CAPITOLO 70

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<<Non ci posso credere, la tua stanza è maledettamente più grande della mia!>> Si lamenta Ally, dopo aver fatto irruzione in camera mia, mentre stavo facendo una doccia.
<<Ally. L'avrai detto almeno diecimila volte da quando sei entrata qui>> asserisco, alzando gli occhi al cielo e osservandola mettere il broncio e incrociare le braccia al petto come una bambina.
<<Ma è la verità! Non è giusto!>>
<<Cosa non è giusto?>> Chiede Nicole, mentre entra in camera, senza aver bussato...
<<Ally!>> Mi giro di scatto verso la mora che mi guarda colpevole.
<<Hai lasciato la porta aperta. Ti rendi conto che sono in asciugamano? E sotto sono nuda?>> Le chiedo retoricamente, magari se l'è dimenticato.
<<Ma questa camera è enorme!>> Esclama la rossa, interrompendoci e sgranando gli occhi.
<<Hai visto? Che ti ho detto? È stramaledettamente grande>> sbuffa Ally, continuando a lamentarsi.
<<D'accordo. Basta così, vado a cambiarmi>> affermo, alzando le braccia al cielo in segno di resa.
Do le spalle alle due pazze, lasciandole a lamentarsi tra di loro e corro in bagno a vestirmi e mettere il costume. Indosso un due pezzi nero, con la parte superiore a triangolo e un po' di volà sui due lati centrali. Niente di impegnativo, ma che mi piace molto.

Dopo essere andate a chiamare tutti i ragazzi, arriviamo in spiaggia in tarda mattinata. Delle grandi scale di pietra ci guidano fino alla spiaggia, dove file di ombrelloni colorati di arancio e rosso con i rispettivi lettini sono occupati da varie persone. Per lo più ragazzi e ragazze.
<<Non vedo l'ora di fare un bagno!>> Esclama tutta eccitata Nicole, guardando con occhi sognanti la distesa d'acqua davanti a noi. È davvero stupenda, sembra una tavola.
<<Beh? Che aspetti allora? Andiamo>> replico io con altrettanto entusiasmo. Solo a guardarla fa venir voglia di tuffarsi.
Io e Nicole ci scambiamo uno sguardo d'intesa e iniziamo a correre verso la riva, lasciando gli shorts e le borse su due lettini a caso. Ci tuffiamo entrambe in acqua, riemergendo subito dopo tra le risate dei ragazzi che ci guardano sbalorditi dalla riva.
<<Andiamo! Venite anche voi: l'acqua è stupenda!>> L'entusiasmo di Nicole è palpabile, ma Ally e Tiffany trovano che l'acqua sia troppo fredda per tuffarsi.
Mentre sono persa ad osservare come le due ragazze si allontanano dall'acqua e vanno a chiacchierare, stendendosi su due lettini, un'ondata d'acqua mi colpisce in pieno viso, facendomi bere.
Tossisco più volte per recuperare un po' d'aria e, dopo esserci riuscita, mi guardo intorno per trovare il responsabile. Poco più in là Taylor mi guarda con un ghigno sul volto, ma prima che possa anche solo avere il tempo di infuriarmi, una ragazza con lunghi capelli biondi ed un costume bianco intero gli passa accanto, catturando la sua attenzione. Il morso di gelosia che provo mi fa capire che non sarà per niente facile passare serenamente questa settimana se già dal primo giorno lui si comporta così.
Mentre Taylor è impegnato a rimorchiare quella ragazza, di cui non mi interessa il nome, comincio a nuotare senza sapere in che direzione, ma mi basta allontanarmi da lui. Quando riapro gli occhi, i ragazzi sono molto lontani da me, ma nessuno a parte Nicole, che cerca di attirare la mia attenzione sollevando una mano, sembra averlo notato. Mi guardo in giro in attesa che la mia amica mi raggiunga e qualche metro più avanti noto un chiosco, non riuscendo però a capire di cosa si tratti di preciso. Mi metto una mano a pararmi gli occhi dal sole per cercare di capire meglio e, solo dopo aver visto un ragazzo avvicinarsi alla riva con una tavola da surf, capisco cos'è. È una scuola di surf e windsurf.
<<Che cosa stai facendo?>> La voce di Nicole mi fa sussultare dallo spavento: non avevo notato che nel frattempo lei mi avesse raggiunta.
<<Lì>> le indico con una mano il chiosco, <<Lo vedi?>> Chiedo.
<<Si, certo: è un chiosco. E allora?>> Replica lei di rimando, confusa.
<<Non è un chiosco. Insegnano a surfare!>> Esclamo elettrizzata, battendo le mani. <<Voglio andarci assolutamente>> asserisco e, senza aspettare che lei mi segua, mi avvio verso il gruppo di ragazzi al di là del bancone del chiosco. Ho sempre voluto fare una cosa del genere, ma gli impegni con la scuola e la famiglia, e soprattutto con Taylor in quest'ultimo periodo, non me l'anno permesso.
<<Salve, cosa devo fare per iscrivermi ai corsi?>> Chiedo con un sorriso a trentadue denti, rivolto al ragazzo solo in costume da bagno dietro al bancone.
<<Sei dell'hotel?>> Mi chiede, ma la sua voce è così familiare che mi distrae. Lo osservo per un po' di tempo, dimenticandomi di rispondergli, e finalmente capisco chi è.
<<Sei Harry giusto?>>
<<Si, esatto. Lavoro anche alla reception>> risponde con un sorriso cordiale.
<<Beh, io sono arrivata questa mattina. Non so se ti ricordi di me.>>
<<Ah, si. Sei arrivata con quel gruppo di ragazzi ed hai chiesto una camera con due letti separati per te e il tuo ragazzo>> risponde, dimostrandomi di essersi ricordato di me, ma anche di essersi completamente sbagliato su me e Taylor.
<<Oh, non è il mio ragazzo>> sorrido, ma il sospiro che emetto mi tradisce.
<<Bene, seguimi.>> Harry fa il giro del bancone e si mette al mio fianco, conducendomi in una stanza, che solo dopo scopro essere piena di tavole da surf. Sono tutte colorate e magnifiche, ma una in particolare attira la mia attenzione. È bianca, ma sopra è dipinta un'onda azzurra e blu che sembra così realistica da farmene innamorare subito.
<<Sei da sola?>> Mi chiede, mentre solleva la tavola che gli ho indicato e si avvia verso l'uscita.
<<In realtà c'era un'amica con me.>> Una volta fuori, mi sollevo sulle punte dei piedi per cercare Nicole, ma non la vedo da nessuna parte. <<Ma credo che dev'essersela svignata>> ridacchio, affiancando il moro dal fisico da urlo, che si avvicina alla riva. Harry ride con me e si immerge in acqua. Ha una risata molto bella, ma perché non riesco a smettere di paragonarla a quella di Taylor? Devo smettere di pensare a lui. Se proprio dovessi fare dei paragoni, dovrei paragonarlo a Dylan. Ma invece non lo faccio, lo paragono a Taylor e mi comporto come se fossi single, quando invece non lo sono e il mio ragazzo proprio ieri sera ha confessato di amarmi.
Impazzirò, me lo sento.
<<Allora, stenditi sulla tavola a pancia sotto.>>
Una volta pronti per cominciare la lezione, Harry sta cercando in tutti i modi di farmi capire come fare per mettermi in piedi su questa maledetta tavola, ma non faccio che cadere in acqua di continuo.
Annuisco e mi stendo sulla tavola nella posizione da lui indicata, per l'ennesima volta: <<Così?>>
<<Esatto>> risponde, posandomi una mano alla base della schiena. Il mio sguardo va a posarsi proprio nel punto del nostro contatto e poi torno a guardare lui. Mi sorride ed io non posso fare altro che ricambiare, ma in modo impacciato.
Improvvisamente, il rumore di un tuffo ci fa interrompere il contatto visivo tra i miei occhi blu ed i suoi verdi per farci girare verso di esso. Quando noto il responsabile dell'interruzione mi infurio all'istante.
Come pretende di rovinare la mia lezione di surf dopo essersela sicuramente spassata con quella biondina perfetta di prima?
<<Taylor, ma che fai?!>> strillo, quando ci passa accanto con la sua tavola da surf, creando un'onda che mi fa riversare in acqua.
<<Non lo vedi da sola?>> Risponde, retorico ed arrogante, accostandosi a noi, mantenendosi però sempre in perfetto equilibrio in piedi su quella maledetta tavola.
Sollevo lo sguardo sul suo, io in acqua e lui imponente su quella tavola da surf, con il suo fisico perfetto ed i tatuaggi messi in bella vista dalla pelle lucida a causa dell'acqua.
<<E da quando in qua tu sai surfare?>> Chiedo retorica.
<<Da sempre>> sorride beffardo. Gli farei scomparire quel ghigno dalla faccia a suon di pugni, ma poi mi viene un'idea migliore.
Mi giro verso Harry, che ha assistito alla scena confuso, con il sorriso più affascinante del mio repertorio: <<Dove eravamo rimasti?>>
Mi stendo nella stessa posizione di prima sulla tavola da surf e lui poggia di nuovo la mano sulla mia schiena, facendomi sorridere beffarda quando Taylor, ancora imbambolato accanto a noi, stringe i pugni lungo i fianchi.
<<Qui>> risponde il moro, ignaro delle mie intenzioni.
<<Ora mettiti seduta sulle ginocchia>> istruisce, sollevando la mano dalla mia schiena per poggiarla accanto alla mia coscia, sulla tavola.
Eseguo le sue istruzioni, ma subito dopo mi sollevo in piedi, sollevandomi per arrivare quasi alla stessa altezza di un Taylor corrucciato.
<<Avete smesso di flirtare davanti a me?>> Chiede con voce carica di irritazione, per poi passarsi una mano tatuata tra i capelli resi ancora più scuri a causa dell'acqua.
<<Ma noi non stiamo flirtando, Taylor. Mi sta solo insegnando a surfare come te>> replico, fingendomi ingenua e fissandolo dritto negli occhi scuri, incrociando le braccia al petto. Quando noto il suo sguardo posarsi esattamente dove non dovrebbe, gli dó le spalle.
<<No, voi state flirtando. E poi tu non avevi un fottuto ragazzo?>> La voce alterata. Mi giro di scatto verso di lui, con gli occhi che- sono sicura- sono indemoniati.
<<Si, ma non sei tu>> pronuncio, scandendo le parole lentamente.
Il suo cipiglio si approfondisce e torna a posare lo sguardo su Harry.
<<Andiamo, questo qui non riuscirà ad insegnarti nulla>> lo schernisce. Confusa, poso anch'io lo sguardo su Harry che aggrotta le sopracciglia. I suoi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa: pochi secondi fa era irritato ed ora prende in giro Harry? Ma cosa gli prende?
<<Perché tu riusciresti ad insegnarmi a surfare?>> Sollevo un sopracciglio, guardandolo con aria di sfida. Mi dispiace solo per Harry che adesso deve essere più confuso che mai. Beh, benvenuto nel mio mondo tesoro!
In uno scatto, Taylor poggia un piede sulla mia tavola da surf, facendo allontanare Harry da me. Poi con un braccio mi circonda la vita e mi attira a sè, facendomi ritrovare a pochi centimetri dal suo viso, dalle sue labbra che mi tentano tanto.
<<E non solo quello>> soffia sulle mie labbra, facendomi mozzare il respiro in gola così come le parole. Quando sento qualcosa premere sul mio ventre e abbasso lo sguardo, arrossisco di botto e lo allontano da me, facendolo franare in acqua.
Non posso credere a quello che è appena successo!
<<Va' via Taylor>> sibilo più infuriata che mai, ma soprattutto imbarazzata.
Mi giro verso Harry con un sorriso di scuse, mentre lui mi guarda ad occhi spalancati. Nel frattempo, Taylor ha il buon senso di prendere la sua tavola e andare via da me, che sono rossa come un pomodoro.
<<Continuiamo?>>

PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora