6. Holiday

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Giuseppe's P.o.v.

Io e Sal eravamo in aeroporto, pronti per imbarcarci e salire sull'aereo che ci avrebbe portato alle Maldive, dove, finalmente, avremmo visto Sascha e Stefano: ero davvero curioso di incontrarli, mi sembravano delle persone davvero simpatiche e interessanti.

《Ehi, Giuse, dobbiamo andare》

Mi svegliai dal mio stato di trance e gli sorrisi.

Salimmo sull'aereo e ci posizionammo ai nostri rispettivi posti: io avevo il posto centrale, mentre Salvatore quello del finestrino.

《Non vedo l'ora di essere lì, ho sempre amato le Maldive e ho sempre desiderato visitarle》Disse sorridente, ogni volta che sorrideva mi innamoravo un po' di più, era sempre felice, anche quando le cose non andavano bene, per questo l'amavo.

Ricambiai il sorriso e lo baciai, lui sembrò rimanere sorpreso, ma poi ricambiò.
In effetti negli ultimi tempi ci stavamo un po' allontanando, ma io ci tenevo troppo e non avevo alcuna intenzione di perderlo, gli avrei dato il doppio delle attenzioni se fosse stato necessario.

Dopo aver ascoltato tutte gli avvertimenti e le cose da fare in caso di pericolo, mi misi le cuffie alle orecchie e chiusi gli occhi, mentre Salvatore guardava fuori dal finestrino con uno sguardo pensieroso.

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Eravamo arrivati alle Maldive, il tempo era magnifico: il cielo azzurro non aveva nemmeno una nuvola, il sole splendeva e donava un aspetto magico a tutto il panorama, tirava un po' di vento, ma non dava affatto fastidio, anzi, era molto piacevole.

Io e Sal prendemmo la navetta che ci avrebbe portato in hotel, durante il viaggio, l'autista, si fermò per fare rifornimento e, attaccato ad un palo della luce, vidi un poster che annunciava lo svolgimento di una gara di surf.

《Ehi Sal, guarda quel poster. Dici che parteciperanno anche Sascha e Stefano?》

《Credo di si, se non sbaglio Stefano me ne aveva parlato... Cioè, ne aveva parlato sotto un suo post di Instagram》

Mi sembrava nervoso, non doveva nascondermi il fatto che ci aveva parlato.

《Non ti preoccupare, non mi da fastidio che tu ci abbia parlato, sono solo dei messaggi, anche io mi sono scritto con Sascha, rilassati non è niente》Gli sorrisi e lui si rilassò.

《Guarda, dice che la gara è oggi, possiamo andare a vedere, ti dispiace?》

《Certo che no, almeno passeremo del tempo sulla spiaggia e poi, so quanto ti piaccia il surf》

Questa volta mi baciò lui e ne fui molto felice. L'autista tornò sull'auto e continuò il suo viaggio verso l'hotel.

Arrivammo dopo 15 minuti, circa, la stanza era davvero bellissima: Aveva un letto matrimoniale, c'era una lunga scrivania in mogano, con incastonato un mini frigo, il bagno era spazioso e conteneva una vasca da bagno che fungeva anche come doccia.
Purtroppo non c'era il bidè, ma potevamo resistere, in fondo eravamo alle Maldive.

Io e Salvatore ci cambiammo e andammo sulla spiaggia dove si sarebbe svolta la gara.

《La gara inizia alle 15:00, quindi siamo in orario》

Non lo avevo mai visto così felice, si vedeva che la cosa lo appassionava.

Forse non è lo sport che lo appassiona, ma i surfisti...

Tu chi sei? E che cosa intendi?

Sono la tua coscienza, piacere tuo.
Intendo che, magari, Salvatore è felice di vedere uno dei surfisti, non credo che una persona normale si ecciti tanto per uno sport dove dei tizi rischiano la vita su una tavola di legno.

Non mi interessa cosa pensi, io mi fido di Salvatore, lo conosco molto bene.
Il surf è uno sport che lo ha sempre appassionato molto, quindi sta zitta e vattene dalla mia testa.

Ok, me ne vado, ma scoprirai che avevo ragione e ci rimarrai molto male.

Sì, ok, ora ciao.

Perché io ho una coscienza così stronza?

Raggiunsi Salvatore, che stava guardando l'inizio della gara.

Tra i concorrenti che si stavano preparando, vidi Sascha e Stefano, loro ci videro e vennero verso di noi.

《Ciao ragazzi, benvenuti alle Maldive. Allora, come è andato il viaggio?》

《Molto bene, grazie. In bocca al lupo per la gara》

《Grazie, ora andiamo che sta per iniziare》

Salutai anche Stefano, mentre Sascha salutava Salvatore, poi presero le tavole da surf e andarono in acqua: se la stavano cavando molto bene.
Non me ne intendevo, ma, a quanto avevo capito, erano in notevole vantaggio sugli altri concorrenti.

Ad un certo punto, però, Sascha fece una manovra troppo rischiosa e cadde, non lo vedevamo più uscire dall'acqua, stavo iniziando a preoccuparmi e anche gli altri.

Vidi Stefano slegarsi la corda , che lo teneva legato alla tavola, e tuffarsi in acqua a recuperare il suo fidanzato.

Mi avvicinai a loro: Sascha era privo di sensi e aveva un enorme taglio al lato della testa.

《Cos'è successo?》

《Cadendo ha sbattuto la testa sulla sua tavola, ha perso i sensi, bisogna portarlo all'ospedale》

Notai che aveva le lacrime agli occhi, vidi che anche Sal aveva gli occhi lucidi, è stato sempre molto sensibile, anche se non lo voleva dimostrare.

Lo abbracciai e lui si strinse a me.

Portarono via Sascha, noi tornammo in hotel, restando però in contatto con Stefano.

Circa un'ora dopo, Stefano, ci disse che Sascha stava bene e che era fuori pericolo, intanto la gara era stata posticipata, io e Sal andammo a domire, stanchi per il viaggio e per quello che era successo.

Capitolo scritto da S4lLy_

Tutto per uno Snap; Salvefano-SascheppeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora