Giorno 7°

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"Sveglia puttanella!"
Che bel risveglio ha avuto eh?
Nessuno spera di svegliarsi legata imbavagliata e soprattutto che ti rovescino una secchiata di acqua fredda con cubetti di ghiaccio adosso.
Ma lei se lo meritava, lo sa, lo sappiamo bene tutti e tre.
Vedessi che faccia quando mi ha vista ahahah!
Sembrava così impaurita.
Le ho tolto la sciarpa con cui l'avevo imbavagiata dalla bocca e le ho detto "puoi urlare quanto vuoi tanto di qui non passa nessuno, nessuno ti sentirà povera piccola stella".
Al che lei mi ha detto: "Che cazzo credi di fare? Sai che non la passerai liscia.", intanto io giocavo con un coltello e gliel'ho puntato contro ridendo "Questo lo dici tu."
Avevo sistemato bene gli strumenti che pensavo usare su un vecchio tavolo logoro e trasandato.
C'erano diversi coltelli, aghi, siringhe, accendini, sale, alcol, forbici e molto altro.
Sapessi come mi faceva sentire il suo sguardo così impaurito e implorante.

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