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Avete presente quando vi drogate, bevete e marinate la scuola e i vostri genitori se ne accorgono? Io si, infatti sto per partire per una scuola specializzata, super accessoriata che si miei costerà un po' ma per il lavoro che fanno il prezzo è accettabile. Quando dicono che i soldi non portano sempre in buoni posti è vero, io sono finito in un bar di spacciatori e da lì è cominciata la dipendenza dalla droga. Sono un cattivo ragazzo di quartiere, beh, dei quartieri alti. I miei hanno deciso di mandarmi in quella scuola e i miei fratelli hanno concordato con loro, eravamo una squadra ma... le squadre non fanno di questo; a quanto pare non mi volevano più tra i piedi. In questo esatto momento mi trovo in un pulmino che mi sa portando nel college, speriamo che abbiano internet. Al mio arrivo trovo un signore in giacca e cravatta e due poliziotti, cos'è un carcere?

"Buongiorno, io sono il preside Fredrick Callagan e ben venuto nel mio istituto"

"Cos'è una battuta premeditata?" Chiedo

"Ehm... si, comunque Ross ti faccio fare un giro" dice

I due grandi cancelli si aprono e davanti a me ecco tre edifici.

"L'edificio alla tua destra è la palestra completa di: campi da basket, da tennis, da calcio, da palla a volo, due piscine, palestra con pesi e attrezzi per kickboxing. Al centro il dormitorio, con una reception aperta ventiquattro ore su ventiquattro e un bar che dispone tutte le bibite analcoliche. Mentre alla tua sinistra il luogo più odiato da tutti gli adolescenti, la scuola."

Entriamo nel dormitorio e andiamo alla reception.

"La chiave della stanza 456 per il signor Lynch" dice il preside

L'uomo in divisa gliela porge, è una carta, come quella degli hotel! Prendiamo l'ascensore e saliamo al terzo piano. Andiamo in fondo al corridoio ed ecco lì la stanza 456.

"Il tuo compagno di stanza era molto contento quando ha saputo del tuo arrivo" dice il preside

Apre la mia stanza con la chiave, me la porge e mi saluta con un semplice 'buona giornata signor Lynch'. Entro nella stanza ed ecco lì un ragazzo seduto sul letto che guarda il computer.

"Ciao io sono Max"

"Piacere, sono Ross"

"Allora pure tu sei uno di noi ora?"

"Sì..."

Una moretta apre la porta di scatto.

"Max dove sono i miei appunti?" Chiede la mora

"Non si saluta?"

"No, dove sono i miei appunti? Ah e Sally mi ha detto di darti questi - porge a Max un paio di jeans - li avevi scordati in camera sua"

"Comunque lui è Ross"

"Si, si. Dove sono i miei appunti?"

"Lì sul tavolo"

La moretta prende i suoi appunti e sta per uscire dalla stanza

"Ciao Nat!" Dice Max

"Ciao Max e ciao Biondino"

Quel 'biondino' è un nome che mi attribuivano i parenti ed è bruttissimo ma detto da lei suona come una melodia. La moretta esce dalla stanza

"Lei è Natalia, una mia carissima amica. La più sexy del college"

"Ah, posso farti una domanda?"

"Si"

"Come cazzo hai fatto ad uscire dalla stanza di Sally senza pantaloni?"

"Non so, erano le cinque di mattina, ero mezzo assonnato"

Once upon a time Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora