Capitolo 18

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Harley e Ivy erano sconvolte. Tutti gli agenti di Gotham muniti di scudi di plastica, le stavano mirando con pesanti fucili. Le ragazze erano sotto tiro e non sapevano cosa fare. Ivy sbattè il piede sulla strada asfaltata, ciò provocò una piccola scossa di terremoto allontanando da loro i poliziotti; Harley si dovette aggrappare a lei per non cadere. D'un tratto si accorsero che un grande elicottero nero era nel cielo sopra di loro, poco più in alto rispetto ai tetti dei grattacieli. Una lunga corda cadde dal velivolo. Harley scrutò Ivy con aria dubbiosa, ma la rossa la sollevò di peso, la strinse forte e la fece aggrappare alla corda. Harley iniziò a strillare mentre la corda si sollevava, protendendo una mano verso l'amica. Questa la osservò con un'espressione seria per alcuni secondi, poi abbassò lo sguardo verso gli sbirri, e, con un gesto rapido del braccio, li legò tutti stretti con una forte liana. Catwoman guardava la scena abbastanza demoralizzata.
-tu non te ne vai, così facilmente!!!
Urlò.
Con una ruota si avventò sulla corda collegata all'elicottero e iniziò ad arrampicarsi per raggiungere Harley. La ragazza da sopra iniziò a darle forti pedate in faccia con gli alti tacchi neri che indossava. A Selina sanguinava il naso, le facevano male gli occhi per i tacchi che vi entravano violentemente, ma non si diede pervinta e si appese alle gambe di Harley rendendole più difficile la salita. Intanto Ivy non riusciva a tenere le liane ben salde, poichè era preoccupata per Harley: la rossa può utilizzare al meglio i suoi poteri infatti, solo quando è concentrata al massimo, se prova emozioni più forti non sarà più in grado di controllarli. Ivy teneva le braccia tremanti verso i poliziotti per stringere le liane, ma la sua mente e i suoi pensieri erano fissi su Harley e Selina, come il suo viso in lacrime. Questa situazione era abbastanza precaria. Non ci volle molto tempo appunto che le liane andarono in pezzi e i poliziotti assalirono con tutta la loro forza la ragazza pianta ormai indifesa. Catwoman riuscì intanto ad appendersi ai pantaloncini di Harley, stretti con una cintura. La bionda non seppe più cosa fare, credeva di cadere, di morire sfracellata sull'asfalto, oppure di sopravvivere alla caduta e assistere moribonda alla morte di Ivy. Mentre era sovra pensiero rischiò quasi di lasciare andare la corda, ma l'elicottero andò avanti veloce all'improvviso, e si lasciò così l'amica alle spalle. Il movimento dell'elicottero stimolò la ragazza a tenersi ancora più forte nonostante la donna gatto fosse appesa ai suoi shorts viola facendole pressione. A quel punto le venne in mente un idea. Decise di applicare un esercizio di tessuti aerei a quella situazione: aprì le gambe facendo una spaccata, così che le mani di catwoman scivolarono dai fianchi alle sue scarpe, poi andò avanti arrampicandosi sulla corda. Selina resistette a questo pochi secondi, essendo del resto appesa solamente ai piedi della vecchia amica, la quale le sorrise facendole la linguaccia. Cadde così nel vuoto portando con se anche le scarpe coi tacchi di Harley. Harley sorrise felice, chiuse le gambe, e con movimenti rapidi raggiunse l'elicottero. Entrò nel velivolo contenta, e sganciò la corda facendola cadere nel vuoto. Dalla cabina di pilotaggio intravide il pilota premere un paio di pulsanti, e la parte scoperta da cui era entrata si chiuse a mo' di garage. Harley non disse niente. Era curiosa di sapere chi fosse alla guida, era curiosa del perchè fossero venuti a prenderla, eppure non disse niente, si sedette in un angolo, chiuse gli occhi e si addormentò, era tutto quello di cui aveva bisogno. Dopo un paio di ore di viaggio, Harley dormiva ancora. L'altro uomo che era seduto vicino al pilota, si alzò dal suo posto e raggiunse la biondina dormiente. Si pose davanti al suo corpo che giaceva sul pavimento, e iniziò a fissarla impassibile. Pochi minuti dopo, Harley avvertì di essere fissata nel sonno e aprì gli occhi piano piano. Li stropicciò un paio di volte non potendo credere a ciò che vedeva, una visione per lei celestiale, angelica, che credeva di avere dimenticato. Si alzò con gli occhi spalancati, l'uomo intanto continuava a fissarla con disprezzo dall'alto. I due si fissavano insistentemente, senza rivolgersi la parola. Harley aprì anche la bocca per lo stupore, poi non resistette più e gli gettò le braccia al collo: -"PUDDIN!!!!!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03, 2017 ⏰

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