Locked out of Heaven

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Un gemito, poi un sospiro di piacere. Ancora. E ancora. Quel ritmo continua a ripetersi, rimbombando nella stanza. Rabbrividisce non appena quelle labbra gelide gli sfiorano la pelle, percorrendo la sua schiena lentamente. Le mani dell'altro sono artigliate sui propri glutei e stringono forte - Gli ripete ogni santissimo giorno, fino alla nausea, che ammazzerebbe per quel culo divino -. La lingua dell'attaccante scivola tra le sue natiche, tenute leggermente divaricate, e si muove in prossimità del suo orifizio, penetrandolo a volte. Che ci sappia fare con la bocca è certo. e che in quel momento stia impazzendo anche.

Sussurra il nome del compagno quando le dita lunghe ed affusolate cominciano a prepararlo. Anche quelle sono così dannatamente fredde. Chiude gli occhi iniettati di sangue, con il viso delicato che avvampa per l'imbarazzo.

<< Ah... Mh, ancor- Sì... >> sono le uniche parole che riesce a formulare, mentre capisce che il numero dieci si sta divertendo nel trovarlo in quelle condizioni. Si sente pronto, ormai abituato a quell'intrusione, e lo lascia capire all'altro muovendo appena il bacino, inarcando la schiena e spingendosi verso di lui. Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e, una volta indossato il preservativo, entra nel suo corpo, sostenendosi con le forti braccia nivee.

Il biondo si aggrappa con le mani alla testiera del letto, stringendola forte ed ansimando; i denti del giovane sopra di lui, il quale aderisce perfettamente con il petto muscoloso alla sua schiena, gli stuzzicano un orecchio. Sa davvero come farlo impazzire, nonostante si conoscano da quanto? Due mesi?

Il numero dieci spinge sinuosamente, con una certa impazienza e ritmicità a cui si è abituato ormai. Malgrado la routine ripetitiva, però, ogni volta rimane unica. Non smetterà mai di ripetersi che il capitano è l'unico in grado di fargli perdere la testa in una maniera del genere, ogni rapporto con lui è paradisiaco. Lo prende, lo fa suo, vanno avanti finché, troppo stremati e reduci dall'orgasmo si stendono, cercando di riprendere fiato. Oltre ai loro intensi ansiti si avverte nell'aria il ticchettio prodotto dalle goccioline di pioggia contro il vetro dell'ampia finestra.

Afuro trema appena, completamente svestito, e questo non sfugge al giocatore della Hakuren.

<< Hai freddo? >> gli domanda, coprendolo con la trapunta del letto. Immediatamente, avverte il calore della coperta avvolgerlo, assieme alla stretta ben salda di Atsuya.

Il loro rapporto ha sempre avuto un nonsochè di curioso: il loro primo incontro, avvenuto circa la settimana prima della presentazione del Football Frontier, è stato turbolento. Si sono visti in un bar, con il minore dei Fubuki in compagnia di innumerevoli ragazze - senza speranza, tra l'altro - e il biondo che sorseggiava scocciato un cappuccino. All'attaccante è mancato per un momento il fiato quando ha visto quella figura angelica illuminata dai raggi del sole. Le fan le aveva abbandonate al bancone, ad una certa, troppo incantato dal meraviglioso profilo di Aphrodi e dai suoi lunghissimi e curatissimi capelli aurei. Si sono presentati, ma solo perché il minore dei Fubuki lo aveva scambiato per una fanciulla, e da lì sono partiti i migliori insulti, soprattutto quando poi c'è stato l'incontro inaugurativo con le squadre.

<< Hey, Aphrodi >>

<< Dimmi >> sussurra con indifferenza il capitano della Zeus, dando le spalle all'interlocutore.

<< Posso farti le treccine? >>

Gli scappa una risatina innocente, tutto sommato annuisce piano. Il minore dei Fubuki, a discapito di ciò che potrebbe sembrare sul campo da calcio, non è affatto un tipo sgraziato, anzi: soprattutto se si trattava dell'acconciatura di Terumi doveva cercare di mantenere una certa delicatezza.

Ares no Tenbin - A series of curious relationships.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora