CAPITOLO 5 : IN TRAPPOLA

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La mattina seguente

Stella ormai poteva benissimo andarsene da questo hotel a cinque stelle. Per lei è stata una vacanza più lunga del solito, Non era mai stata così tempo via di casa. Il film "alieno" non faceva più parte di lei. Desiderava tanto trovare il libretto di sua nonna  con tutte le frasi, incustodito nella vecchia casa , in cui ormai Jonathan abitava. Doveva dirglielo  che sarebbe entrata nella sua casa ,per prendere il libretto?.

Stella era molto testarda, ogni cosa che pensava era giusta per lei. O almeno così sembrò. Molte delle quali si pentì ripetutamente.

La mattina fece i bagagli ,  mise un pò di roba dentro la valigia in fretta e furia , abbandonò quel posto è salì su un taxy di un giallo intenso. Non voleva dire a Jonathan di essersene andata. Non aveva voglia di essere cercata o magari che lui le diceva una scusa per non partire. Questa volta era decisa. Ora o mai più. Si recò in aereoporto. Scese dal taxy. Si sedette su una sua valigia, le panchine erano ormai piene colme di gente. Andò alla receptionist e chiese :" un volo per Londra, grazie ".

"Mi scusi, i voli sono tutti occupati al momento , un enorme vento si sta dirigendo verso questa zona, le conviene restare qui seduta ".

"Ah, non c'è proprio nessun volo disponibile .."

"No signorina mi dispiace".

Si addormentò  appena seduta con gli auricolari nelle orecchie, il cellulare in mano, ormai caduto per terra. Qualcuno la svegliò, qualcuno di ben noto. Era suo papà.

"Papà che ci fai qui?"

"Stella piccola mia ". disse  accarezzandole  il  viso rosso dall'emozione .

"Come hai fatto a capito  che ero qui?."

"Coincidenza ?"

In verità il papà di Stella rintracciò il suo  cellulare , ma non voleva dirglielo.

"Esiste davvero il destino , ma papà, Come facciamo ad andare a casa ? visto che i voli sono tutti occupati?"

" Stella, ti ho fatto una sorpresa,  ho detto alla receptionist di far finta che c'era un disguido  , così da non lasciarti  andare ."

"Ah , bell'idea ."

"È ora di tornare da mamma Stella."

"Si , Non vedo l'ora di vederla , mi manca tanto."

Stella ed il papà salirono sull'aereo, lei come sempre si  sedette vicino al finestrino. Vedere il mondo dall'alto era bellissimo. Più il volatile saliva in alto, e più lei vedeva allontanarsi da Malibu, quel brutto posto Dove l'hanno trattata male, o forse il posto del destino.

"Stella.. ma il film?".

"Si papà te ne avevo parlato al telefono qualche giorno fa, ma poi non ti ho più detto niente per non farti preocuppare.., praticamente la regista mi "odia" facendomi  saltellare come un coniglietto per tutto il tempo mettendomi in imbarazzo davanti agli altri , Se per lei questo voleva dire essere "protagoniste.."."

"Allora è così che è andata ... beh , si merita una bella denuncia da parte mia ."

" lascia stare papà , ormai è passata, lasciamo decidere  al tempo , lo farà qualcun'altro al posto tuo."

"Se lo dici tu.. quindi questo viaggio a cosa ti è servito Stella?"

"Ho capito tante cose .. poi te ne parlerò bene quando siamo a casa.. ho conosciuto un ragazzo durante il viaggio di andata per Malibù, Si chiama Jonathan."

"Come lo strano proprietario che ci ha comprato la casa." Bisbigliò nell'orecchio di Stella.

"Infatti è lui ."

"Come è lui?"

"Si papà, questo tizio era "l'attore del film."

"Questo tizio ti ha parlato?"

"Si.. (?)"

"Menomale che te ne sei andata via..."

"Perché ? Cosa nasconde ?"

"Niente te ne parlerò quando torniamo a casa ok?"

"Va bene papà."

L'hostess si avvicinò a loro  e propose a loro due  dei menù, presero dei sandwich al formaggio appena sfornati e 2 bibite , Stella si cimentò su un bibita ai frutti rossi, mentre il papà prese cocacola.

"Siamo apposto così, grazie."

" se vi serve qualcos'altro chiamatemi pure, Buon viaggio."

Il panino era pieno colmo di formaggio , fuoriuscendo dalla bocca di Stella, con un fazzoletto si pulì la bocca, stessa cosa suo papà.

Dopo  varie ore di viaggio , arrivarono finalmente nella loro bellissima Londra, bella e profumata. L'ebbrezza del vento che le scorreva sulla pelle , una magia .

La mamma di Stella si preparò ad aspettarli, suonò il clacson per farsi sentire. Corsero da lei.

"Hey Stella! , Come è andata ?"

Stella strinse sua mamma in un enorme abbraccio e toccò i suoi bellissimi capelli medio lunghi biondi.

"Ti racconto a casa ."

"Va bene ."

Mamma , papà, avete presente il libretto in cui avevo scritto delle frasi universali di mia nonna ? Ecco. L'ho lasciato nella vecchia casa nel cassetto della scrivania.. ero convinta di averlo preso..

"Stella.. se per te è molto importante può darsi che ti portiamo a prenderlo, il problema è che dobbiamo chiedere al proprietario.."

"No.. non fa niente, quando ritroveremo nonna , me le farò ridire, sempre se si ricorderà.. e sempre se la ritroveremo."

"Non può essere andata così lontano ." Disse la mamma accarezzandole la mano.

Stella pensò nella sua mente che ormai aveva la patente, poteva andare di nascosto a casa di Jonathan per prendere il famosissimo libretto.. ma come faceva ad entrare? Si ricordò che da piccola aveva costruito un buco per entrare in casa.. così le venne un idea.

Arrivarono a casa, e disse :" vado a trovare un amica , va bene per voi ?"

"Certo Stella."

Perché mi è venuta questa stupida idea?.

Salì in macchina , destinazione casa vecchia.. arrivò.. era più bella che mai , ancora la luna si fece vedere , sapeva che era una cosa sbagliata entrare di nascosto , ma era l'unico modo possibile, non poteva dire a Jonathan che sarebbe entrata, non sapeva neanche che se ne era andata via da Malibù..

Il buco scavato da anni era ancora li presente, così provò ad entrare , era strettissimo ma alla fine riuscì, andò nella sua bellissima stanza , in quel momento gli venne un senso di nostalgia. Aprì il cassetto, e trovò il libretto, era pieno di polvere. Ormai che l'aveva preso doveva andarsene, il buco era scomparso, perché?. Un attimo fa c'era l'enorme buco , adesso scomparso.  Doveva chiedere aiuto , a chi ?

"Risonde la segreteria telefonica di 555****".  cavoli ! Adesso come faccio ad andarmene , e se tornasse Jonathan da un momento all'altro??.

Le vennero molte paranoie, non sapeva come fare. Ma poi un lampo di genio , la luna.  Lei sapeva tutto.

"Posso aprire la finestra con una leva ed uscire ... sarebbe una buona idea."

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Ciao a tutti ! Eccovi un altro capitolo! Spero come sempre che vi piaccia , scrivete un commento per farmi vedere se la storia vi piace! E mettete se volete anche una ☆ che mi fa molto piacere !. Alla prossima, Stella riuscirà ad uscire dalla vecchia casa ?.
Ciaoo




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