Il peggio

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Quando si è svegliata ancora non avevo finito di fumare, allora mi sono avvicinata: "hai dormito bene principessa?" E così dicendo le ho spento la sigaretta sulla fronte.
Altri urli, altri pianti, altre mie risate.
Intanto avevo messo anche l'occhio nel bidone e gli ho appiccato fuoco.
Ho preso un bastone di metallo e l'ho fatto diventare incandescente mentre le dicevo "Sai l'apellativo di Puttana te lo sei proprio meritato, ma dovresti ringraziarmi. Perché ora non sarà più così."
In quel momento ho premuto forte il ferro rovente tra le sue gambe in modo da sigillare con il fuoco una porta che non si sarebbe mai più aperta, soprattutto per te.
Lei è di nuovo svenuta dopo un lunghissimo urlo e tra le mie espressioni di gioia.

MetamorfosiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora