DUE ANNI PRIMA
Ogni volta non aspettavo altro che il venerdì , era la mia giornata preferita.
Perché potevo guardargli tutto il tempo il suo bellissimo collo .
Tutto il giorno , da tedesco ( materia che odiavo particolarmente ma che con lei diventava la più bella di tutte) fino a geografia .
Ci avevo parlato diverse volte e da subito mi era piaciuta molto , fino a che non mi innamorai di lei alla follia ,avevo sedici anni , lei pure , ma aime , ero già incastrato in una relazione , decisi quindi di lasciare la mia ragazza , gli spiegai i mie motivi e incredibilmente mi capi , riuscimmo pure a restare in buoni rapporti . ( Lo so , lo so . Ora dovrò spostare il libro su fantasia)
E poi ci fu il giorno che si accese qualcosa tra me e lei .
Erano le 00:30 , io e i mie amici ci dovevamo incontrare in stazione per fare un po' di chiacchiere e bere qualche birra .
La solita domenica sera.
I miei dormivano come dei sassi , ma per sicurezza chiusi la porta della mia stanza così non avrebbero potuto entrare per vedere se ero a letto.
Uscì di casa con il mio iPod , mi misi le cuffie alle orecchie , sparai al massimo il volume ed a quel punto mi avviai.
Ero quasi a metà strada quando sentii una voce gridare , intuì che non si trattava della canzone ,
quindi tolsi le cuffie .
- Ciaooo Jack -
Di primo impatto con l'oscurità non riuscì a capire chi fosse ma quando passo sotto la luce del lampione la riconobbi subito.
Era lei.
- Ciao Jessica ... cosa ci fai fuori a questa ora -
- Potrei farti la stessa domanda ! -
- Io vado alla stazione , tu ? -
- Pure io -
- Aspetta chi ti ha invitato ?-
- Mattia !-
Mattia mi aveva teso un' altra delle sue trappole, non era nuovo a certe cose mi ricordo che per farmi attaccare conversazione con una ragazza che mi piaceva , gli rovescio addosso una birra, per poi darmi la colpa .
Ma comunque lo apprezzavo anche perché non avrei mai avuto il coraggio di parlare con una ragazza se lui non mi avesse aiutato .
Non potevo più tirarmi in dietro quindi inizia a parlargli mentre andavamo alla stazione e subito sentii che c'era qualcosa di speciale in lei e sentivo che aveva percepito pure lei qualcosa , ma cosa ?
Approfittavo in ogni momento per farla ridere con qualche battuta ... forse per non farmi sentire un povero idiota , rideva a tutte le battute , alcune erano davvero pessime ma l'importante era che avesse sempre quel sorriso che mi faceva battere il cuore . ( lo so , lo so ... Faccio pena!!! )
-Dottore... credo di essere un biscotto! - Piccolo e secco? - Sì... - Sottile e salato? - Sì, proprio così... -Guardi che lei non è un biscotto. E' un cracker... -
- Hahahahahahahaha , carina questa, ora però basta scherzare , perché piuttosto non parli un po' di te .-
- Ok ... non c'è molto da dire , sono sempre stato qui, non sono mai andato via e sono per metà brasiliano da parte di mia mamma , ma faccio schifo a calcio.-
- Io sono nata in Svezia , quando avevo tre anni sono venuta qua con i mie genitori . -
- Interessante e cosa fai nel tempo libero per non annoiarti, cioè hai qualche hobby. -
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L'ultimo dei sopravvissuti
AventuraJack è un ragazzo con seri problemi di controllo della rabbia , vive in una casa vicino a l'Italia in un mondo dilagnato da una infezione zombie .Quando il suo amico Mattia scompare Jack si ritrova a gestire tutti gli incarichi da solo , ma non sa...