Una dichiarazione improvisa

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< Akaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaashi! >

Un'altra giornata d'allenamento era iniziata,e come al solito Bokuto era il più pimpante la mattina.
Si svegliava prima di tutti,arrivava persino in anticipo agli allenamenti e preparava la palestra,in modo tale che iniziassero tutti gli ad allenarsi in orario.
Quella mattina però,anche Akaashi era arrivato presto,e la cosa rendeva il capitano felice.

< Ti sei alzato presto per me vero?? >

< Veramente ero preoccupato che non distruggessi la palestra >

< Ehh?! Ma che cattivo! >

Dopo poco,anche gli altri arrivarono in palestra,ancora mezzi addormentati.
Non sono mai riusciti a capire come Bokuto riuscisse ad essere così energico alle 6:30 di mattina.Per tutti rimaneva un'incognita irrisolvibile.
Tutti iniziarono con i venti minuti di riscaldamento,seguiti dai venti minuti alle battute e trenta alle schiacciate,dove gli alzatori si alternavano,in modo da non rimanere indietro.
Infine una partita da un set,basata soprattutto al miglioramento dei muri e delle ricezioni,fondamentali nella pallavolo.
Il capitano della Fukurodani non perse occasione di mostrare la sua schiacciata diagonale,oramai marchio di fabbrica.

< Hei Akaashi,hai visto??! >

< Bokuto,lo vedo ogni mattina ciò che fai >

< oggi ero più bravo! >

< Si,si... >

< Oho oh! >

< Ma chi sei ..il piccolo aiutante di babbo natale? >

< ESISTE??! >

<......Dio.. >

L'allenamento continuò senza problemi,o almeno così sembrava.
Durante un muro , Bokuto,stranamente sbagliò e lasciò che la palla andasse sulla loro parte di campo.
Una fitta allo stomaco lo colse alla sprovvista e non potè fare a meno di portare la mano sullo stomaco. Cosa che non sfuggì all'occhio attento di Keiji,che si avvicinò piano piano.

< Stai bene?>

< Oh? Certo! Mi sono solo distratto! >

< Distratto? >

< Oh bhe,non è importante continuiamo! >

Non sapeva più come affrontare Keiji. Era il suo ultimo anno lì ed era innamorato di lui.
A complicare le cose era la sua salute,che tentava di nascondere,oramai a fatica.
Tirò un sospiro e si preparò a finire con gli altri l'allenamento e sistemare la palestra.

Una volta compiuto il loro dovere,tutti i ragazzi si diressero verso gli spogliatoi,pronti a prender parte alle lezioni mattutine,come se stessero andando in guerra.

Il capitano era rimasto indietro con Akaashi,a finire di raccogliere la rete e pulire con il mocho,per poi riporre tutto nel ripostiglio.

< Senti,Akaashi >

< Che c'è? Mi vuoi chiedere della befana e Babbo natale? >

< Eh?Veramente no >

< Strano >

< cosa è strano?

< Tu che non chiedi scemenze..oggi nevicherà sicuro >

< .... >

< Allora,che cè? >

La mentre di Bokuto sembrò quasi svuotarsi e il ritmo cardiaco andò man mano ad aumentare.
Degludì nervosamente e si avvicinò ad Akaashi,prendendo un bel respiro.

< TU..MI PIACI.VUOI USCIRE CON ME???! >

Un silenzio tombale calò improvvisamente tra i due. Kotarou diventò una lampadina rossa sul volto mentre keiji sgranò gli occhi,con stupore dell'amico,e un leggero rossore apparve sulle sue guance.
Il gufo inizio a pensare se avesse fatto bene o avesse commesso un errore.
Aveva tenuto dentro di se questi sentimenti per due lunghi anni e finalmente ebbe il coraggio di buttarli fuori ma..non si aspettò la reazione seguente da parte dell'amico.

< Tu sei matto,hai battuto la testa,..>

< eh? >

< MI HAI SENTITO! MA TI PARE NORMALE? me ne vado prima di sentire altre sciocchezze!>

Un velo di dolore e tristezza calò sul volto di Bokuto.
Nemmeno ai funerali una persona avrebbe fatto un'espressione del genere.
In quel momento il volto di Akaashi era un misto di riluttanza e stupore,quasi come se lo vedesse come un mostro.
Se solo avesse saputo..la verità.


<....Sono un idiota.. >

Mancavano cinque minuti all'inizio delle lezioni e,Bokuto,oramai vestito con la divisa scolastica,camminava come uno zombie per i corridoi della scuola.
Continuavano i suoi sensi di colpa a causa dell'accaduto. Ora lo odiava?Non voleva più vederlo?
Tante domande e nessuna risposta.
Girava insistentemente la matita sul suo banco.
Pensava a tutto tranne al seguire la lezione,che in quel momento gli sembrò noiosa più del solito.
Finalmente l'attesa pausa pranzo,gli studenti entusiasti,corsero a mangiare i propri bento con i loro amici,mentre lui..bhè lui era diretto verso il bagno.
Il suo stomaco era così chiuso: prima la fitta,poi Akaashi,poi i suoi problemi.

Cos'è che non andava?Semplice: tutto.

Il corridoio verso il bagno sembrava non finire mai,quasi fosse un'eterno cammino.
Un'eterno cammino interrotto da una brusca tosse,che lo costrinse a trovare appoggio al muro.
Cercò di placarla come poteva,ma la cosa peggiorò quando i suoi occhi andarono a guardare la sua mano,una volta levata dalla bocca.
Era piena di macchie rosse.

" Sangue? " fu il suo primo pensiero.

Così assolto nei pensieri che non si accorse della figura alle sue spalle.Keiji.

< Bokuto. >

La sua voce era inconfondibile,lo avrebbe riconosciuto tra tutti,tra tutte le persone esistenti.

< Akaashi..? >

< Senti..rigurardo stamattina..ecco >

< Oh! Ma non ci pensare! Suvvia,non è successo nulla! Oho oh! >

Il moro notò che il compagno cercava di farlo sentire meno colpevole.Si era comportato davvero male nei suoi confronti e lo sapeva.
Voleva riprendere il discorso ma qualcosa attirò la sua attenzione: Kotarou.
Era stranamente pallido,un leggero color violaceo sopra gli occhi e delle ciocche di capelli che gli calavano davanti,e stranamente teneva la mano su un fianco insistentemente.


<... Stai bene? Sei pallido. >


< Io? Stooooo benoneeeee oho oh! >

< .. se lo dici tu.. >

< Ora scappo in bagno! Non tardare agli allenamenti pomeridiani! >


Come una furia corse immediatamente verso il bagno,dando le spalle all'amico.
Il moro,fece per andarsene,un po' preoccupato. Forse aveva sbagliato a gridargli contro.
Dopo un leggerò sospiro seguì un rumore quasi assordante.

< Oi,che è successo?>

< Non lo so.. chiamate il professore! Anche l'infermiera! >

Un gran trambusto si era creato nel bagno,e le voci di tre o cinque studenti si facevano sentire più degli altri.
Keiji alzò lo sguardo,incrociando quello dell'infermiera affannata,corsa sul posto come una persona alle gare di atletica.

< Largo! e tu ,che sei alto e grosso ,aiutami!>


Qualcuno si dev'essere sentito male,ed era li dentro.
Non fece molto caso alla cosa,fino a che,uno studente che gli passò vicino fece il nome del suo amico.
Il suo sangue era congelato in un micro secondo,il suo battito rallentava e iniziò a sudare freddo nonostante fosse inverno. Che cos'era quella sensazione?
Ripensò al viso pallido dell'amico e del suo strano comportamento di prima.
Quante volte sarà successo e non lo sapeva..?


<...Kota..rou...>


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NdA:

Eccomi di nuovo!

Oggi ho fatto una storia su Akaashi e Bokuto,con gioia di molti!

Spero venga bene,ci tengo tantissimo e sono felicissima di scrivere queste storie.

Grazie a chiunque segua me e le mie storie!

Koi wa...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora