivo niente."

"I nostri compagni finirono il loro piccolo tema.
Il giochino che dovevamo fare consisteva nel leggere questi temi uno ad uno, e dovevamo capire, attraverso la descrizione fisica a chi corrispondesse. Ovviamente io e Aurora lo avremmo fatto insieme.
Indovinammo quasi tutte le descrizioni. Poi mentre leggevamo il tema successivo mi accorsi di qualcosa di familiare. Quella scrittura, ero sicura di averla già vista"

Edward. Era lui l'artefice di questi biglietti. Era lui il ragazzo misterioso. Come avevo fatto a non accorgermene prima!

La porta si aprì di scatto ed entrò, ma non si accorse della mia presenza fino a quando non la richiuse.
Per un attimo mi dimenticai del reale motivo per cui mi trovavo li e volevo chiedergli riguardo quei foglietti.

Era per questo che quel ragazzo misterioso sembrava conoscermi. Forse era un modo per cercare di aiutarmi sapendo che non avrei mai accettato alcun tipo di aiuto da lui stesso. Si nascondeva dietro all'ombra ma intanto era così vicino a me.
Lui <Che ci fai qui?>

Io <Dovevo parlarti e tu mi ignoravi.> andò al bancone della cucina e si versò in un bicchiere dell'acqua.
Lui <Io ti avevo già detto tutto o sbaglio?>
Io <Si, ma io no.>

Lui <Forse non voglio​ ascoltarti.>
Io <Non mi interessa di ciò che mi dici, non mi interessa se pensi che mi farai ancora del male, forse perchè non mi interessa di soffrire ancora. Ne ho passate di peggiori e non credo che tu possa batterle a questo punto. Quindi Edward non mi interessa se tu pensi che noi dobbiamo stare lontani ed evitarci, perchè l'unica cosa di cui mi importa davvero è stare con te, perchè credo che dopo tutto ciò che abbiamo passato io non abbia smesso un secondo di provare qualcosa e non credo che smetterò mai anche se mi eviterai.>

feci un passo verso di lui, poi due e poi tre. Sempre più vicino.
<Non mi interessa se tu non vuoi tutto questo perchè so che il punto non è che non vuoi, ma che pensi di non potere. Non mi interessa di cosa stai pensando adesso e se vuoi spedirmi fuori da casa tua all'istante.> mi fermai pochi centimetri da lui mentre mi guardava con quegli occhi che avevo temuto ma anche desiderato.
<Non mi pento di niente. Ne dell'abbraccio alla partita, ne di quel bacio al centro di cura, ne a quello alla festa, ne di ogni risata che abbiamo fatto… anche se credo che ce ne siano state ben poche. Ma sai di cos'altro non mi pentirò? Di questo.> dissi per poi avvicinare le mie labbra alle sue e sfiorarle per poi premere leggermente.

Lui <E' uno sbaglio.> sussurrò.
Io <Ed io voglio sbagliare.>

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Yeee😂 finalmente la coppia Edward Arianna sembra aver fatto un passo in avanti!

Ciò che volevo dire ora è che ho intenzione di pubblicare una specie di capitolo sulle curiosità della storia. Alcune cose che non sapete a riguardo. Vi farebbe piacere?🌸

~La ragazza della ferrovia~ (Wattsy2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora