Arrivò a casa dopo una lunga giornata.
Era stanca.
Si distese sul letto e provò a dormire.
Non ci riusciva.
Troppi pensieri.
Si mise le cuffiette e fece partire la musica.
Quella canzone la faceva pensare, avrebbe voluto scacciare i pensieri, e invece le tornava alla mente tutto ciò che era accaduto durante la giornata.
Aveva preso un brutto voto, litigato con mamma, fatto soffrire qulcuno.
Le mancava una persona.
Sentiva il bisogno di un abbraccio ma nessuno era li con lei.
Era sola in quella stanza.
Mentre tutti dormivano si erano ormai fatte le 2:00.
-Domani ho scuola, pensò.
Non le importava niente.
La musica si fece più triste e lei aumentò il volume come per sovrastare i pensieri.
Non funzionò.
Gli occhi le diventarono lucidi, e non ci mise tanto a scoppiare in un pianto incontrollato.
Le lacrime scendevano come un torrente sulle sue guance.
Le scoppiava la testa.
Avrebbe voluto smettere di sentirsi così, inutile, sola.
Era come una battaglia contro se stessa, che perdeva ogni giorno.
C'erano troppe emozioni dentro di lei, tutte insieme.
Mentre piangeva doveva fare attenzione a non fare rumore, non voleva farsi sentire.
Guardò l'orologio, si erano fatte le 3:30.
Andò in bagno in punta di piedi.
Si guardò allo specchio.
Si odiava, era crollata, di nuovo.
Si coprì la faccia con le mani, trattenne il respiro e poi le lacrime, si guardò di nuovo.
Era la sola che poteva badare a se stessa.
Si lavò il viso con acqua gelata e poi premette l'asciugamano per pochi secondi sugli occhi, si guardò allo specchio di sfuggita, aveva gli occhi rossi e gonfi, e le facevano male.
Tornò in camera, si sedette sul letto.
Si raggomitolò fra le coperte.
Si sentiva vuota.
Fece un respiro profondo.
Per oggi è tutto finito.💭🌌
-