C.13. Okay? Okay.

200 17 10
                                    

Cloud

Appena uscimmo dalla palestra notai che alcune persone ci stavano guardando in maniera strana. Alcuni di loro sorridevano, mentre altri sembravano quasi... spaventati?

Bah.

Alex continuava a guardarsi attorno in imbarazzo e ogni tanto mormorava un paio di maledizioni fra se e se.

-Che succede?- domandai notando che stava praticamente cercando di nascondersi dietro la chioma folta di Jordin.

-Avada Kedavra.- borbottò senza considerarmi.

La ragazza davanti a lei ridacchiò e questo la fece svegliare finalmente dal suo stato di trance.

-Eh? Cosa? Che hai detto?

Jordin ridacchiò ancora e io alzai gli occhi al cielo.

-Alex, ti ho chiesto cosa diamine stai facendo.

Lei scrollò le spalle e abbassò lo sguardo.

-Sto provando ad uccidere con lo sguardo quei tizi li infondo che continuano a fissarci.- spiegò.

Seguii il suo sguardo fino a quando non incontrai quello dei due scimmioni a cui si riferiva.

Li fulminai con lo sguardo e loro ridacchiarono, facendo diventare la mia amica ancora più rossa.

-Lo sapevo che sarebbe stata una pessima idea.- borbottò di nuovo lei.

Prima che potessi dire qualunque cosa qualcuno mi abbracciò da dietro. Mi voltai di colpo pronta a tirare un pugno al tizio, ma fortunatamente mi accorsi in tempo che quel tizio non era altro che mio fratello.

-Ehi pulce.- mi salutò lasciandomi un bacio a stampo sui capelli.

Fece un cenno con il capo a Jordin e poi si avvicinò ad Alex, che nel frattempo aveva continuato a maledire gente a caso. Le poggiò un gomito sulla testa e le scompigliò tutti i capelli.

-Cosa, è stata una cattiva idea?- chiese seguendo il suo sguardo.

Lei si allontanò di colpo e gli lanciò un'occhiataccia.

-Alzarmi in piedi in mezzo alla palestra, ora mi fissano tutti.- mormorò scocciata.

Io alzai gli occhi al cielo e Nash la guardò in un modo che non riuscii a decifrare.

-No cappuccetto, non ti guardano per quello. Ti guardano perché non capita tutti i giorni di vedere una bella ragazza vestita come mia nonna.- la prese in giro.

Lei gli fece la linguaccia, ma notai che le sue guance erano diventate ancora più rosse di prima.

Ad un tratto i coinquilini di mio fratello si avvicinarono a noi e io li guardai stranita. Stavo per chiedergli cosa diamine volessero, quando il ragazzo mi precedette.

Sempre carina.

Avrei usato un tono cordiale.

Certo...

-Ci avete messo una vita!- esclamò Nash rivolto ai due ragazzi.

Il coglione numero uno scrollò le spalle con fare indifferente e incrociò le braccia al petto, per poi puntare i suoi occhi verdi su di me.

Alzai un sopracciglio e lo guardai scocciata.

"Vuoi una foto?" mimai con le labbra.

Lui sorrise con fare di sfida e distolse lo sguardo.

Boom! Cloud 1, Hunter il coglione 0!

Ma ti senti? Una bambina dell'asilo.

Ha iniziato lui!

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