Cena a lume di candele.

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\\spazio autrice

la canzone sopra è la canzone che ho scelto per una parte del capitolo, non dico quale perche' non voglio rovinarvi nulla! Buona lettura.

"Jim sa che siamo qui?" chiesi mentre continuavo a guardare meravigliata i dettagli intorno a noi.

"Certo, questa volta gliel'ho dovuto dire per forza...risultava abbastanza sospettoso spostare un tavolo e le sedie qui dentro, insieme a tutte queste luci, non trovi?" domandò ironico mentre accennava una risata.



Mi avvicinai alla sedia e presi posto."E' splendido..ma..come mai mi hai portato proprio qui?"




Anche lui prese posto davanti a me."Perchè è qui che ti ho chiesto di diventare la mia ragazza..non ricordi?"



Sorrisi al ricordo. "Certo che ricordo..non potrei mai dimenticarlo. E lo Chef chi è?" accennai una risata guardando i piatti coperti davanti ai nostri occhi.



"Ammetto che per quelli mi sono fatto aiutare da Silvia oggi... lei è italiana, meglio di così?" accennò una risata e scoprì il suo piatto, io feci lo stesso con il mio. "E' ancora caldo ovviamente.. abbiamo fatto tutto prima che arrivassi tu."

"Non voglio neanche immaginare cosa ti abbia potuto raccontare su di me mentre cucinavate.."

"In realtà c'era anche Luke con noi, non hanno fatto altro che punzecchiarsi tutto il pomeriggio. Credo che a Luke piaccia molto" Osservò lui per poi cominciare a mangiare la pasta al ragù che aveva nel piatto, anche se non me l'avesse detto,avrei capito subito che quello fosse un piatto di Silvia. La pasta al ragù era la sua specialità.



"Tu dici? Silvia non mi ha detto niente su di lui.."



"Anche tu all'inizio non raccontavi nulla su di me alle tue amiche, e invece morivi dalla voglia di baciarmi ogni volta che mi avvicinavo..." mi guardò assumendo un sorrisetto sghembo e io gli diedi un leggero calcio sulla gamba ridendo.



"Ai! sei scorretta" Si piegò per massaggiarsi la gamba mentre rideva e poi tornò a sedersi composto sulla sedia. "questa è violenza psicologica"

Scoppiai a ridere per ciò che aveva detto. "Ma cosa dici! non c'entra niente la psicologia."



"Oh mi scusi dottoressa" si scusò lui ridendo.


"Ecco di cosa volevo parlare!" un lampo di luce. "Sei felice di essere entrato in medicina?" domandai.


Lui annuì. "Si, figurati che ho visto sorridere mio padre per la prima volta dopo tantissimo tempo...questo mi è bastato per esserlo ancora di più.Tu l'hai già detto ai tuoi?"





Scossi la testa."Vedi..io non.. non so ancora se voglio dirglielo. Oggi stavo pensando che se accettassi di frequentare la NYU, dovrei stare la maggior parte del tempo qui, non potrei aiutare mia madre..e.." mi interruppe.



"Non ci pensare neanche Kim, questa è un'occasione che non puoi lasciarti scappare. Tua mamma non ti lascerebbe mai rifiutare."


"E' proprio per questo che ancora non l'ho detto ai miei... mia madre mi costringerebbe ad accettare, anche se in realtà mi vorrebbe con se, le ho promesso che le sarei stata vicino."





Lui scosse la testa "No ok..ferma un secondo, ricordi quando mi dicesti che la mia vita doveva andare avanti? che dovevo provare ad entrare in medicina nonostante io avessi fatto una promessa a mia sorella?" domandò. Io annuii debolmente, senza parlare e lui continuò. "Bene, la stessa cosa vale per te. Sei una ragazza dalle mille risorse, riuscirai a coordinare lo studio con le visite da tua madre... ma per riuscirci devi prima convincere te stessa. Io l'ho capito grazie a te..parte tutto da noi. Non lasciare che tutto quello che sta succedendo, ti porti via le cose a cui tieni di più."



One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora