Capitolo 19

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19. I don't care.

«Allora, Katherine, sai già quale college scegliere?» Lo sguardo di Caleb Blake era uguale a quello del figlio e posso dire lo stesso della sua bellezza

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«Allora, Katherine, sai già quale college scegliere?»
Lo sguardo di Caleb Blake era uguale a quello del figlio e posso dire lo stesso della sua bellezza. Era una specie di versione futura di Alex, anche se il suo tono non aveva niente di malizioso, al contrario del figlio.

«Pensavo di rimanere in zona e andare tipo alla Columbia» risposi «Anche se mi piacerebbe intraprendere la carriera militare come mio padre, ma so che in un certo senso è impossibile»

Sorrisi pensando a quante volte mio padre aveva cercato di dissuadermi da quella idea perché, per quanto fosse felice della cosa, non voleva che sacrificassi tutto come aveva fatto lui, perdendo anche l'amore di sua moglie.
Non si era mai perdonato il fatto di aver trascurato la mamma, ma non era colpa sua se aveva sposato una che con la testa non ci stava.

«Tu militare?» rise Alex che era seduto accanto a me.

«Sì, e allora?» lo fulminai con lo sguardo.

«Ma se per alzarti dal letto fai mille storie» continuò a ridere facendomi arrossire. Era vero ma non per questo doveva dirlo davanti a tutta la sua famiglia.

«E tu come fai a saperlo, Alex caro?» chiese Cami innocente, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia e di Alex.

Lo stava facendo a posta perché poco prima Alex aveva tirato in mezzo un discorso su Jackson e, anche se non ne capivo il senso logico, a Cami sembrò dare molto fastidio.

«Volete già il secondo oppure preferite chiacchierare un altro po'?»
Sonia cambiò argomento e, se non fosse stato per quello che mi aveva detto poco prima, l'avrei voluta abbracciare. Però a quanto pareva nessuno era intenzionato a rispondere e il discorso prese una brutta piega.

«Almeno hai dei progetti»
Il signor Blake mi guardò. Avrei dovuto sentirmi a disagio, ma ero talmente abituata a quel tipo di sguardo, così simile a quello di Alex, che non mi fece alcun effetto.
«Mio figlio è all'ultimo anno e non sa ancora che fare»guardò male il figlio e sentii Alex irrigidirsi.

Istintivamente posai la mia mano sul suo ginocchio e gli sorrisi per rassicurarlo e parve funzionare perché si rilassò al mio tocco.

«Ha tempo» Sonia, inaspettatamente, prese le difese di Alex.

«Vuole prendersi un anno sabbatico» disse quasi con disgusto.
Sembrò prendersi gioco del figlio e io avrei voluto tanto alzarmi e prenderlo a pugni fino a fargli dimenticare anche il suo nome «Tua madre sarebbe...»

«Non nominare nemmeno mia madre» Alex si alzò e puntò l'indice contro il padre con fare minaccioso. Non aveva urlato, ma il suo tono lasciava trapelare perfettamente il suo stato d'animo.

«Alex, ti prego» Cami lo implorò e gli mise una mano sulla spalla.
Sembravano tutti abituati a situazioni del genere, mentre io mi sentivo terribilmente a disagio. Non sapevo che fare, cosa dire o come comportarmi.

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