-E sta venendo qui.- aggiunge Cameron per poi darmi un bacio sulla guancia.
Din Don
Il campanello della porta suona.
Porto lo sguardo verso la porta, sono proprio curiosa di sapere chi è mia sorella.Dylan si alza, va verso la porta e la apre lentamente. Abbasso lo sguardo e inizio a guardare le scarpe. Indossa delle converse bianche poi lentalmente alzo lo sguardo guardando i jeans, poi arrivo alla maglietta, è rosa.
Sulle spalle sono appoggiati i capelli biondi. Alzo di più gli occhi arrivando al viso.Non credo ai miei occhi.
La persona che odiavo, quella che mi ha portata via Cameron, quella che gli saltava addosso quando lo vedeva, quella ragazza che io chiamavo zoccola è mia sorella.
Amanda.
-Amanda non ha un cognome.- ripenso alle parole della direttrice del collegio dove lei ha vissuto.
Ecco perché quando aprii il suo fascicolo non c'era il cognome.Dovevo sospettare dal primo momento che era lei mia sorella.
-Ehi, perché non parli?- mi dice mio fratello.
Una lacrima scende sul mio viso, subito dopo ne scende un'altra, poi ancora un'altra, fino a scoppiare a piangere.
Mi alzo dalle ginocchia di Cameron e vado contro Amanda.
L'abbraccio e lei ricambia.
-Scusa... Non avrei dovuto trattarti male.-
-Scuse accettate.-
Mi distacco da lei e la faccio entrare in casa.
Andiamo in cucina e ci comincia a raccontare di come ha passato la sua vita in quell'inferno.
***
Io e Cameron stiamo andando a dormire. Dylan e Madison sono già andati da un pezzo.
Amanda è appena andata via, ha cenato con noi.
Lei non è come immaginavo.Entriamo nella mia camera e Cameron si butta di peso sul letto.
Subito dopo lo raggiungo anch'io.Mi mette le mani in vita e mi tira su di sé. Facendomi mettere a cavalcioni.
-Sei ancora arrabbiata?- mi dice tenendo le sue mani ai lati della mia vita.
-Sì... Ma non resisto più. Quindi baciami e non smettere mai più.-
Mi sorride e subito dopo avvicina le nostre labbra.
Porta le sue mani sotto la maglietta al suo tocco mi vengono i brividi.
Incomincia ad accarezzarmi la schiena poi lentamente mi sbottona il reggiseno.
Continua ad accarezzarmi poi scende sul mio sedere.-Cameron?-
-Che c'è?- dice continuando a baciarmi.
Mi distacco dalle sue labbra e mi siedo sulle sue gambe.
-Credo che Amanda non è mia sorella e ci sia stato un errore.-
Sbuffa e si porta le mani sulla faccia.
-Perché credi che ci sia stato un errore?- dice con aria annoiata.
-Perché lei ha la mia stessa età e la mia vera sorella ha due anni in più di me.-
-Cosa ti fa pensare che Amanda ha la tua stessa età? -
-Me lo fa pensare che è nella mia stessa classe.-
-Amanda è stata rimandata due volte.-
-Due volte? Ah... Ora capisco.-
-Ora possiamo ritornare a noi? -
-Ehm... No!
-Perché? -Mi dice confuso.
-Perché devo fare una doccia.-
Sbuffa di nuovo e mi fa scendere dalle sue gambe.
Mi avvicino al comodino e apro il primo cassetto, prendo gli slip e un reggiseno.
Poi apro l'armadio dove ci sono le magliette di Cameron e ne prendo una bianca.Cameron non si è accorto di niente perché si è girato dall'altra parte.
Credo che si sia arrabbiato.Vado in bagno, tolgo i vestiti ed entro nella vasca.
Cameron's Pov.
Sono girato dall'altra parte del letto, lei è appena entrata in bagno.
Sono un po' arrabbiato. In questi momenti vorrei allontanarmi e farle sentire la mia mancanza. Ma non riesco a starle lontano.Ha sempre una scusa per allontanarsi da me.
Cavolo, dovrebbe capire che sono un uomo.Continuo a girarmi nel letto, non riesco a dormire. Esce dal bagno e viene verso il letto, credo che non ha notato che io sono sveglio.
Indossa la mia maglietta bianca, che gli arriva sotto al sedere.Vuole provocarmi?
Si sdraia alla mia sinistra e appoggia la sua testa sul mio petto.
Profuma di vaniglia. Mi sta facendo andare fuori di testa.-So che sei sveglio.-
Non le rispondo.
-Non hai voglia di parlare con me ?- dice allungando la mano nei miei capelli.
Ad un tratto il cellulare sul comodino vibra.
Alza la testa dal mio petto e prende il cellulare.
Digita qualcosa sul cellulare e poi lo riposa sul comodino.-Chi è ?-
-Allora sei sveglio! Visto che non hai voglia di parlare con me io non ti dico chi è.-
Accendo la luce sul comodino e mi giro dalla sua parte.
-Victoria, dimmi chi è.-
-Perché dovrei dirti chi è? -
-Perché io sono il tuo ragazzo.-
-Sì, ma io non ti chiedo chi è quando qualcuno ti chiama o ti manda un sms.-
Sbuffo e mi giro dall'altra parte.
Non vuole dirmi chi è che gli manda un messaggio alle 3 di notte? Allora lo scoprirò da solo. Devo solo scoprire la password.
Victoria's Pov.
Non è possibile che appena siamo da soli finiamo per litigare.
Così non può funzionare.Circa dieci minuti fa mi è arrivato un messaggio di Josh.
Mi ha detto che domani alle due di notte devo fare una gara e devo indossare quella specie di costume per non farmi riconoscere.
Non si può mai sapere se ci sarà qualcuno dell'FBI.Ho deciso di tenere nascosto che faccio parte di una gang. Non lo voglio dire neanche a Cameron, anche se è il mio fidanzato e dovrebbe sapere la verità.
Spazio autrice.
Hei come va? Spero bene.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Vi ricordo che ho creato un profilo Instagram in cui mi chiamo:
Betweenloveandhate.
In cui potete farmi domande riguardo la storia.Per chi invece non ha Instagram e ci tiene a farmi qualche domanda lo può fare qui su Wattpad.
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Between Love and Hate •Cameron Dallas• <<completo>>
Fanfictie[Completa] Sequel: Let's get away from here. Dal capitolo 44 -Scappiamo prima che arrivino, siamo troppo uguali per lasciarci.- -Tu sei impazzita. Forse non hai capito. Io non sono come te, siamo diversi... Forse un po' troppo diversi. Io voglio mi...