La tempesta che quel giorno invadeva le strade di Milano era una giornata di puro sole in confronto a cosa stava succedendo nella palazzina poco vicina al centro. "Benjamin, calmati perfavore" sospirò il loro produttore. Il moro teneva lo sguardo basso e le braccia lungo il corpo mentre le mani erano chiuse a pugni per la troppa rabbia. "Calmarmi? Cosa cazzo devo calmarmi? Mi state obbligando a fingere di stare insieme ad una ragazza che nenache conosco solo perché non volete che tutti sappiano o sospettino della mia relazione con Federico!" Sbraitò contro Mario, che intanto, aveva lo sguardo rivolto verso Federico.
Il piccolo era rannicchiato sulla seggiola girevole, le braccia al petto e mille lacrime a bagnarli il viso. "Non voglio, la prego" sussurrò Benjamin guardando anche lui il suo ragazzo.
"Mi dispiace ragazzi, pultroppo le cose stanno così: da oggi avrete solo contatti necessari. Niente più giornate Insieme ne vacanze insieme, tu Benjamin, le vacanze le farai solo con Demetra. Federico ovviamente dovrà starti a distanza e tu pure, non voglio vedervi nella stessa stanza se non per motivi lavorativi" Benjamin abbassò la testa e si girò verso Federico che aveva, intanto, preso a singhiozzare rumorosamente. "Piccolino" lo richiamò Benjamin prendendo il suo viso fra le mani, in modo che il biondo potesse guardarlo. Quando i loro sguardi furono incatenati "Ti giuro su di te, che sei la cosa che ho di più caro e bello al mondo, che troveremo una soluzione a questa stronzata. Amore mio ti amo da morire" e Federico pianse ancora di più mentre una guardia lo strappava dalle braccia di Benjamin. "No no no no no" urlò benjamin prima che gli portassero via la sua unica ragione di vita, il suo unico motivo per vivere, il suo piccolo Federico.
Benjamin crollò a terra sotto lo sguardo di Mario, impassibile.
Mentre Benjamin singhiozzava, qualcuno bussò alla porta e il moro, convinto che fosse Federico, balzò in piedi.
Ma il suo sorriso si spense non appena vide una ragazza, la sua ragazza. O per meglio dire, la sua finta ragazza.
"Benjamin, questa è Demetra. È un'attrice e quindi per lei sarà un gioco da ragazzi, tu dovrai impegnarti molto." Ma Benjamin non ascoltò nulla di quello che Mario aveva detto. Era nel suo mondo. Lanciò uno sguardo alla ragazza e poi si avviò verso la porta della casa discografica, arrivando diritto alla realtà quando uscì dalla porta principale: Non c'era il suo Federico.Il Moro ormai stava camminando da più di due ore per il centro di Milano. Aveva provato ad andare da Federico ma non ce l'aveva fatta, aveva paura che lo avrebbe respinto e incolpato di non aver fatto nulla per impedire ciò che era successo.
E così, si era ritrovato giorovagante per le strade di quella maestosa città.
"Benjamin"si girò quando una voce a lui sconosciuta lo chiamò. Quando vide chi fosse, rabbrividì. "Cosa cazzo vuoi?" Sputó acido. Demetra lo fermò per un braccio "ascoltami perfavore" Benjamin la guardò e lei abbassò lo sguardo. "Ti và se ci prendiamo un caffè? Ti spiego tutto con calma"
Cosa avrebbe dovuto peggiorare le cose? Ormai, non aveva più Federico. "Va bene" sussurrò incamminandosi fino ad arrivare all'entrata del bar di fronte, seguito da Demetra.Due cappuccini dopo e qualche presentazione "adesso voglio sapere di cosa vuoi parlarmi." Disse Benjamin, apparentemente calmo.
"Ho semplicemente ascoltato e visto tutto quello che è successo prima del mio arrivo. Tu ami Federico alla follia e ho visto che lui ama te. Non ho mai visto nessuno amarsi così e voi....mi dispiace benjamin. Io non volevo fare ciò, mi hanno costretto perché pultroppo anche io ho un contratto e non decido io. Vorrei solo poter fare qualcosa." La ragazza guardò Benjamin negli occhi, il quale, era scioccato dalle parole pronunciate dalla ragazza. "Demetra.." Lei lo bloccò. "Benjamin, lascia che ti aiuti. Che vi aiuti. Ti prego, non voglio rovinare una relazione così bella" sussurrò e Benjamin d'istinto, l'abbraccio forte.
C'era ancora una possibilità.Due mesi dopo
"Federico?" Sussurrò Demetra per non farsi sentire dalla guardia all'ingresso. "Ci sono Cazzo" sbraitò piano. "Capisco che sei in astinenza da ventiquattro ore ma calma eh" ridacchiò lei. Piano Federico arrivò davanti alla porta della stanza di hotel di Benjamin, e stava quasi per entrare, proprio come Demetra che stava entrando nella camera di Federico quando "Demetra" lei alzò lo sguardo sorridendogli "grazie di tutto. Davvero, sei la prima persona che capisce questa situazione. Grazie per averci aiutato" Demetra corse fra le sue braccia e Federico la strinse.
Orma erano amici.
"Ti voglio bene" sussurró Federico "ti voglio bene anche io Biondo" e le baciò la guancia. "Adesso vai dal tuo amato o pensa che ti ho rapito" le fece l'occhiolino e Federico entrò nella stanza di Benjamin."Amore!" Federico saltò in braccio a Benjamin mentre questo lo poggiava piano sul letto. "Oh Dio quanto mi sei mancato in queste ventiquattro ore" Federico sorrise e lo fermò appena sentí l'altro levargli la maglietta.
Benjamin lo guardò storto. "Possiamo farci le coccole per ora? Dopo faremo anche l'amore" Disse Federico arrossendo.
Benjamin se lo portò addosso e iniziò a riempirlo di baci. "Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo" ripeteva continuamente sulle sue labbra.
"Supereremo anche questa. Per adesso accontentiamoci di questo amore mio" disse Federico e Benjamin lo strinse forte a sé.
E l'unico pensiero che gli passò per la testa fú: Federico, sei l'unica persona che amerò così. A modo mio. Sei il mio raggio di sole.
"Comunque ti amo anche io" sorrise Federico prima di addormentarsi.E anche questa One shot è giunta al termine. Come sempre spero vi sia piaciuta e grazie mille per averla letta.
È stata un'idea di benjaminxlips su Instagram e mi ha chiesto di metterla in atto ed eccoci qui.
Grazie di tutto.
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