<<Riesci ad alzarti?>> domanda "occhi di ghiaccio" <<Perché non dovrei scusa?>> <<Non so forse per quella!?>> risponde indicando la mia gamba destra, le dedico uno sguardo e... beh è decisamente rotta, anche se non si capisce quasi niente, è tutta sangue con un enorme taglio dietro al polpaccio. <<Ah... in questo caso non so...>> rispondo dopo uno sguardo alla gamba, decido poi di provare ad alzarmi aiutandomi con l'albero alle mie spalle, dopo un tentativo e una bella caduta rumorosa da "sedere su un ramo", "occhi di ghiaccio" decide di allungarmi una mano per aiutarmi (si, in tutto questo lui si è alzato e se ne stava lì a guardarmi...) afferro la mano e finalmente mi alzo, ma se non ci fosse stato "occhi di ghiaccio" ad afferrarmi per una spalla, io avrei fatto la stessa fine del primo tentativo. <<Così va meglio?>> domanda <<Ehm si... grazie>> rispondo <<D'accordo ora dobbiamo raggiungere un posto>> <<Dove? Qui? Nel bel mezzo del bosco?>> <<Si perché no scusa!?>> <<Okay>> iniziamo così ad incamminarci nel bosco, vorrei fare un fantasmilione di domande, del tipo, "Dove andiamo?" "Perché volevi me?" "Chi sei?" e soprattutto... "Come miseriaccia ti chiami?" di sicuro non posso chiamarlo per sempre "occhi di ghiaccio" e anche se volessi dovrà pur avere un nome no? Iniziamo così a camminare, se si può definire camminare me che mi trascino appoggiata su "occhi di ghiaccio" e lui che zoppica, che con la scusa di appoggiarmi a lui si appoggia anche lui a me... insomma una scena perfetta direi... da ospedale proprio. Passiamo non so quanto tempo a camminare, perché ovviamente mi si è rotto l'orologio e il telefono non ricordo dove sia finito, comunque dopo tanto tempo "occhi di ghiaccio" si ferma di scatto senza avvertire, così io rischio di cadere e di trascinarmi anche lui per terra <<Perché ti sei fermato così!?>> sbotto <<Shhhh! Non urlare!>> dice sussurrando, decido di seguire il suo consiglio così inizio a sussurrare anch'io <<Perché? Cosa c'è che non va!?>> <<Ci stanno seguendo...>> <<Ah...>> neanche il tempo di renderci conto dov'erano che subito sentiamo dei passi avvicinarsi, ci giriamo e ovviamente chi potrebbe esserci se non altro che gli uomini incappucciati!? Siamo circondati, letteralmente, ce né uno in ogni angolo e uno in ogni lato, in pratica potrebbero prendersi per le manine e fare il "giro giro tondo", "occhi di ghiaccio" si guarda intorno e di botto cambia espressione, come se un demone si fosse impossessato di lui, inizia a muovere la sua mano sinistra in tondo, e a tenermi più stretta con la destra, quando anche gli uomini si accorgono della mano sfrecciano come non mai verso di noi all'unisono, io chiudo istintivamente gli occhi dal terrore di quello che stanno per fare, mi sento sfiorare da un coltello alla gola, ma nel preciso istante in cui lo sento si ferma, apro gli occhi. Sono tutti fermi, immobili come delle statue <<Vieni! Corri! Non abbiamo molto tempo!>> dice quasi urlando "occhi di ghiaccio" mentre mi tira a se, purtroppo non si era accorto che avevo un coltello puntato alla gola, così tirandomi ottengo un bel taglietto, ma non mi interessa più di tanto dato che sto ancora pensando a come sia successo quello che è successo.
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I Superstiti
FantasyMckenzie Wilson, una semplice ed imbranata ragazza da college, si ritrova catapultata in un'altra realtà dopo il suo brusco incontro con un ragazzo, che si rivelerà il motivo di tutti i suoi guai.