La mano di un poeta incompreso

 "Guarda quello strano!"

Si lo ammetto sono strano 

ma la stranezza è sinonimo di differenza

 e meglio essere strano che comune essere umano

ecco perché verso il mondo provo solo indifferenza

 per me tutto il convenzionale è errato

più segui gli altri più cadi nel baratro

meglio sbagliare col proprio reato

 che essere giusto ed interpretare la propria parte al teatro

 -Christian Scarda ©  

"Divorano e ingoiano come bestie"

La gente ha sfottuto

 schernito

 e preso in giro

 sapevo che fossero pronte ad un secondo tiro

 ma non ho voglia di interessarmi

 sono comportamenti di persone alle prime armi

 ed io non perdo tempo ad innervosirmi

penso a vivermi la vita non farmi problemi

sono già troppi quelli che sono appesi alle pareti come emblemi

 ognuno la sua casata

 ognuno comanda in una zona di me ormai rovinata

 dal loro continuo agire

pronti a nutrire se stessi col mio avvenire

 -Christian Scarda ©

"Non creder sempre alle mie parole"

Mi dici di amare e che sono strano

Nella vita ne ho passate tante e non so cosa sia sano

Non mi sono mai fidato

Perché la gente da e poi fa il conto di ciò che ha dato

Perché quando ami

Finisce chiunque col dimenticarmi

Perché nessuno può conoscermi

Nemmeno io ci sono riuscito e quindi fermami

Quando faccio proposte

Perché se dico di amarti forse sono idee scomposte

Pensate fra la solitudine e le soste

Quelle prese per pensare alla vita

Che non ha significato se non si ha nulla che la incita

Ma senti solo odore di sconfitta

Quando dici che va bene ti parte la fitta

Da bambino già problematico e padre dell'ansia

Nessuno che ti capiva e il cuore che ansima

Basta combatter con costanza

Eppure tutt'ora mi manca sostanza

Sempre solo con la musica in stanza

Tutto solo col dolore della distanza

Tra me il mondo che non capisce la mia indifferenza

-Christian Scarda ©                        

"Lontano dai tipi convenzionali"