♣1° Capitolo:♣

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Le coperte erano ancora sopra di me e la domenica si presentava molto bene gia dal fatto che i miei genitori non ci sarebbero stati per tutto il giorno. La sera prima avevo dimenticato di chiudere le tapparelle perciò il sole spiccante delle 10 mi sveglia. "Cazzo! Voglio dormire!" grido tirandomi le coperte oltre la testa, ma si vede che quella mattina non vogliono proprio farmi dormire perché la suoneria dei messiaggi richiama la mia attenzione facendomi alzare.

*chat*

-Ciao Amore, come va? Scusa se ti disturbo ma ho bisogno di parlarti...ci vediamo tra 2 giorni a Londra vengo a prenderti io all'areoporto. Bacioni Louis xx-

Sapeva che non doveva chiamarmi più così, sapeva che mi irritava con quel suo 'Amore'. Gli risposi:

-Sai che non mi devi piú chiamare 'amore', mettitelo bene in testa! Comunque mando un sms a mio padre e parto domani ok?-

-Okay amore, a domani. Louis xx-

*fine chat*

Letta la risposta, ancora assonnata, torno nel mio bel lettino e mi riaggomitolo nelle coperte tentando di dormire ancora un po' prima di rimurginare sul messaggio. Io e Louis poco tempo fa' (circa 1 anno fa) abbiamo avuto un'intensa relazione. Ci amavamo tantissimo, peró durò poco perché 7 mesi dopo vennimmo a sapere che i nostri genitori si sarebbero sposati a breve. Il mondo in quel momento mi crolló addosso e la relazione con Louis terminó drasticamente. Mia madre era morta solo da 3 anni e mio padre l'aveva gia rimpiazzata, era quasta la cosa che mi faceva star male di più. Dalla morte di mia madre ero entrata nel giro della droga perché, non so come, mi faceva sentire meglio e non mi faceva sentire la sua mancanza. Avevo solo 12 anni quando iniziai a prendere quella sostanza e ora che ne ho 15 e mi rendo conto di essermi rovinata la vita.

Torno alla realtà ma i pensieri del passato non riescono ad andarsene dalla mia testa così decido di scendere per fare colazione e di partire il giorno stesso. A mio padre non avrei creato assolutamente problemi quindi senza tanti indugi gli mando un sms:

-Ciao. Oggi parto e vado da Louis quindi non mi troverai qui per i prossomi 3 mesi-

Non gli scrivo nemmeno "Un bacione" oppure "Ti voglio bene" come tutte le figlie fanno con i propri padri perché sappiamo entrambi di non sopportarci, la cosa non mi creava disturbo anzi era meglio. Scocciata di alzarmi come non mai, mi infilo la felpa appoggita sulla seggiola e scendo le scale molto goffamente. "Buongiorno casa", la mia voce rimbombó nelle pareti vuote dell'abitazione, nessuno rispose, solo il silenzio era li a farmi compagnia. Apro il frigo in cerca di zuccheri e prendo la panna sprite che mi ero comperata il giorno prima, la stappo e a bocca aperta inizio a spruzzarcela dentro, poi levo il cappuccino dal fuoco e (sempre con la bocca piena di panna) lo bevo tutto d'un sorso. La mattina, a volte, piaceva svegliarmi cosí.

Finito di riempire il mio esile stomaco di schifezze ritorno in camera mia e prendo la mia vecchi valigia da sotto il letto e inizio a metterci vestiti di tutti i tipi. La valigia era tutta decorata con dei finti graffiti, la adoravo, e passavo intere ora a osservarla, se mi capitava. "Allora...vediamo un pó... Credo che questo bel vestito vada bene per la discoteca...ah e questo per uscire al parco...e questo pigiama é perfetto per dormire d'estate", la mia lista di interminabili indumenti necessari era fin troppo lunga, dovevo scorciarla un pó se volevo far entrare tutto in quel rottame di valigia che mi ritrovavo. "Dovresti levare un po di roba da lí non credi?!" mi dice poi una voce femminile abbastanza roca, mi volto, immagino di trovarci Desy infatti é cosí. La trovo appoggiata alla porta, Desy é una mia cara amica che ho conosciuto poco prima di iniziare a spacciare, "Hai ragione" dico io cofermando la sua osservazione più che giusta "Io ho sempre ragione...ma spiegami...perché prepari le valige?" "Parto e vado a da Louis per tutta l'estate" rispodo continuando a mettere i vestiti dentro la valigia "Ritorni dalla vecchia fiamma eh!" mi da una botticella sulla spalle e mi fa uno sguardo d'intesa "Desy lo sai che ora siamo fratelli, non rompere piú con questa storia ok?" dico con modi sorprendentemente garbati, lei mi guarda e fa spallucce entrando nella camera e sedendosi sul letto. "Quanto hai intenzione di starci a Londra?" mi chiede "Minimo tre mesi, quindi penso tutta l'estate finché non ricomincia la scuola" risposi con tono abbastanza ovvio "E come farai con quel...insomma...'problemino'?" continua con le domande "Non ne ho idea, penso che ne faró a meno per un po'. Me ne porto dietro poca" con questa risposta termino il discorso. Voglio bene a Desy anche se ha sempre cercato in tutti i modi di portarmi alla Jane che ero prima, ma io ero cambiata e non sarei tornata indietro tanto facilmente. "Pronta!" esclamo appena terminata le valigia "Partiamo?!", Desy mi guarda e annuisce, a quel punto prendo la valigia e la trasporto fino davanti al portone di casa mia. "Le hai prese le chiavi?" mi domanda Desy "Si,Certo" risposi sicura, carichiamo tutto in macchina e via all'aereoporto!!!

*All'aereoporto*

"Salve mi puó dare 1 biglietto di solo andata per Londra? Grazie", la signorina addetta hai biglitti me ne porge uno e cosí posso salire sull'aereo dopo vari controlli. Dó un'abbaraccio a Desy ma non sto tanto a dire parole perché non ho mai sopportato i saluti, "Divertiti Jane" "Grazie Desy, lo faró. Stammi bene amica!", detto questó l'aereo parte e io mi prendo un sonnifero per non sentire la paura del volo.

Time Of CourageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora