Because I love you 🖤

CAPITOLO 1 🖤

Ero su un fottutissimo aereo , di nuovo, stavo partendo e questa volta per sempre, stavo lasciando la mia città natale, i miei amici, la mia scuola e i brutti ricordi, stavo partendo per Los Angeles una delle mie città preferite però l'idea di lasciare le persone a cui tengo di più non mi entusiasma.

Stavo partendo per ricominciare una nuova vita, e lasciare tutti i brutti ricordi in quella città, i ricordi non svaniscono nel nulla lo so ma almeno li potrei mettere a disparte anche se lasciano una cicatrice.

Cacciai quei pensieri dalla testa e mi accorsi che stavamo atterrando, strinsi la mano di mio padre, nonostante abbia preso molte volte un'aereo ho sempre una paura d enorme, ho paura di schiantarmi, io non voglio morire ho ancora una vita avanti ho soltanto 16 anni.

Finalmente l'aereo atterrò ed io allentai la presa dalla mano di mio padre, appena scendemmo mio padre chiamò un taxi

Dieci minuti dopo il taxi arrivò, aprì la portiera posteriore e mi sedetti, salì anche mio padre e partimmo.

Agganciai le cuffie al mio iPhone 5s e ascoltai un po' di musica ammirando il paesaggio, partì la canzone di Shawn "there's nothing holding me back".

Los Angeles era stupenda, un posto tranquillo e colmo di verde, ho sempre pensato,dalle foto, che era una città magnifica ma vederla da vicino ti lascia senza fiato.

Mio padre si girò verso di me e scuote la mano farmi ritornare alla realtà

"Dimmi"dissi togliendo una cuffia dall'orecchio sinistro

"Cosa te ne pare"disse spostando lo sguardo da me alla finestra

"Incantevole"dissi senza mai distogliere lo sguardo dal paesaggio

"Sai....alla mamma sarebbe piaciuto uno posto del genere: calmo e colmo di verde" quando pronunciò questa frase una fitta al cuore, di solito io e mio padre non parliamo molto di questi argomenti ma aveva ragione, mia madre non c'era più, era morta in un incidente ecco perché siamo partiti, per iniziare una nuova vita. Mi limitai ad annuire

***

Arrivammo a casa nostra, anche se non era una casa ma una villa, mio padre tende ad esagerare, una villa per tre? Si siamo in tre: Mio padre, io e la nuova cameriera Eleonora.
Mio padre ha 'adottato' ( se si può dire) una cameriera per non farmi sentire sola, perché mio padre non fa un lavoro stabile, è un militare quindi parte sempre per missioni e io mi ritrovo sempre sola ma questa volta io non cambierò casa, Los Angeles sarà la mia nuova casa.

Entrai in questa enorme villa, c'era un salotto enorme con un divano-letto e una televisione su un camino, vicino la televisione c'era una porta che portava alla cucina , appunto c'era una cucina e una tavola con 6 sedie. Poi difronte al divano c'era il bagno. Al piano di sopra c'era una camera degli ospiti, la camera della cameriera, l'ufficio di mio padre, un bagno, la stanza da letto e infine la mia camera. Oh mio dio in questa villa ti perdevi.

Entrai in camera mia, i miei occhi brillarono per il colore delle pareti, erano blu come il cielo stellato.
Appena entravi trovavi un enorme letto che hai lati due comodini. Al lato sinistro c'era anche un enorme armadio di un coloro azzurastro, difronte al letto c'era una televisione abbastanza grande e al lato destro c'era un bagno.

Entrai nel bagno e vidi che era rosa

"Oh andiamo rosa? Sembra che delle principesse abbiano vomitato in questo bagno" io odio il rosa, ma il rosa carne mi piaceva.
Accettavo un bagno viola ma rosa no.

Uscii da quel bagno vomita principesse e mi stesi sul letto, ero abbastanza stanca perché il viaggio era duro,e non avevo dormito in aereo con quel fracasso.

Presi il libro 'eppure cadiamo felici' e iniziai a leggere qualche capitolo, dopo un po' mi addormentai.

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Ciao ragazzuoli questa è la mia nuova storia, scusate se le altre non le ho continuate ma non mi piacevano.
Allora spero di aver cambiato scrittura! Niente spero che vi piaccia questo capitolo lasciate una stellina e commentate🖤 noi ci vediamo al prossimo capitolo Zaoooo

Ps. Se ci sono eventuali errori li correggerò appena posso un baciooo