CAPITOLO TRENTADUE - Everyone deserves help.

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Buona lettura! 🌸

Dopo il nostro discorso Justin non ha più accennato a Nate o a mio fratello e non ha più fatto domande. Ci stiamo dirigendo verso la mia macchina per andare a mangiare al MC, l'ho convinto dicendogli che hanno inventato le nuove patatine con sopra il Cheddar.
I suoi occhi si sono illuminati e io sballata com'ero non ho potuto fare altro che scoppiare a ridere.

"Barbie stai ridendo da mezz'ora senza alcun apparente motivo, sicura di essere in grado di guidare?" mi chiede per l'ennesima volta. Mi scruta con i suoi luminosi occhi verdi, l'aria preoccupata e la fronte corrucciata. Con una mano prende il mio braccio e stringe la presa, in modo da farmi da spalla nel qual caso dovessi cadere.

Roteo gli occhi al cielo e alzo le spalle piegando il collo a destra e a sinistra per farlo scrocchiare e cerco di fare la faccia più seria del mondo. "Si Giustino Madonna santa, ce la faccio" ridacchio e apro lo sportello per sedermi e guidare.

"Non sono mai salito in auto con te" dice ad un certo punto. Mi volto e lo osservo, mentre il mio labbro si piega in un mezzo sorriso e scuoto la testa. Gli porgo la mia borsa e lui se le mette in mezzo alle gambe in basso, allaccia la cintura e mi scappa l'ennesima risata nel vedere la sua faccia contratta e in paranoia. Mi sento proprio sballata, ma sul serio, i miei occhi li sento mezzi chiusi e l'unica cosa che mi viene in mente di fare ora è ridere, anche se non ne ho motivo, io voglio ridere.

"La prima di infinite volte" metto in moto, piede su frizione ed acceleratore, scalo la marcia sulla prima e parto in direzione del mc. Nella mia mente continuo a ripetere le mosse che devo fare per non schiantarmi, in modo da mantenere la concentrazione. Stringo gli occhi a fessura, le mani ben salde sul volante, e la testa leggermente in avanti. La mia vista è leggermente offuscata dallo strato di sballo dovuto all'erba che ho
fumato poco prima.

Dopo qualche attimo di silenzio sento Justin muoversi in continuazione sul sedile, non mi volto a guardarlo per il semplice fatto che già ho i riflessi molto rallentati se mi dovessi distrarre sarebbe una catastrofe per entrambi.

"Cazzo!" impreca violentemente il ragazzo.

"Ma che cavolo hai ora?" Sbotto acida mentre sterzo per svoltare a destra.

"Due obiezioni Barbie. Numero uno: rallenta, ho le unghie conficcate nel sedile e Cristo sei una maledetta ragazza che guida, sei sballata e ho come la sensazione che finiremo contro un muro! Numero due: ho appena partorito un IPhone 7 bianco, molto bello oserei dire" posso vedere con la coda dell'occhio il modo in cui si rigira il mio cellulare fra le mani mentre questo continua vibrare come un carro armato.

"Obiezione respinta! Posa il mio cellulare idiota, chissenefrega se sta suonando." Replico fremendo allo stop.

"Sta vibrando nelle mie manu e prima vibrava sotto il mio culo, un po' di fastidio mi da sai?"

Roteo gli occhi al cielo e sbuffo. "Chi mi chiama?" Domando incuriosita e voltandomi, di conseguenza, verso Jay.

"Guarda la strada cristo!" Sbotta dandomi una pacca sulla spalla. "Comunque, un certo 'Luchi'"

"Merda. Quell'idiota di mio fratello gli avrà detto che sono sparita. Che diavolo di ore sono?" sbuffo e sbatto i pugni sul volante mentre volto la testa e guardo a destra e sinistra per vedere se passa qualcuno, dopo di ché, procedo dritto per la mia strada.

"l'1" mi risponde il mio amico.

Sbuffo per l'ennesima volta, facendo roteare gli occhi mentre cerci parcheggio e scendiamo insieme pranzare.

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