Capitolo Nove

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Mio Lou,
non so se sia una fortuna o una sfortuna essere rimasto qui nell'infermeria, a causa del mio braccio ferito, mentre i miei compagni combattono, pregando di non rimanere uccisi. Mi sento così inutile ed impotente in questo momento, ma so bene che con non potrei di certo imbracciare un'arma ridotto in queste condizioni.
Ciò che mi dici è stano, Liam è sempre stato un soldato attento ed impeccabile nell'eseguire gli ordini, ma ti chiedo per favore di continuare gli allenamenti. Devi essere sempre pronto a difenderti, amore.
Anche tu mi manchi e ti penso in continuazione, ogni secondo della mia giornata, e ti vedo nelle più piccole cose. Ogni cosa mi rimanda a te e alle nostre piccole abitudini: il cielo mi ricorda il colore dei tuoi occhi azzurri, a volte chiudo gli occhi ed immagino di essere con te, nel tuo letto ed immagino di fare l'amore con te.
Sembra quasi reale a volte, riesco a sentire la tua pelle nivea e morbida al tatto, posso sentire come i tuoi baci sembrano scottare sulla mia pelle e di come le tue mani carezzono il mio corpo, calcando ogni cicatrice ed ogni singolo centimetro della mia pelle.
Poi, però, apro gli occhi e l'unica cosa che vedo è l'orrore che riesce a causare la guerra.
Non resisterò a lungo qui, senza di te.
Ti amo,

tuo Harry.

*

La stanza vorticava intorno a loro, sembrava di essere intrappolati in un vortice fatto di baci, sorrisi e carezze. Non riuscivano a smettere di baciarsi, nemmeno per prendere fiato: se aveste chiesto loro come fossero finiti sul letto, illuminati dalla fioca luce delle candele che erano poste sui comodini del principe, non vi avrebbero saputo rispondere, tanto erano presi dal momento.

Il corpo della guardia sovrastava quello minuto del principe, che si era totalmente lasciato andare fra le braccia possenti dell'altro, e ai suoi passionali baci: le braccia di Louis cingevano il collo di Harry, così come le sue gambe erano avvolte attorno al bacino dell'altro, mentre la guardia carezzava ogni singola parte del corpo di Louis da sopra i vestiti, non osando mosse azzardate.

Le loro labbra parevano essersi fuse ed era diventato impossibile separarle, i loro cuori battevano feroci nei loro petti e la loro mente non riusciva a pensare ad altro che a volerne di più, sempre di più, mai sazi di quel contatto.

"H-Harry", lo chiamò il principe, fra un bacio ed un altro.

Un mugugno si liberò dalle labbra della guardia, che solo in quel momento aveva aperto gli occhi per poter guardare Louis in viso, mentre non accennava a dare tregua alle labbra del principe: quest'ultimo sembrava essere in estasi, fra le mani della guardia pareva aver perso anche l'ultimo briciolo di buon senso che era in lui e che gli ricordava che era tutto così dannatamente sbagliato.

Ma si sa, che più proibito è un legame, più il desiderio sarà incontrollabile.

Louis non parlò, semplicemente dimostrò cosa volesse in quel momento; Harry stava torturando il collo del principe, lasciandovi languidi baci e stando attento a non lasciare segni evidenti, mentre l'altro prese la mano della guardia, che era prima ferma sul suo fianco, e la portò al di sotto della veste regale che indossava.

Harry sgranò gli occhi ed alzò il volto, per poter guardare Louis negli occhi, che in quel momento brillavano di lussuria e di desiderio; la guardia, non fermando il contatto visivo e deglutendo, sfiorò con i polpastrelli la pelle del principe. Il tocco parve quasi bruciare, più la mano di Harry esplorava il corpo di Louis, più quest'ultimo avvertiva il proprio corpo come se stesse per andare a fuoco.

Louis lasciò andare un piccolo sospiro e gettò la testa all'indietro, lasciandosi andare completamente per una volta nella sua vita e vivendo a pieno le sue emozioni. Harry con lentezza quasi esasperante, alzò la veste del principe e lasciando piccoli baci lungo il corpo di Louis, giunse alla sua pancia dove inspirò a pieno il profumo del principe e baciò delicatamente la sua pelle. Lo stava trattando come fosse di porcellana, quasi timoroso che ad un movimento brusco, potesse rompersi in mille pezzi.

"Harry, ti prego", sussurrò Louis, non riuscendo a resistere e reclamando di più.

"Mio Principe, ne sei sicuro?" domandò con voce roca la guardia, non volendo fare nulla che andasse contro il desiderio di Louis.

"N-non sai da quanto ti desidero" sospirò Louis, quando avvertì il riccio calargli i pantaloni e con essi anche la biancheria.

Era nudo, se non per la camicia semplicemente alzata, e quasi non arrossì alla vista degli occhi bramosi di Harry, che lo scrutavano quasi come fosse una delle sette meraviglie del mondo.

"Cosa mi stai facendo, Louis? Sto perdendo la ragione a causa tua", si passò una mano sul volto la guardia, tentennando dinanzi a tutto quello.

Louis si sfilò la camicia, decidendo di mostrarsi senza ulteriori veli al riccio, e si tirò a sedere, invertendo poi le posizioni e mettendosi lui sulla guardia.

"Lasciati andare Harry, lasciati spogliare da me. Lasciati guardare ed amare."

Harry tremò a quelle parole e decise di fare come il principe gli aveva detto, lasciandosi spogliare dalle mani di Louis e sospirando ogni qual volta le dita del liscio sfiorassero la sua pelle in quello che era un contatto proibito.

In poco tempo si ritrovarono entrambi nudi e con le loro erezioni svettavano sui loro stomaci, in cerca di un contatto e di piacere.

"Io- non ho mai- ecco, ti dispiacerebbe se-" balbettò imbarazzato il principe, perdendo l'aria impavida di poco prima, ed arrossendo quasi.

Harry ridacchiò, carezzando con una mano la guancia di Louis e poi lasciandogli un bacio casto sulle labbra, "Fammi quel che vuoi, Louis."

Louis si morse le labbra e con la delicatezza che sempre lo accompagnava, degna di un reale, preparò la guardia, lasciando che i suoi silenziosi gemiti si librassero per la stanza e riempissero il cuore del principe, come nessuna sinfonia aveva mai fatto. Lentamente penetrò Harry, il quale strinse in un pugno le coperte e gettò la testa all'indietro, trattenendo un verso di dolore.

"Mi dispiace- Oh Dio, non volevo farti male", si scusò Louis, pensando di aver sbagliato qualcosa, e facendo per districarsi dalla presa della guardia che invece lo tenne stretto a sé.

Harry scosse la testa e delineò la figura del liscio con le mani, partendo dalle spalle fino ad arrivare ai fianchi e poi al fondoschiena, che strinse forte fra le sue mani, "Muoviti", gli istruì.

Louis prese a muoversi lentamente dentro Harry, finché poi entrambi non presero a gemere, cercando di essere il più silenziosi possibile; le loro labbra si unirono nuovamente in un bacio scomposto, fatto di passione, mentre le scoccate di Louis diventavano più violente ed il riccio lo aiutava, spingendolo dai fianchi.

"Oh, Harry" gemette Louis sulle labbra delle guardia, riversandosi poi dentro il riccio; le sue gambe erano quasi gelatina tanto stavano tremando.

Harry era in un'altra dimensione totalmente, tanto che ci volle un'altra scoccata di Louis, prima di poter venire anche lui e sporcare i petti di entrambi.

Non pensarono a ripulirsi, si abbracciarono entrambi e si lasciarono a quei sentimenti che parevano aver scavato dentro di loro ed essersi insediati dove ormai era impossibile tornare indietro.

I giochi erano fatti, adesso dovevano solo stare attenti a non sbagliare mossa e far crollare tutto.

n/a:

qui è giada che vi parla. non so che strano potere abbia haaveillax da riuscire a farmi piacere qualcosa che comprenda 'louis tops', ma comunque ci riesce.
NON TEMETE (chi è che teme, visto che siete tutti team Louis) HARRY TOPS TORNERÀ, E PIÙ FORTE DI PRIMA.
they kinda share that really, insomma.

lasciate come sempre stelle e commenti e restate sintonizzati🤙

kisses🦄

Nothing will stop me from going back home to you ❥ lwt+hesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora