Prisoner

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"Lei è in stato di fermo" affermò il vicequestore aggiunto Nappi
"Rossi, portalo in cella, passerà la notte qui. Io vado e chiudo la caserma, tu che hai il turno di notte lo controlli"

E così l'agente Rossi accompagnò il detenuto ai piani superiori di quella piccola caserma situata in una cittadina in Trentino

Le celle per le persone in stato di fermo erano davvero poche, in quanto, se la pena avesse dovuto prolungarsi, avrebbero trasportato i prigionieri nella caserma più grande, distante qualche chilometro da lì.

Benjamin entrò, e subito Federico chiuse le sbarre alle sue spalle

Quel posto era abbastanza piccolo, con una finestrina che si affacciava sui campi, un letto a una piazza e le pareti interne in legno, tipiche di quei luoghi

Non c'erano telecamere, perché, come detto prima, i detenuti erano davvero pochi, e bastava un agente che li sorvegliasse tutta la notte.

Benjamin si sdraiò sul letto con le mani dietro la testa, guardando l'agente che girovagava davanti a lui, ma fuori dalle sbarre
"Hai un bel culo" disse con aria superficiale, di uno a cui non interessa stare lì
"Dovresti essere preoccupato di ciò che ti accadrà, avevi in casa armi illegali, non dovresti pensare al mio didietro"
"Dimostrerò che non ce le ho messe io, e che non ero a conoscenza di tutto ciò"
"Mh, e come farai?"
"Convincerò mio fratello a parlare"
"Quindi è stato lui?"
"Già"

Il moro si alzò andando verso il cancelletto e aggrappandosi con le mani
"Mi scappa la pipì"

Il biondo si girò alzando i occhi al cielo e estraendo delle manette dalla tasca posteriore e aprendo al ragazzo che se le lasciò mettere senza problemi

Lo accompagnò ai bagni, ma prima che potesse entrare
"Me ne sganci almeno una? Altrimenti non riesco..."
"Oh va bene"

Sganciata la mano destra, Benjamin la utilizzò per prendere per il polso il biondo e trascinarlo in bagno con lui
"Cosa stai facendo?" Urlò Federico
"Mi piace il tuo culo ti ho detto"
"E Quindi ?"
"E quindi ci divertiamo"
"Io sono qui per lavorare"
"Oh eddai agente Rossi siamo soli" e così dicendo gli appoggiò le mani sul lato B che tanto amava avvicinandosi con il viso a lui e inclinando la testa lasciandogli un bacio più verso le labbra che sulla guancia
"Mh, non qui" rispose il biondino sganciandogli anche l'altra mano e conducendolo di nuovo dove stava prima
Il più grande prese le manette dalla tasca dell'altro facendo ben attenzione a toccargli il sedere mentre le estraeva, per poi legargli i polsi dopo aver tolto la giacca della divisa e la maglia sotto di essa

Benjamin si posizionò su di lui dato che il letto era piccolo e quello era l'unico luogo in cui potersi mettere, si sfilò la maglia e si abbassò sul biondo dandogli piccoli baci provocanti sulle labbra, mentre l'altro talvolta gemeva per il continuo sfregare delle loro intimità
"Cosa vuoi?" Chiese sussurrandogli all'orecchio il moro
"Voglio te dentro di me" rispose l'altro che era totalmente eccitato
"Mh, si dai ci può stare" il suo tono fermo e strafottente lo mandava completamente fuori di testa
"Mh dai Benjamin"
"Sei già pronto o ti devo preparare?"
"Ti prego fammi tuo subito"
"Ah sei così terribilmente impaziente... La tua voce mi eccita"
Rispose sempre con lo stesso tono il più grande, abbassandosi fino a togliere mutande e pantaloni di entrambi
"Quindi" disse prendendo in mano la sua erezione "questo..." la avvicinò maggiormente alla sua bocca "non ti piacerebbe?" Finì la frase per poi inglobare l'erezione
"Mh si cazzo" rispose l'altro gemendo
"Agente, come mi piace sentirla così"
"Smettila Ben"
"Okay, è giunta l'ora prescelta"

Con le mani gli allargò le gambe facendogli sollevare maggiormente il bacino e penetrandolo iniziando a muoversi

Gemiti strozzati uscivano dalla bocca di entrambi, che si riversarono dopo qualche minuto di spinte

"Ora puoi librarmi i polsi?" Chiese Federico con la fronte imperlata di sudore
"Oh certo" Benjamin si alzò del letto in tutta nudità recuperando i pantaloni in terra "dove sono le chiavi?"
"Nella tasca a destra"

Dopo averlo liberato, il biondo si rinfilò i boxer prendendo anche un fazzoletto dalla giacca per pulire tutto

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"Signor mascolo, suo fratello ha confessato tutto, ci dispiace per l'errore commesso; inoltre, per quanto ci è stato riferito dall'agente Rossi, lo rilasciamo anche per buona condotta"

Benjamin sorrise al vicequestore ridendo interiormente per la 'buona condotta' e guardando oltre alle sue spalle e vedendo un Federico che gli faceva l'occhiolino.

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