Quando stai crollando, quando non sai più a cosa aggrapparti, decidi che solo tu hai il potere di reagire, di far dissipare le fiamme dell’inferno.
Cosa serve? Solo un pizzico di buona volontà. Ma è fottutamente difficile.
Cosa rimane di noi se questa volontà manca? Uno scheletro.
Ecco cosa è rimasto della mia vita.
Uno scheletro che cammina, senza anima e sanza più un cuore che batte.
Sono destinata alle fiamme dell’inferno, che prima o poi mi inghiottiranno con loro. È solo questione di tempo.
Chiudo l’armadietto con un colpo, dopo aver prelevato i libri per l’ora successiva. Letteratura.
Attorno a me un chiacchiericcio che rimbomba nelle orecchie incessante.
Vorrei gridare, vorrei urlare di far silenzio. Vorrei che mi lasciassero cuocere nel mio già assordante mutismo.
“Aly, che stai facendo?” Sento una mano che mi percuote e torno con la testa nel lungo corridoio della scuola.
“Cosa?” Domando.
“Ti sei bloccata. Mi avevi spaventata. Come stai?”
Eloise Hill. Tutta boccoli castani che li scendono sul collo e si adagiano perfettamente sulle spalle esili.
È la mia amica da cinque anni, da quando ho iniziato questa scuola.
Ci siamo riconosciute fin dall’inizio. I nostri occhi spaventati si sono subito trovati e hanno fatto subito amicizia.
“Bene El. Non ti angosciare. Stavo pensando” Spiego con un piccolo sorriso sulle labbra.
Sto bene, almeno oggi, la mia filosofia di vita al momento è di vivere alla giornata. Non chiedere di più di quello che qualcuno, lì chissà dove, ci dona.
“Sei sicura? Guarda che se non ti senti bene chiamo tuo padre e ti viene a prendere” E’ preoccupata, tremendamente, la conosco fin troppo bene.
“El, per l’amor del cielo. Sto bene. Ora abbiamo letteratura, la campanella è già suonata e se non andiamo in classe faremo tardi. Muovi i piedi ed entriamo.”
Lei mi sorride, finalmente rincuorata.
Mi prende sotto braccio e ci avviamo insieme nell’aula. Per l’ultima ora di lezione di questo nuovo giorno.
Dopo cinque ore di lezioni, finalmente il giovedì mattina giunge al termine.
Non ne potevo più. Voglio andare a casa, infilarmi nel letto, ascoltare un po’ i miei Imagine Dragons e poi andare nell’ultimo posto che mai volessi andare. L’inferno, in pratica.
Esco dal pesante portone in mogano della scuola. “Lady Margaret School of London” con una capienza di ben mille e passa studenti. L’inferno? No, semplicemente una bolgia.
Accompagnata da Eloise, che mi propina tutti i compiti per il pomeriggio, scendo le scale con il mio zaino diligentemente posto dietro le spalle.
Non avessi mai toccato terra, un corpo di una furia mi viene violentemente addosso e casco rovinosamente per terra, sull’ultimo scalino che avevo appena sceso.
“Oddio, scusami. Ti ho fatto male?” Domanda una voce profonda, mentre si piega e allunga una mano per afferrarmi.
“No, figurati. Sono cascata sul morbido” Rispondo mentre mi massaggio il sedere dolorante.
“Scusami ancora, è solo che vado dannatamente di fretta” Continua ad appioppare scuse.
Alzo lo sguardo e finalmente guardo quel ragazzo che mi è venuto addosso.
È alto, tremendamente alto, mi supera di dieci e più centimetri. Ha i capelli a spazzola e una leggera barbetta gli circonda due zigomi pronunciati.
Ha un paio di Rayban che impediscono la visione dei suoi occhi, che si dice essere, lo specchio dell’anima.
Ha un jeans chiaro strappato sul ginocchio destro e una camicia a quadri rossa e blu aperta, mentre si intravede una maglietta bianca, con le maniche arrotolate sui gomiti. E quello che salta subito all’occhio è un tatuaggio sull’avambraccio destro: quattro galloni.
“Non preoccuparti, non è successo nulla” Affermo decisa.
Lui mi sorride e dopo essersi scusato nuovamente sale le scale ed entra nell’edificio.
Mi giro verso la mia amica e la trovo a bocca aperta.
“El? Che ti succede?” Domando mentre le muovo avanti e in dietro la mano sotto gli occhi.
“T-Tu… Sai chi è quello lì?” Domanda sconcertata.
“Chi? Quello che mi è venuto addosso? No! Perché lo conosci?”
“Alyssa. Lui è Liam Payne”LA PAROLA A ME
Sono tornata, a chi sono mancata? A nessuno lo so! Ma ero in astinenza di tutti voi, perciò eccomi qua. Con un'altra storia sfornata. Vi avverto che stavolta ci andrò più piano con gli aggiornamenti che non so ancora quando avverranno. Ma ci saranno presto. E niente, un buon nuovo percorso da fare insieme a tutti voi. A presto. Vostra Ila.
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Turn back time
FanfictionIl destino. Questa parola così comune, ma di difficile significato. Cosa celerà dietro una vita tormentata? Alyssa, passato e presente difficili. Ha paura di combattere, di uscirne perdente. Perchè sa, che qualsiasi cosa farà soccomberà in ogni caso...