Michael, finalmente qui!

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- Effy... Sei tu? Ma... ma che è successo? Io... Io davvero non capisco...
Dissi spaesata
- Credo che tu abbia avuto un attacco di panico o una specie di trip mentale... Svelta, ti porto in ospedale
Disse lei sconvolta
- Nononono assolutamente! Davvero non è necessario! - lei mi prende per mano e mi porta via da lì - Che fai, ferma! Lasciami! Ma dov'è Daniel?! Elizabeth! Ferma... fermati immediatamente! Aspe... aspetta! Io ... ma dove stiamo 'ndando? Che... cosa...
Dissi io quasi priva di forze
- Stai sanguinando e il tuo cervello ha smesso di funzionare: che vuoi fare, ballare il tip tap o andare in ospedale?
Disse lei sarcastica
- Davvero ... ahahah Davve... 'vertente ... Effy...
Svenni
***
Mi risvegliai nel letto d'ospedale accanto a Michael. Aprii lentamente gli occhi e vidi José, mia madre, Nina e Josh,Daniel ed Effy, Chris ed Annie. Volevate invitare anche la regina d'Inghilterra?!
- Finalmente ti sei svegliata!
Disse mia madre
- Ehi! Buongiorno principessa!
Disse Annie
- Vanessa! Buongiorno!
Disse Chris
- Ma... Perché.... Finalmente?
Dissi
- Sono sei giorni che non ti svegliavi
Disse José
- Non vorrei fare il guastafeste ma io ed Effy dobbiamo andare. Sono davvero felice che ti sia svegliata. Vanessa, mi dispiace davvero tanto per te, spero che ti riprenderai presto. Arrivederci
Dissero i fratelli uscendo dalla stanza
- A presto
Disse José
- Io sto bene, non c'è bisogno che io stia qui.
Dissi cercando dì alzarmi
- Assolutamente no! Vanessa, so che tutto quello che è successo può sembrarti parecchio strano, e lo è, ma finché non ci diranno che potrai tornare a casa dovrai rimanere qui. Siamo davvero felici che tu ti sia svegliata ma purtroppo dobbiamo attendere le risposte del medico.
Disse mia madre
- Mi porti Nina e Josh nel letto?
Chiesi
- Va bene
Rispose lei
- Ma... Ma
Disse Nina
- Ciao amore di mamma, ciao fratellino mio
Dissi loro
- Assomigli sempre di più a tuo papà ...
Dissi a Nina, con un tono di tristezza
- Toc toc! Si può?
Disse qualcuno fuori dalla porta
- Prego!
Disse José
- Vedo che ti sei svegliata, Vanessa. Hai avuto un attacco di panico e un conseguente calo di pressione, nonostante prima avessi mangiato una merendina calorica. Me lo ha riferito Daniel, dice di essere un tuo amico. Le analisi sono regolari, nessun problema cardiaco. Credo che tu possa tornare a casa oggi stesso.
Disse l'infermiera
- E per Michael ci sono novità?
Chiesi
- Purtroppo no, ma comunque niente di negativo.
Arrivederci
Disse lei
- Tutto bene a quanto pare, per te. Spero solo che si risvegli... Non mi è mai mancato così tanto...
Disse José e mamma lo abbracciò
- Manca da morire anche a me.
Dissi, mentre mi scese una lacrima
- Ma... macol
Disse Josh
- Si amore, Michael!
Dissi emozionata
- Oh santo cielo, la sua prima parola!
Disse mia madre
- Incredibile anche il fatto che sia la prima parola di Nina che quella di Josh siano riferite entrambe a Michael! Wow
Disse José
- Ed entrambe in ospedale...
Dissi io
- Comunque, iniziate a raccattare le mie cose, così possiamo tornare a casa.
Dissi
- Vado a chiamare l'infermiera così ti toglie la flebo
Disse José
***
- Okay, mi serve la tua collaborazione, quando io te la stacco, tu prendi questi dischetti e tieni premuto sulla ferita per almeno un minuto. Tre, due, uno... Ecco fatto
Disse lei
- È stato più facile del previsto
Dissi
- Adesso possiamo tornare a casa, grazie di tutto
Disse mia madre
- Posso rimanere sola un minuto con Michael?
Chiesi
- Oh... Va bene. Ti aspettiamo in macchina
Disse mia madre
Poco dopo tutti uscirono dalla stanza lasciandomi sola con lui. Aveva un colorito pallido, piuttosto insolito dato che essendo sudamericano ha la pelle un po' scura.
Mi avvicinai furtivamente al suo lettino e mi sdraiai accanto a lui. Dopo qualche decina di secondi ho iniziato a parlargli.
- Potrà sembrare bizzarra l'idea di tentare a comunicare con una persona in coma completamente scollegata dal mondo ma credo che tu mi possa sentire, in qualche modo. Mi manchi tantissimo. Manchi a me, a mamma, a José anche se cerca di non darlo a vedere, a Josh e soprattutto a Nina. La sua prima parola è stata papà. Tutto questo però mi fa pensare, pensare al fatto che pochi giorni fa eri presente e non ridotto così, del fatto che mi sembrava scontato tutto ciò e non presi sul serio la preziosità della vita. Ti conobbi poco più di un anno fa, e mi sembra di conoscerti da sempre. Abbiamo avuto la strana idea di diventare una coppia, pur essendo familiari. Ed è da questa coppia che è nata una bambina splendida e non vede l'ora di riabbracciarti. Tanti pensano che noi scegliamo il nostro partner perché ci somiglia, o è l'opposto, ma non è così. Non è nemmeno a causa del cliché "al cuor non si comanda" . In realtà, scegliamo il nostro partner perché rispecchia tutte le questioni irrisolte della nostra infanzia. Potrà sembrare un discorso banale, ma non mi importa. Io ero timida, impacciata, da piccola mi hanno sempre messo i piedi in testa e poi ho incontrato te: spigliato, estroverso, con quel viso da angelo che forse in fondo non è nemmeno il tuo. E così ho imparato, ho sbagliato, mi sono arrabbiata ma soprattutto sono cresciuta. Con te. Probabilmente non sarei mai riuscita a diventare la persona che sono oggi. Quindi grazie, anche se non te lo dico spesso.
Presi la sua mano e la strinsi
- Se riesci a sentirmi, fa qualcosa. Muovi un dito, la mano, quello che vuoi, ma dammi una prova. Ti prego.
Gli dissi
E lui aprì gli occhi
- Ciao amore.
Disse con il sorriso stampato sulle labbra
- MICHAEL!!! Sei qui! Con me!
Dissi sbalordita
- E ho sentito ogni parola che hai detto.
Disse

Incinta del mio fratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora