Capitolo 1

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《Grace, sta ferma!》
Disse Katelyn alla sorella mentre cercava inutilmente di legarle i lacci del corsetto. La ragazzina di dieci anni non ne voleva sapere di stare ferma, cercava in tutti i modi di acchiappare la gattina che scorazzava nella sua stanza, non volendo più essere strapazzata dalla sua padroncina.

《Lily, vieni qui! Devo ancora legarti questo grazioso fiocchetto al collo!》

《Ora capisco il perché della sua fuga!》disse Katelyn ridacchiando《Diamine, Grace! Fammi il piacere di stare un'istante ferma, questa mattina ho da fare》
A quelle parole, la bambina si immobilizzò. Katelyn sbuffò. Sapeva che non doveva farsi sfuggire niente, sua sorella era tremendamente curiosa, ed ora avrebbe fatto di tutto pur di sapere sove dovesse recarsi la sorella maggiore

《Cosa devi fare di tanto urgente, Katty?》
Disse con aria indagatrice Grace. Katelyn accolse l'opportunità di stringerle finalmente i nodi del corsetto, poi sospiró e si decise a parlare
《Primo, non chiamarmi Katty, un nome mi é stato dato, ed è Katelyn quindi fammi il piacere di chiamarmi in codesto modo》 disse girando la sorella minore verso di se e fissandola nei suoi occhi verdi. Grace, dal canto suo, non poté far altro che deglutire alla vista di quegli occhi magnetici.
《Secondo, non deve interessarti minimamente dove vado o da chi vado, ho nove anni in più di te, e per adesso una suocera non mi serve. Tutto chiaro?》
《Chiaro come l'acqua, Katelyn》disse in un sussuro dato il sottile temore procuratogli dalla vista di un bagliore di rabbia negli occhi della sorella. Quando Katelyn si arrabbiava, era peggio della madre e il padre messi insieme, pur mantenendo la sua solita bellezza: nessun segno le rigava il volto, rimaneva sempre meravigliosa e la vista di una donna talmente bella quanto audace e testarda, faceva perdere le staffe a non pochi ragazzi, ma a lei non importava, li respingeva tutti. Nel suo cuore era impresso ancora il nome di Liam, e nessuno l'avrebbe mai cancellato.

Katelyn sorrise al suono del suo nome pronunciato dalla sorella.
《benissimo》disse e le diede un bacio sulla fronte. S'incamminò verso la porta ma prima di varcare la soglia aggiunse
《Mi raccomando, sta attenta a Isaac, sai benissimo che è più distruttivo di un tornado se lo vuole... Sai che ti voglio bene vero?》
《Si, lo so》rispose Grace sorridendo.

Katelyn uscì e richiuse la porta alle sue spalle dirigendosi verso la sua camera da letto, entrò e si assicurò che la porta fosse ben chiusa a chiave. Si tolse la veste da notte bianca restando in biancheria intima e con il bustino a contatto con la pelle, ed aprì un cassetto ben nascosto del suo armadio in ciliegio da cui tirò fuori un contenitore sepolto sotto a molti abiti. Tolse il coperchio e prelevò un paio di pantaloni grigi leggermente sgualciti e li indossò velocemente: se li era cuciti lei stessa e le fasciavano meravigliosamente le gambe. Successivamente pescò una camicetta bianca dall'armadio, infilò le maniche e poi chiuse uno dopo l'altro i bottoncini, infilandola dentro i pantaloni.
Era ben consapevole che in quel momento stava andando contro ogni sorta di regola, soprattutto quelle dei suoi genitori, che le impedivano rigorosamente di andare a cavallo. Ma lei era uno spirito libero, di certo non avrebbe rinunciato alla sua passione per colpa loro. Per non rischiare grosso, s'infilò una gonna sopra i pantaloni e aggiustò i suoi capelli bruni in una treccia lenta a partire dalla nuca che fece ricadere sulla spalla sinistra, calzò un paio di stivaletti ed uscì dalla stanza.

Decise di dirigersi prima nella cucina, per bere un bicchiere d'acqua fresca. Svoltò a destra e iniziò ad attraversare il corto corridoio tra le cui pareti rimbombava il ticchettio dei suoi stivali sul pavimento. Sfortunatamente però, incontrò suo padre, ormai diventato una talpa per colpa dell'improvvisa cecità che lo colpì quando lei aveva all'incirca cinque anni. Sperò di passare senza dover intrattenere una conversazione, ma l'udito del padre era alquanto sviluppato, e per questo non poté continuare per la sua strada
《Buongiorno, figlia》
lei si fermò, ma non rispose
《Cosa succede, sei diventata sorda?》
Solo allora esplose
《Farei di tutto pur di non sentire la tua voce》
Disse enfatizzando il TUA. Al padre non piaceva che la figlia gli desse del tu, pretendeva il voi, e per questo lei glielo negava
《Cos'è tutta quest'ira nei confronti del tuo paparino?》

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