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"Sono Draco Malfoy e sono innamorato di Hermione Granger."

2 settembre 1996
Sesto anno ad Hogwarts.

*Sala Comune Serpeverde*
Tutti scoppiarono a ridere nel momento esatto in cui quelle parole uscirono dalla bocca di Draco Malfoy, Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più desiderato di tutta Hogwarts, capelli biondi, occhi di ghiaccio, lui, perfetto purosangue di nobili natali, bellissimo e arrogante, non avrebbe mai potuto amare nessuna, perché nessuna, secondo lui, sarebbe mai stata degna del suo amore, tanto meno una come la Granger, sporca mezzosangue figlia di babbani.
"Draco così è troppo facile, non è questo il gioco, devi dire qualcosa che almeno faccia venire un dubbio, non deve essere scontato che sia un'affermazione falsa" disse Astoria Greengrass.
"Beh questo gioco mi annoia" rispose Draco con il suo solito tono strascicato.
"Allora forza, proponi qualcosa tu principino, dato che non ti sta mai bene nulla" intervenne Blaise Zabini.
"Blaise! Smettila di andare contro il povero Dracuccio, ha ragione!" intervenne Pansy Parkinson, il cane di Serpeverde (così la chiamavano), mentre si alzava per andare ad accoccolarsi sul bracciolo della poltrona su cui era seduto Draco, che visibilmente scocciato si alzò scansandola.
"Sentite mi sono seccato, vado a fare un giro"
Lei si aggrappò con le unghie alla sua camicia e con l'espressione più ammaliante che poté "Ma è quasi mezzanotte tesoro, piuttosto che ne dici di andare a letto?"
Draco la guardò per un attimo e pensò che con quella strana espressione non era per niente sexy e anzi, ricordava ancora di più un carlino, se la scrollò di dosso e fulminandola con lo sguardo si avviò verso l'uscita dei dormitori.

A quell'ora il castello era quasi sempre tranquillo e Draco amava passeggiare tra i corridoi deserti con solo il rumore dei suoi passi di sottofondo. Salì sulla torre di astronomia e si accese una sigaretta contemplando il cielo stellato. Stette lì seduto per un po' finché non decise di tornare nel suo dormitorio e, perso nei suoi pensieri, buttò a terra il mozzicone di sigaretta prima di andarsene.

Arrivato nei  sotterranei trovò qualcuno ad aspettarlo...
Lunghi boccoli color nocciola, due occhi che sembrano oro fuso e un carattere incredibilmente irritante e fastidioso...
"Hermione Granger, quale onore, ti sono mancato così tanto quest'estate che hai deciso di buttarti nel mio letto già il secondo giorno di scuola?"
"Davvero molto simpatico Malferret, ma per quanto mi dispiaccia deluderti devo comunque dirti che no, non sono qui per questo" ribatté Hermione.
"E allora a cosa devo questa visita notturna?"
"Ti ricordo che sono un Caposcuola Malfoy e che da quest'anno i Caposcuola fanno le ronde con i Prefetti."
"Continuo a non capire cosa tu possa volere da me a quest'ora mezzosangue" rispose lui annoiato appoggiandosi al muro con una spalla.
"Ok Malfoy è ancora il secondo giorno, è già tardi e non mi va di giocare con te, a parte il fatto che per gli studenti il rientro nei dormitori è previsto entro le 23, ho trovato un mozzicone di sigaretta sulla torre di astronomia e immaginavo che l'unico idiota che avrebbe potuto lasciarla a terra fossi tu, perciò sono venuta qui ad aspettarti e a quanto pare i miei sospetti sono stati confermati. Adesso te lo dirò una volta sola: quest'anno non starò al tuo gioco e non chiuderò un occhio sulle tue scappatelle notturne, quindi cerca di rigare dritto perché stasera passa, ma dalla prossima segnalerò il tuo comportamento ai professori e ti toglierò punti. Detto questo buonanotte furetto."
Draco rimase a guardare la figura di Hermione che si allontanava senza dire una parola, ma se quella sporca mezzosangue pensava di poter minacciare il principe delle Serpi e passarla liscia... beh, si sbagliava di grosso.

Dramione: Ghiaccio e Fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora