Capitolo 1

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Tutto iniziò quel giorno...

*inizio flashback *

«Sharon! Ti ho trovato un lavoro! » vedo Josh correre verso di me.

Lo guardo sbattendo più volte le palpebre.

«Cosa?!»mormoro, cercando di capire.

«I ragazzi... i One Direction! Fra poco inizierà il TMH tour e hanno bisogno di qualcuno che gli tenga d'occhio la casa... sai... a Londra. Pulire... riordinare, eccetera!»

Che?

«Shar! Hai bisogno di soldi per l'affitto, per gli studi. E poi devi cominciare prima, domani. Puoi pulire, riordinare e cucinare!»dice felice.

Sospiro.

«A che ora esattamente?»chiedo.

Mi abbraccia.

«Alle otto lì.»

*fine flashback *

Sono terrorizzata all'idea di tornare a lavoro. È ormai da quattro mesi che lavoro lì e oggi loro tornano per una vacanza di una settimana.

Arrivo nella casa.

Loro saranno qui intorno alle 15:00.

Ho abbastanza tempo.

Mi metto all'opera e inizio a spolverare tutta la casa. Dopo, spazzo per terra e lavo il pavimento di entrambi i piani.

Fortuna che per cominciare hanno comprato una casa piccola.

Vado a riordinare qualunque cosa ci sia fuori posto e cucino un bel pranzo, con il dolce incluso. Adoro mia madre e quando mi ha insegnato a fare il tiramisù.

Già, sono italiana. Ma ci siamo trasferiti tutti qui.

Ho compiuto la settimana scorsa 18 anni. Ad agosto.

Il rumore delle chiavi nella porta mi distrae dalla mia nostalgia per l'Italia.

Il mio cuore aumenta di battiti.

La porta si apre, lasciando intravedere Louis.

«Sharooooon!»si catapulta in cucina e mi stringe tra le braccia.

Non sono solo la loro "cameriera". Siamo tutti amici.

Poi, però, quando vedo lo sguardo di Harry posarsi su di me rabbrividisco per la paura.

«Hai freddo?»dice Louis.

«N-no, sto bene.»sorrido.

Dopo esserci tutti riabbracciati, pranziamo.

Mi hanno sempre costretta a mangiare con loro.

Io mi sentivo a disagio, ma adesso non più.

Dopo aver mangiato, vanno tutti a dormire, tranne Harry. So che andrà a finire come sempre.

Finisco di lavorare alle 17:00. Manca un'ora.

Lui è in salotto, sul divano. Io in cucina a lavare i piatti.

Canticchio qualcosa e, distratta, non sento il rumore della porta della cucina che si apre.

Sussulto quando sento due mani poggiarsi sui miei fianchi.

Rimpiango di aver indossato una gonna neanche a metà coscia.

«Mi sei mancata..»sento la sua voce profonda, che sussurra al mio orecchio, provocandomi brividi ovunque.

Subito dopo, mi gira bruscamente verso sé.

Ho le mani bagnate e si appoggiano sul suo petto per non cadere.

Il suo viso è a millimetri dal mio e io lo voglio disperatamente. So anche, però, che non lo voglio. Sto sempre male subito dopo.

Non mi importa.

Gli afferro la testa da dietro, baciandolo in modo appassionato.

Lui mi stringe a sé ed emette quei suoi soliti gemiti gutturali che mi fanno impazzire.

Gli strappo via la t-shirt, buttandola sul pavimento. Lui fa la stessa cosa con la mia.

Abbiamo entrambi i petti nudi e ci fissiamo.

Lui si morde il labbro e si avvinghia nuovamente a me.

Le mie gambe sono molli.

Si stacca dalle mie labbra e mi morde il labbro, facendomi gemere.

Lo attiro a me ancora.

Mi è mancato un casino.

Una sua mano mi tiene stretti i capelli e l'altra scivola sulla mia coscia.

Magari, inconsciamente ho messo la gonna corta apposta perché volevo che in qualche modo mi notasse.

La sua mano risale la mia coscia mentre le nostre lingue continuano a non lasciarsi.

Mi stacco un attimo per riprendere fiato, ma la sua bocca trova ancora una volta la mia.

Stavolta la sua mano scivola più su e le sue dita s'intrecciano ai miei slip, tirandoli giù e graffiandomi la pelle con le unghie.

Bellissime! Mi dispiace non sapete quanto per aver cancellato senza avvisarvi la prima FF. Beh, i protagonisti ho deciso di non cambiarli...

Spero vi piaccia lo stesso. Ditemi se è così... vi voglio bene, famiglia<3

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora